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NAPOLI. Lunedì 10 dicembre 2018 al Teatro Nuovo di Napoli Lost in this (un)stable life, Lumen me lumen e Scarpa \|Shoe – Run

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Lunedì 10 dicembre 2018, Teatro Nuovo di Napoli

Lost in this (un)stable life, Lumen me lumen e Scarpa \|Shoe – Run

Ultimi appuntamenti in scena per la rassegna Monday Dance 2018 – I lunedì della Danza, con alcune fra le più interessanti espressioni coreutiche della Campania

Volgono al termine gli appuntamenti della rassegna Monday Dance 2018 – I lunedì della Danza al Teatro Nuovo di Napoli, che ospiterà lunedì 10 dicembre 2018, a partire dalle ore 21.00, tre appuntamenti in successione, Lost in this (un)stable life, di e con Nicolas Grimaldi Capitello, Lumen me lumen, coreografia e danza di Simona Perrella, e Scarpa \| Shoe – Run, concept e coreografia di Macia Del Prete.

La rassegna Monday Dance, che s’inserisce in un’ampia programmazione del Teatro Pubblico Campano dedicata alla danza, è divenuta, ormai, un appuntamento fisso nella stagione del palcoscenico partenopeo, in particolar modo per il giorno cui è destinata la programmazione.

Giunta alla terza edizione, la naturale evoluzione della rassegna è rappresentata dall’impegno costante di una programmazione che sia sempre più in sintonia con il pubblico, rendendolo partecipe anche oltre le performance, con incontri, discussioni e interazioni post spettacolo con gli artisti ospiti.

Monday Dance nasce dalla funzione di antenna della danza contemporanea campana, che il Teatro Pubblico Campano svolge all’interno della Rete Anticorpi XL, prima rete italiana dedicata alla Giovane Danza d’Autore, e che, da dieci anni, rappresenta una delle più significative “buone pratiche” della scena in Italia.

Ad aprire la serata sarà Lost in this (un)stable life, presentato da Compagnia Körper, che sottolinea momenti della vita in cui ci sentiamo fuori luogo e in colpa per qualcosa, rischiando di perdere le cose più importanti della nostra vita. Si commettono molti errori, e, quando la tua vita ti sembra dipinta di nero, arriva il momento di ripulire l’anima, specchiarsi e fare i conti con se stessi e con il tempo, una dilatazione temporale lunga e sfiancante.

Lumen me lumen, proposto da ASMED-Balletto di Sardegna, è la ricerca di una possibile equazione che risolva i contrasti del corpo. E’ il rapporto tra me-qui e me-lì, che si rigenera alla luce di un percorso interiore, di abitazione, mai fissa, dei luoghi e del tempo.

La problematicità del dentro e del fuori di uno spazio già “dato”, conduce il corpo a esplorare sensazioni e dinamiche che superano, trasformandosi in gioco degli arti, una netta divisione a beneficio di una formula di coabitazione e di orbitazione.

Presentato da ArtGarage, Scarpa \| Shoe – Run è una ritmata partitura coreografica che gioca con la contrapposizione tra controllo e abbandono alla compulsione dell’acquisto.

Un elogio della scarpa, che riveste e protegge il piede, come medium tra società e individuo. Oggetto di culto del nostro tempo, essa è appartenenza e status symbol, e veicolo comunicativo dell’emotività più intima, tanto quanto della leggerezza dello spirito.

 Lost in this (un)stable life, Lumen me lumen e Scarpa \|Shoe – Run

Napoli, Teatro Nuovo – lunedì 10 dicembre 2018

Info e prenotazioni al numero 0814976267, inizio rappresentazioni dalle ore 21.00

email botteghino@teatronuovonapoli.it   web www.teatronuovonapoli.it

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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