di Mauro Di Maro
Marano: sono trascorsi tre mesi da quando, a sorpresa, la coalizione guidata da Rodolfo Visconti vinse al ballottaggio le elezioni amministrative contro la favoritissima corazzata di Pasquale Albano.
Novanta giorni sono ovviamente pochi per giudicare l’operato del neo sindaco, ma sono sufficienti per fare una valutazione sullo sviluppo dei gruppi e dei partiti che hanno preso parte alla tornata dell’autunno scorso.
Partiamo dal primo cittadino e dalle liste che lo hanno appoggiato: seppur fra mille difficoltà dovute principalmente alle condizioni di dissesto in cui si trova a lavorare e alla poca esperienza dei suoi consiglieri, Rodolfo Visconti non trascorre un giorno senza muoversi per risolvere questioni e problemi che quotidianamente si presentano.
Purtroppo non sempre la buona volontà è accompagnata dai risultati, ma merita senza dubbio fiducia per il poco tempo avuto a disposizione.
La lista Visconti sindaco (la più votata della coalizione) non sembra poter essere un riferimento per questa Maggioranza dal momento che solo alcuni consiglieri eletti sono in prima linea, mentre i non eletti sono praticamente scomparsi il giorno dopo le elezioni.
Discorso simile per il PD, che dovrebbe essere il gruppo politico maggiormente organizzato ma in questo periodo sembra più preso da beghe interne e ad organizzarsi in vista delle primarie di domenica tre marzo.
Il giovane gruppo Agorà, invece, dopo essere partito in pompa magna, ha rallentato il lavoro sul territorio, che gli ha dato tanto credito.
Per quanto riguarda gli albanesi, invece, come spesso capita per le liste civiche, gran parte dei candidati non eletti si sono dileguati con i loro voti, mentre un gruppo di giovani sta provando ad organizzarsi all’interno del gruppo Liberi e Forti nato lo scorso dicembre.
Al momento, però, non risultano attività da segnalare né sul territorio né in Consiglio Comunale nonostante la presenza di quattro consiglieri.
Rosario Pezzella, candidato sindaco di MCM e Lega, e Teresa Giaccio, candidata sindaco di Fratelli d’Italia, assieme ai gruppi di appartenenza limitano la loro attività politica dentro le mura del Civico Consesso spalleggiando Pasquale Albano e i suoi.
La Lega, che nonostante i duemila voti presi, è riuscita ad eleggere un solo consigliere prosegue la sua attività sul territorio con gazebi e volantinaggio, ma non risultano proposte in Consiglio Comunale.
Per quanto riguarda Mauro Bertini e l’Altra Marano continua, come da tradizione, il lavoro sul territorio tanto da essere l’unico gruppo politico che fino ad oggi ha presentato mozioni in Consiglio Comunale.
Della coalizione che appoggiava l’ex sindaco continua, come da promesse, la propria attività Potere al Popolo, che, nonostante non sia riuscito ad eleggere alcun consigliere, è sempre presente sulle problematiche territoriali e non solo.
Chiudiamo con due forze politiche che per motivi differenti risultano scomparse dal radar della politica cittadina: Lorenzo Alfè con la civica Uomini Liberi e il Movimento 5 Stelle ancora alle prese con polemiche e divisioni interne nate dopo non aver presentato per la seconda volta consecutiva la lista alle elezioni comunali.