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CARDITO. Lunedì 4 febbraio la fiaccolata per salutare il piccolo Giuseppe

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A Cardito, lunedì 4 Febbraio alle ore 17.30, ci sarà la Fiaccolata per salutare il piccolo Giuseppe.

“Cardito grida forte: Giù le mani dai bambini”, questa l’iniziativa promossa dal Sindaco di Cardito Giuseppe Cirillo, insieme alla scuole, parrocchie, associazioni e la cittadinanza tutta.

La fiaccolata partirà da Piazza Giovanni XXIII dalla chiesa dei Santi Giuseppe ed Eufemia e terminerà nella Chiesa di San Biagio in Piazza Garibaldi.

Ieri pomeriggio, attraverso la sua pagina Facebook, Giuseppe Cirillo, sindaco di Cardito, ha parlato della tragedia e ha promosso tale iniziativa:

Cardito, la nostra città, in questi giorni è stata travolta da una tragedia immane.

Non avrei mai pensato che da primo cittadino mi sarei trovato a gestire una situazione che comprendeva tanta violenza.

Violenza, peraltro, sfogata su un corpo esile come quello di Giuseppe, un piccolo bambino di soli sette anni.

A scaturire in me più rabbia e indignazione è il motivo per il quale si è deciso di privare della vita al piccolo Giuseppe.

Nessun motivo è valido per giustificare la morte di un bambino, men che meno quello di aver rotto un letto.

Nella mia immaginazione non è compreso l’assassinio di un bambino di sette anni, e né tanto meno potevo immaginare che sarebbe successo nella mia tranquilla cittadina, come non potevo immaginare quello che poteva succedere a livello mediatico.

In merito a questo tragico evento, che ha travolto la comunità carditese, sento il dovere di precisare alcune cose per la salvaguardia e la tutela dell’immagine di tutta la collettività che rappresento.

In questi giorni, intorno alla morte del piccolo Giuseppe, si è potuto assistere ad un vero e proprio circo mediatico, un’emorragia di notizie che ad essere definite veritiere ci vuole un gran coraggio.

A partire dalla notizia che parte della responsabilità sarebbe da imputare al settore delle Politiche Sociali del Comune di Cardito perché allertati dalle insegnanti del piccolo Giuseppe per le evidenti ecchimosi presentate in volto.

Niente di più falso. 

Dietro questa notizia, personalmente, mi sono attivato e chiesto una relazione al dirigente scolastico e da quest’ultima si è evinto che il bambino in realtà ha frequentato l’istituto “Galilei – Marco Polo” solo per sei giorni e il suo trasferimento in quel di Crispano è scaturito dal fatto che le insegnanti carditesi si sono rifiutate, all’uscita di scuola, di affidare il minore nelle mani di una parente della mamma, anch’ella minorenne.

Davanti a questa difficoltà la Sig.ra Valentina Caso decise di chiedere il nulla osta per il trasferimento a Crispano perchè nei pressi del nuovo istituto vive la mamma di Tony, il compagno della Sig.ra Caso, la quale non aveva difficoltà a prelevare il bambino a scuola.

Dalla relazione inviatami, inoltre, il dirigente scolastico Dr. Crisci, tiene a precisare che nessuna delle sue insegnanti ha visto lividi sul corpo del bambino e né si è accorta di atteggiamenti sospetti che potevano lasciare indurre a dei maltrattamenti ricevuti e di conseguenza, nessuna insegnante ha mai allertato il settore delle Politiche Sociali del Comune di Cardito.

Per quanto riguarda i personaggi che in questi giorni stanno tenendo banco nelle trasmissioni televisive nazionali, in cerca di un po’ di notorietà, non vorrei soffermarmi a lungo, giusto per non dare ulteriore risonanza mediatica all’immagine di costoro.

Per essere chiaro, limpido e trasparente, sento il dovere di informare i cittadini che alcune persone tra gli intervistati, tutt’ora sono seguiti dai Servizi Sociali del Comune di Cardito.

Mentre altri elementi, sempre tra gli intervistati, in passato gli è stato negato una misura assistenziale perché privo di requisiti.

Forse per queste persone i servizi sociali appaiono più come una minaccia che una misura per il benessere dei propri cari.

Logicamente il mio sfogo non è quello di minimizzare assolutamente il lavoro giornalistico fatto in questi giorni, voglio semplicemente precisare che un’intera comunità fatta da gente perbene che ogni mattina si alza per andare a lavorare e portare avanti la famiglia, istituzione cardine della vita sociale di tutti i carditesi, possa essere macchiata davanti a tutto il Paese per colpa di dichiarazioni usate ad hoc per fare odiens, fatte da persone che magari nutrono un sentimento di rancore verso le istituzioni locali solo perché il proprio status non è migliorato secondo le proprie visioni.

