AFRAGOLA – Nessuno poteva immaginare che alcuni idilli sbocciati in estate scorsa, grazie alla campagna elettorale rappresentata da un nome autorevole come quello di Claudio Grillo, a distanza di pochi mesi già potessero essere forieri di numerosi mal di pancia e malumori. Abbiamo già raccontato il malessere percepito da tutti i consiglieri di maggioranza rimasti fuori la porta del buffet riservato a pochi nell’occasione della visita del Ministro degli Interni Matteo Salvini.
Quello che invece sta vivendo la politica afragolese in questi giorni è tutto un movimento strano di Consiglieri che si spostano da un gruppo all’altro, scissioni e opportunismi vari che da qui a poco potrebbero aprire scenari molto complicati per la stabilità dell’amministrazione stessa ed è bene che il sindaco corra ai ripari subito per non trovarsi una serie di problematiche interne di cui le soluzioni non faranno altro che rallentare la programmazione politica della città. Cerchiamo di elencarle una ad una.
La prima azione politica degna di nota è stata la scissione di Afragola Civica – lista che portava in dote proprio la candidatura di Claudio Grillo alle scorse elezioni – dove Grazia Moccia e Vincenzo De Stefano formano un gruppo a parte, aderendo a “Democratici Popolari”. Con questa mossa il duo Moccia-De Stefano gettano nel pieno imbarazzo il lasciato solo in Assise Consigliere Biagio Montefusco che allo stato attuale rimane l’unico ad appoggiare la rappresentanza in giunta di Giuseppe Affinito, mentre il neonato gruppo di “Democratici Popolari” rappresentato da due consiglieri comunali non è rappresentato in giunta. Questa è la prima gatta da pelare per il primo cittadino, quando alla fine, se ci sarà qualcuno a chiedere spiegazioni. Considerato pure che, da accordi presi alcuni mesi fa, dopo un anno di consiliatura ci dovrebbe essere una verifica politica che vedrà la sostituzione dell’assessore Iovino con un’assessora in quota Forza Italia e nello specifico a Raffaele Fusco, l’imbarazzo aumenta, visto che rimane sempre un duo senza rappresentanza.
Un altro nodo da sciogliere è quello che si verrà a creare tra pochi giorni. Con lo spostamento dei consiglieri Antonio Boemio e Francesco Castaldo in “Campania Libera”, l’amministrazione Grillo fa un passo verso sinistra, allontanandosi dalla scia leghista per la quale a parecchi addetti ai lavori è piaciuto ostentare, compresa l’assessora ex “Afragola viva”, oggi di “Campania Libera”, che fiera ed impettita si è lasciata fotografare al fianco del vicepremier Leghista Salvini. Al momento, abbiamo raccolto solo le dichiarazioni del capogruppo consiliare Antonio Boemio che, giustamente, ha voluto rimarcare il motivo della loro scelta, legato solo ad un respiro sovracomunale ma che nei fatti non guasta gli equilibri. A questo punto sarebbe bello sapere anche come la pensa l’assessora Acri – che è stata vista militante prima nelle file di Forza Italia, poi di Fratelli d’Italia – sullo spostamento fatto sotto l’ala protettiva del governatore De Luca e se tale trasfuga è di suo gradimento, logicamente spiegandone anche il perché. Ecco questi sono gli interrogativi che farebbe bene a porseli anche il primo cittadino, prima che si arrivi alle richieste vere e proprie di chi ha usato e sta usando questi spostamenti per cambiare quelli equilibri che naturalmente o in maniera indotta sono molto cambiati rispetto a quello che si diceva in campagna elettorale.
L’uomo è in continua evoluzione, questo affermava Darwin e c’è persino chi lo mette in discussione, ad Afragola la politica addirittura va oltre. Infatti, con lo stallo politico che c’è, vedi tutto il tempo per formare lo staff del sindaco, che ad oggi, lavora ancora alacremente con tutte le difficoltà del caso e non riesce nemmeno ad organizzare la propria comunicazione interna ed esterna la casa comunale, la città è ferma al palo, l’uomo non solo non si evolve ma regredisce, non c’è visione politica e nulla si sta facendo per migliorare i problemi, proprio perché si è molto attenti a non deludere nessuno. Ma le delusioni in quest’amministrazione sono dietro l’angolo. Questa volta addirittura a livello generale.
Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che al di là della polemica del buffet privato con Salvini, siano successe altre cose che abbiano messo di malumore alcuni consiglieri e nello specifico in vista della riunione con i dirigenti per le decisioni da prendersi sul caso Masseria Ferraioli. A quella riunione inizialmente riservata ai funzionari, pare che piano piano abbiano fatto capolino tutti gli assessori, tranne chi in quel momento risultava assente dalla casa comunale, ossia Aniello Baia. Morale della favola, seppur l’entrata degli assessori è stata fatta senza invito, l’unica parte a restare fuori dal tavolo è stata proprio Forza Italia che insieme ai già mal di pancia accusati dal Consigliere Caiazzo, questa questione non fa altro che buttare benzina sul fuoco.
Inoltre non si riesce a capire come mai non si riesce a formare una riunione di maggioranza più volte chiesta da vari Consiglieri comunali, a partire da Izzo per terminare ad Ausanio, forse perché nella sua saggezza, il primo cittadino sa che in quest’ultimo periodo non tira buona aria e quindi molto meglio far passare il tempo per sedare gli animi. Certo finora questo pensiero è stato sempre vincente per far sì che il giocattolo non si rompesse ma è pur vero che nel frattempo, comunque, si è rimasti fermi al palo.