AFRAGOLA – Di Battista li ha chiamati “puttane” riferendosi ai giornalisti che secondo lui scrivono fake news per conto di un sistema ben consolidato e Di Maio addirittura è stato richiamato dall’Ordine dei giornalisti per aver offeso la categoria. Peccato però che non esista un ordine delle amministrazioni Comunali che possa richiamare quegli editori “impuri” come li chiama Di Maio che hanno avuto la furbizia di essere anche consiglieri e quindi potenziali complici di fake news comparse on line nelle ultime ore. Andiamo per gradi e come sempre, cerchiamo di ristabilire la verità.
Il Comune di Afragola è insolvente nei confronti del Consorzio di Bacino per quanto riguarda la gestione delle acque reflue. Quest’ultimo per recuperare quanto gli spetta ha chiesto un decreto ingiuntivo con conseguente pignoramento conto terzi nei confronti dell’ente afragolese, documento che è arrivato stamattina in Segreteria comunale.
Ovviamente non stiamo qui a spiegare da quanto tempo è insolvente il Comune di Afragola per arrivare alla “modica” cifra di € 1.250.000, ma la cosa che salta subito all’occhio è che per arrivare al punto di un’esecutività di un pignoramento, vuol dire quanto meno che l’avvocatura del Comune di Afragola abbia preso, per un bel po’ di tempo, la situazione sotto gamba. Tanto è vero che a tal riguardo pare non ci siano notizie di una difesa dell’ente rossoblu.
Ora non per dare colpa alle passate amministrazioni, ma pare ovvio che non sia quest’amministrazione a collezionare tale debito. Ma dov’è la fake news? E’ quella della notizia populistica che tira in ballo gli stipendi dei dipendenti. C’è da dire e informare i nostri lettori che gli stipendi dei dipendenti comunali, da regolamento comunale, non possono essere pignorati. Quindi, delibera o non delibera, è il regolamento che conta.
Per quanto riguarda l’adempimento della cifra richiesta c’è da dire che l’assessore Affinito si è già mosso e ha preso contatti con l’avvocato della controparte per cercare una mediazione pacifica. Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare inoltre, che dalla ricezione del decreto sia già partita un’inchiesta interna per stabilire le colpe di tanta negligenza, nello specifico più attenta verso il settore Contenzioso del Comune che a primo acchito sembra il maggior responsabile.