Ho sentito forte il bisogno di produrre questo scritto perché non posso credere che nella mia città, tra le persone che conosco e che ho imparato a conoscere anche durante questi anni, si annidano dei veri e propri sciacalli che non perdono tempo a tirare fango su una comunità rispettabile come la nostra.

Questi dovevano essere giorni in cui tutta Cardito si doveva stringere in un assoluto silenzio, intorno al cordoglio della famiglia del piccolo Giuseppe e fare ammenda di quanto, in un solo secondo, si possa scatenare a causa della barbarie umana.

Invece no, si è preferito dare in pasto ai media la figura di una Cardito abitata da mostri.

A questo circo mediatico non ci sto e con me non ci sta l’intera comunità ed è per questo che insieme alle scuole, associazioni e parrocchie si è deciso di organizzare una fiaccolata silenziosa in onore del piccolo Giuseppe.

La fiaccolata avrà la funzione, da un lato di rappresentare il dolore di una intera comunità per la perdita di un suo piccolo concittadino e dall’altro comunicare ai fratellini del piccolo che tutta la comunità carditese è vicino a loro e che non saranno lasciati soli“.

Vincenzo Daniele Laudiero

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Napoli invasa dai turisti, Manfredi dichiara: “Preferisco una città piena piuttosto che vuota e povera”

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Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi è stato interpellato sull’ondata di turismo che ha invaso il capoluogo campano nelle ultime settimane, ma quest’overtourism non sembra preoccupare il primo cittadino. Ecco le sue parole:

“Stiamo vivendo una grande crescita economica della città e ciò significa lavoro per decine di migliaia di persone e crescita del reddito. Il turismo porta presenze ed io preferisco una città piena, anche troppo piena, piuttosto che una città vuota e povera. Dobbiamo sempre più spingere sull’organizzazione dei servizi”.

Poi, riguardo la morte della ragazza salentina presso un B&B di piazza Municipio, Manfredi ha aggiunto:

“La responsabilità dei controlli di sicurezza sui B&B dipende anche da norme nazionali che oggi non ci sono, e quindi noi sempre di più stiamo lavorando sull’emersione: con il codice unico abbiamo, entro fine anno, la possibilità di regolarizzare tutti i B&B, e credo pertanto che chi verrà a Napoli troverà una città accogliente, sicura e anche in grado di includere tutti”.

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Stellantis, parla Salvini: “Il problema non sono le richieste di Tavares, ma è la proprietà”

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Tiene banco in questi giorni il caso Stellantis, dopo che l’AD Tavares è stato liquidato con una buonuscita da 100 milioni di euro.

Sulla questione è intervenuto stamane il vicepremier nonché ministro di Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini, che a margine dell’assemblea Alis ha così dichiarato:

“In Stellantis il problema più che Tavares e le sue esorbitanti richieste, è la proprietà. E’ una proprietà che di italiano ormai ha ben poco, che ha preso soldi in Italia per decenni per aprire fabbriche all’estero. Bisogna convocare i sindacati. Il mio pensiero da ministro dei Trasporti è vicino agli operai e alle loro famiglie, faremo di tutto per salvaguardarli”.

Poi, prosegue: “Stellantis è il peggior esempio di come si fa impresa con il denaro pubblico. John Elkann avrebbe già dovuto venire in Parlamento e con un assegno non a parole, con un assegno che ricordi quanti miliardi di euro di denaro pubblico quest’azienda ha incassato negli anni. Ci sono ancora prestiti garantiti dallo Stato per miliardi di euro, a fronte di quali risultati economici, di quali chiusure, di quali licenziamenti e cassa integrazione”.

Infine, conclude: “Quest’azienda che quando c’è qualcosa da guadagnare incassa e scappa, e quando c’è qualcosa da chiedere lo chiede ai suoi operai”. 

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Napoli, corteo di tir per protestare contro il governo: le ultime

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Nel corso della mattinata odierna si è svolto a Napoli un corteo di tir, organizzato dalla sigla Trasportounito che rappresenta diverse imprese di autotrasporto.

La protesta è iniziata stamane dalla zona industriale di Gianturco, paralizzando il traffico cittadino. In particolare, i manifestanti chiedono maggiore attenzione al governo e al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, criticando l’inerzia nell’affrontare i gravi problemi che riguardano il settore dell’autotrasporto italiano.

Pertanto il corteo è stato accompagnato da cartelli e slogan, tra cui uno che ritraeva Salvini con orecchie d’asino e la scritta ‘No i ministeri agli asini’. La protesta denuncia la scarsa somma di 5 milioni di euro destinata alla formazione di nuovi conducenti e chiede misure più concrete, simili a quelle adottate in altri paesi europei.

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