Questa mattina, alle 5.30 circa, un autobus della società cittadina di trasporto pubblico, comunemente chiamato pollicino per le sue piccole dimensioni, ha preso fuoco distruggendosi completamente.
Stando alle prime ricostruzioni, il bus della linea 144 era da poco uscito dal deposito di Carlo III ed era in procinto di partire dallo stazionamento situato nei pressi del Cardarelli per effettuare il consueto percorso. Però qualcosa è andato storto, si pensa ad un guasto tecnico, e il Pollicino si è improvvisamente incendiato.
Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco che in poco tempo hanno spento le fiamme. Fortunatamente non ci sono stati feriti.
Sulla questione è intervenuto Adolfo Vallini del coordinamento provinciale Usb: “Questa città necessità di mezzi nuovi, perché quelli a disposizione sono vecchissimi. Abbiamo la flotta più vecchia di Europa e il servizio offerto ai napoletani non è più all’altezza per colpa di un’amministrazione comunale che ha lasciato per anni che l’azienda diventasse una babele fatta di sacche parassitarie, sprechi, privilegi e paghe d’oro a fronte di un servizio sempre più scadente, a cominciare da quello dedicato alle periferie“
“I 56 nuovi bus acquistati dell’Anm – continua – rappresentano un primo passo verso lo svecchiamento della flotta aziendale, ma evidentemente ancora non basta. La politica degli annunci e delle inaugurazioni deve fare spazio a quella delle manutenzioni. I napoletani hanno bisogno di un servizio efficiente ed efficace tutti i giorni dell’anno, in un contesto in cui si è costretti ad aspettare ore alle fermate per andare a scuola o al lavoro appare paradossale e superflua l’apertura delle funicolare il sabato fino alle due di notte“.
“Con le poche risorse disponibili – conclude Vallini – anche per effetto dell’ammissione dei giudici al concordato preventivo, si dovrebbe garantire prima l’ordinario e poi lo straordinario. Non si può nascondere la polvere sotto il tappetino per far vedere che tutto va bene esponendo a rischi i lavoratori e i passeggeri. Se sarà confermato che la causa dell’incendio è un guasto meccanico bisognerà constatare che, purtroppo, non erano infondate le denunce di insicurezza e vetustà dei mezzi mosse nei confronti dell’azienda e della proprietà comune di Napoli a tutela della sicurezza e regolarità“.