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Bike sharing metropolitano, il Sindaco De Magistris adotta lo Schema di Convenzione con i Comuni

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Bike sharing metropolitano, il Sindaco De Magistris adotta lo Schema di Convenzione con i Comuni

Il Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Luigi De Magistris, ha adottato quest’oggi una delibera con cui propone al Consiglio Metropolitano l’approvazione dello schema di Convenzione da firmare con i Comuni che vorranno aderire al progetto di bike sharing metropolitano, previsto in particolare lungo le realizzande piste ciclabili tra la penisola sorrentina e l’area flegrea e sulla vecchia ferrovia Cancello/Torre Annunziata.

Il progetto è in attuazione di un Accordo siglato tra il Ministero dell’Ambiente e l’Ente di piazza Matteotti per il miglioramento della qualità dell’ambiente sul territorio per un valore di 2 milioni di euro, che prevede anche l’acquisto di bus ecosostenibili a basso impatto ambientale.

Il progetto deriva da un accordo siglato tra il Ministero dell’Ambiente e l’Ente di piazza Matteotti per la riduzione delle emissioni climalteranti in atmosfera e il miglioramento della qualità dell’aria nel territorio, attraverso interventi di mobilità sostenibile, per un valore di 2 milioni di euro, di cui un milione e mezzo a carico del Ministero e 500mila a carico dell’Amministrazione Metropolitana.

Oltre alla realizzazione del programma di bike sharing, l’intesa prevede anche l’acquisto di bus a basso impatto ambientale per la zona flegrea e per il Vesuvio, 4 dei quali (mini bus ecosostenibili destinati alle visite sul Vesuvio) sono già stati acquistati.

Lo schema di Convenzione approvato oggi per l’attivazione del bike sharing – in particolare lungo le realizzande piste ciclabili tra la penisola sorrentina e l’area flegrea e sulla vecchia ferrovia Cancello/Torre Annunziata – prevede che la Città Metropolitana si faccia carico della predisposizione del progetto e dell’espletamento delle procedure di gara, mentre i Comuni si impegnano a concedere in comodato d’uso gratuito le superfici oggetto dell’intervento, oltre che a fornire tutto il supporto necessario alla realizzazione.

Scopo dell’iniziativa della Città Metropolitana è promuovere, d’intesa con il Ministero e con i Comuni aderenti, il servizio di bike-sharing come sistema innovativo di mobilità basato sulla condivisione di una flotta di biciclette pubbliche messe a disposizione dei cittadini al fine del decongestionamento del traffico e della riduzione del connesso inquinamento atmosferico, con il conseguente miglioramento della qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini.

Per aderire, i Comuni dovranno presentare un’apposita manifestazione di interesse alla Città Metropolitana.

Una parte delle bici sarà, altresì, assegnata alle forze dell’ordine di stanza sul Vesuvio allo scopo di prevenire gli incendi e lo sviluppo di fenomeni criminali.

Con l’atto adottato questa mattina dal Sindaco De Magistris si dà il via alla seconda fase dell’attuazione dell’accordo con il Ministero, che prevede anche l’acquisto di ulteriori tre bus a basso impatto ambientale, di grandi dimensioni, da consegnare alla CTP per implementare la linea di collegamento tra i Campi Flegrei e l’Ospedale del Mare.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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