CARDITO – Da giorni nelle tv nazionali, così come sulle pagine delle testate giornalistiche locali, in merito all’omicidio efferato che ha visto vittima il piccolo Giuseppe, girano dichiarazioni di alcuni cittadini che possono apparire delle fake news, tanto sono edulcorate e poco credibili le cose dette davanti alle telecamere dei format televisivi.
Tra questi c’è da registrare uno dei primi se non proprio il primo a mostrarsi volontariamente davanti alle telecamere degli operatori dell’informazione, tale Angelo Lustrino, personaggio già noto al settore delle Politiche Sociali del Comune di Cardito perché coinvolto in un progetto sociale della Regione Campania, il quale ha asserito davanti alle telecamere di Pomeriggio Cinque e non solo, di aver visto Tony Badre dare un calcio al piccolo Giuseppe davanti ai suoi occhi redarguendo il patrigno del bambino e minacciandolo di chiamare i carabinieri laddove l’episodio si ripetesse ancora, non facendo mancare, al termine delle sue interviste, una stilettata ai servizi sociali del Comune, accusando l’ente di essere totalmente assente su problematiche di questo tipo.
Per gli amanti della verità, alcune ore fa, giustizia è stata fatta. La verità si è presentata, in quel di Cardito, nella maniera più nobile e onesta possibile. Infatti a smentire le dichiarazioni di quest’uomo è stata proprio la figlia che con molta umiltà e onestà intellettuale, attraverso Facebook, posta il suo pensiero in netta contrapposizione con quanto asserito dal padre.
Giusy, questo il suo nome, dichiara a mezzo social di essere umiliata e addolorata per tutto quello a cui sta assistendo, chiedendo a quanti la leggono di non associare né lei, né i fratelli al padre che nel post lo definisce semplicemente “questa persona” e aggiunge il fatto che chi lo conosce sa com’è fatto. Lasciando intendere, forse, che il papà molto spesso rilascia dichiarazioni alquanto discutibili. Giusy ci tiene a precisare, inoltre, che Cardito non è affatto quella dipinta sulle reti nazionali e che lei è sempre stata orgogliosa della città in cui vive ed è per questo che ha sentito forte il bisogno di tutelare la sua immagine e quella dei suoi concittadini.
Questa delle false dichiarazioni è la più triste parentesi della tragica vicenda dell’omicidio del piccolo Giuseppe e su questa tematica si è soffermato anche il sindaco nei giorni scorsi, dichiarando che alcune di queste persone dichiarano il falso forse perché nutrono un sentimento di rivalsa verso i servizi sociali dell’ente carditese e forse se andassimo a scoprire quali siano i rapporti che certe persone hanno o hanno avuto col settore Politiche Sociali del Comune di Cardito, scopriremo, forse, che in realtà il sindaco Cirillo ha fin troppo ragione.