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MARANO. Uomo al gelo dorme in macchina. Il Comune interviene per trovargli un posto al caldo

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Quando la sinergia tra cittadini e Istituzioni funziona.

Succede che a Marano c’è una persona che da giorni dorme in macchina e che ogni giorno va a prendere il caffè dall’edicolante di zona.

Una situazione che nessun essere umano dovrebbe vivere, ma che ai tempi d’oggi è purtroppo esistente.

La situazione era già nota ad alcune associazioni e la consigliera dell’Altra Marano Stefania Fanelli aveva già sollevato il problema, ma viste le criticità ambientali e l’allerta meteo era diventata insostenibile.

È bastato un whatsapp tra la consigliera Fanelli e il sindaco Visconti per intervenire.

Il Primo cittadino ha immediatamente allertato l’assessore alle Politiche Sociali Floriana Trematerra che, dopo una serie di telefonate con associazioni e strutture specializzate, ha trovato una soluzione temporanea ma che comunque consentirà alla persona di non dormire al gelo in macchina.

Verrà ospitato da un’associazione che offre prima accoglienza – ha dichiarato Floriana Trematerra -. Sicuramente in questi giorni di grande freddo resterà nella struttura ed avrà la possibilità di docce e pasti caldi”.

L’importante – ha continuato il sindaco Visconti – era non far restare al gelo l’uomo. Nei prossimi giorni cercheremo di capire il perché di questa situazione e proveremo a trovare una soluzione”.

Passata l’emergenza gelo – ha dichiarato Fanelli – sulle Politiche Abitative, sul diritto alla casa, continueremo una battaglia che non si fermerà fino a trovare soluzioni concrete”.

Per ora la situazione è stata tamponata, ma speriamo che a breve le politiche abitative diventeranno centrali per Marano e che situazioni del genere non esistano più.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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