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CASORIA. Al ritorno dalle vacanze e all’esame di riparazione, l’amministrazione Fuccio è respinta

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CASORIA – Ci eravamo lasciati a giugno con la Sospensione di giudizio dell’amministrazione Fuccio, a settembre l’esito dell’esame di recupero è stato molto negativo: RESPINTO!

Tutta l’estate non è bastata per far uscire l’amministrazione Fuccio da una situazione di sospensione e di stallo, perché la città continua ad essere ferma, in uno stato di coma. Non è bastato il rimpasto di giunta a riscuotere l’amministrazione dal torpore anzi, probabilmente, vi è stato qualche peggioramento. Il sindaco, da solo, ha cercato di far sentire la sua presenza, svolazzando  da un posto all’altro della città facendo foto, se non altro per avere qualcosa da postare sui social e per fare in modo che il suo volto non cadesse nell’oblio.

Fino alla metà di luglio eravamo tutti in trepida attesa della nuova giunta con poteri soprannaturali dal momento che Fuccio raccoglieva CV da oltre 3 mesi. Ma la delusione non è stata poca poiché sostanzialmente è stato un girotondo di deleghe. Solo tre i nuovi assessori, le Politiche Sociali e Pubblica Istruzione sono affidate a Tommasina D’Onofrio. Nulla da eccepire sulle qualità morali e professionali della persona ma fa molto strano che Fuccio abbia dovuto nominare una stretta collaboratrice dell’on. Severino Nappi di Forza Italia. L’altra new entry è Giovanni Marigliano con delega al personale, sicuramente una nomina più coerente. L’architetta Alessandra Cretella all’urbanistica. È chiaro, comunque, che i nuovi nomi scelti siano il frutto di accordi imposti e, non dimentichiamo, nominati in occasione del consiglio comunale avente ad oggetto l’approvazione della manovra di salvaguardia. Senza queste nomine Fuccio non avrebbe avuto i numeri per continuare. Non ha sicuramente fatto una bella figura l’assessore Marianna Riccardi che pur di restare attaccata alla poltrona di assessore è passata in un battito d’ali da IDV a Liberamente dimostrando di aver imparato molto velocemente il mestiere del trasformista!

Ma ritorniamo alla vita social del sindaco Fuccio. Egli scrive che per la prima volta Casoria avrà il servizio di asilo nido, NULLA DI PIÙ FALSO! Si può dire che c’è una nuova struttura ma il Sindaco nemmeno sa che il servizio era già stato attivato dall’amministrazione Carfora proprio quando lui, Fuccio, era troppo impegnato a fare opposizione per sapere ciò che veniva creato nel settore delle politiche sociali.

Inoltre, Fuccio posta orgoglioso foto della cabina di regia per le Universiadi ma non sappiamo neanche se sono state avviate le gare di appalto per la ristrutturazione del Palazzetto, della Piscina e del Campo Sportivo. Ricordiamo, però che le Universiadi si svolgeranno nel prossimo luglio.

Per settimane intere abbiamo seguito sui social la telenovela delle bollette Tari e delle gare d’appalto per la riscossione che si sono svolte in maniera caotica e soprattutto poco chiara. In questo caso, Fuccio si è guardato bene dallo scrivere post, troppo imbarazzante dare chiarimenti.

Per due settimane si informa la città dei cambiamenti di alcuni sensi di marcia in alcuni posti cruciali. Poi, magicamente, il 7 settembre, una nuova circolare informa che tutti i cambiamenti saranno rinviati perché ci si rende conto dell’enorme idiozia di voler cambiare il senso di marcia nel giorno in cui aprono le scuole, in quanto si creerebbe un caos enorme.

A parte la superficialità del comandante della polizia urbana, consiglierei anche all’assessore Riccardi di studiare di più i transiti stradali piuttosto che quelli della casacca. Insomma, se non si è capaci di cambiare serenamente un senso di marcia come possiamo aspettarci che cambi l’intera città?

Unica nota positiva di questa estate è stata l’apertura dell’isola ecologica, naturalmente abbondantemente fotografata dal sindaco. Peccato, però, che lo stesso Fuccio non dica pubblicamente che le opere del precedente PIