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Napoli

ORGOGLIO CAMPANO si struttura e nomina i suoi commissari in attesa del Convegno

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POMIGLIANO D’ARCO – Nel paese del vicepremier Di Maio insiste la sede del Movimento “Orgoglio Campano”, un movimento dalle ideologie trasversali che in questo periodo sta facendo incetta di adesioni da parte di addetti ai lavori e attivisti, e come in tutti i movimenti politici numerosi nasce l’esigenza di strutturarsi e farlo nella maniera più democratica possibile.

Lo scorso mercoledì 14 Novembre nella sede di via Paolo Imbriani si è svolta una riunione generale che ha anticipato i lavori delle riunioni dei ccordinamenti che hanno potuto vedere l’elezione dei commissari provinciali e cittadini. Alla riunione erano presenti tutti, consiglieri comunali, consiglieri delle municipalità, assessori e vicensindaci, oltre alle figure storiche e attivisti dell’ultima ora. Insomma le idee del padre fondatore Alessandro Baiano trovano larga adesione e continuano ad interessare quel tipo di personalità politica illusa dal vecchio sistema partitico, portando perfino a pensare al fatto che bisogna istituire un congresso che vede nominare i propri segretari su tutto il territorio meridionale. Visione, ambizione o illusione? Lo possiamo scoprire solo vivendo.

Dopo la riunione generale, giovedì scorso si è tenuta l’elezione del Commissario provinciale che ha visto la nomina di Biagio Esposito votata all’unanimità, il quale insieme Pasquale Persico nominato Commissario cittadino nella riunione di coordinamento per la Città di Napoli, traghetteranno i lavori del movimento fino al Congresso.

Soddisfatto il leader di Orgoglio Campano Alessandro Baiano che ha fatto un grande in bocca al lupo ai neo commissari dichiarando che: “È un grande passo questo per il movimento “Orgoglio Campano” che ogni giorno vede crescere il suo numero di adesioni, spero che quel sogno che un giorno covavamo pochi di noi, presto diventerà realtà. Inoltre sono soddisfatto che la sintesi dei due commissari sia uscita fuori in perfetta sintonia di tutti, questo vuol dire che ci accomuna un solo obiettivo e che nel nostro movimento non sono presenti personalismi, questi ultimi una mala pianta che va sradicata dal giardino della politica. Inoltre la nomina di Esposito e Persico non fa altro che dimostrare l’esistenza della selezione naturale vigente nel nostro Movimento, essendo le loro figure storiche di Orgoglio Campano”.

Fieri e felici anche Anna Ulleto, consigliera di “Orgoglio Campano” nel Comune di Napoli e il Segretario Regionale e vicesindaco di Volla Carmine Ruotolo. Anna Ulleto davanti ai nosti taccuini ha dichiarato: “Sono felice ed entusiasta di rappresentare nelle mura del Comune di Napoli un movimento in netta crescita e con le nomine di stasera stiamo dimostrando di formare sempre più una struttura partitica che non è un male, anzi. Quel che contano in politica sono le idee e senza una struttura solida le stesse non possono essere rappresentate nelle istituzioni. Faccio un enorme in bocca al lupo a Biagio Esposito e Pasquale Persico, ma anche ai vice commissari, con l’augurio che il loro traghettamento verso il Congresso ci porti ad aumentare ancora di più le adesioni”.

“Sono contentissimo che il movimento Orgoglio Campano prenda sempre più le somiglianze di un partito – così il Segretario Regionale Carmine Ruotolo – d’altronde per un segretario regionale, tutto questo può solo rappresentare un orgoglio, orgoglio campano, appunto! Pasquale e Biagio, oltre che ad essere grandi amici, sono anche delle persone perbene che al movimento hanno sempre dedicato tanto e sono contento che anche per loro è arrivato il momento di una minima riconoscenza, faccio un in bocca al lupo a loro e a tutti noi di Orgoglio campano per una crescita graduale ed efficiente”.

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Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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