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Migranti, la strategia di Salvini per far sequestrare la Sea Watch

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Al momento dello sbarco al porto di Catania, la Sea Watch 3 potrebbe essere sequestrata.

Secondo le rivelazioni de La Repubblica, la prefettura di Siracusa aveva già organizzato lo sbarco previsto nel porto rifugio per poi trasferire i migranti in autobus a Catania.

Il Ministro Matteo Salvini ha però deciso di cambiare città di arrivo, spostando così anche la competenza giudiziaria nelle mani del procuratore Carmelo Zuccaro, che già in passato aveva dimostrato di essere molto attento ai crimini legati all’immigrazione clandestina, mirando in particolare alle organizzazioni non governative che operano, molto spesso illegalmente, nel Mar Mediterraneo.

L’assessore leghista del Comune di Catania Fabio Cantarella ha inoltre affermato: “Se sequestrare la nave Sea watch 3 all’arrivo al porto di Catania serve per accertare eventuali responsabilità, non ci trovo nulla di male. Se qualcuno ha commesso degli errori è giusto che vengano contestati; se qualcuno ha sbagliato, paghi“.

Sulla Sea Watch 3 si addensano numerosi misteri.

Infatti Salvini spera che ad attendere a Catania la nave ci sia un procuratore che voglia indagare sul comportamento di questa Ong.

Nei giorni scorsi il procuratore di Siracusa, Fabio Scavone, aveva già aperto un fascicolo a carico della Sea Watch, ma non aveva rilevato alcun reato a carico del comandante.

Adesso, però, la situazione dovrebbe passare nelle mani di Zuccaro che potrebbe disporre il sequestro della nave.

Su Twitter, la Ong tedesca ha scritto: “Dobbiamo allontanarci da un porto sicuro (Siracusa, ndr) verso un porto dove c’è un procuratore noto per la sua agenda sulle Ong che salvano in mare, se questa non è una mossa politica“.

C’è da dire infine che la Sea Watch va incontro semplicemente a quella che è la conseguenza delle loro azioni e della decisione di non rispettare le nostre leggi.

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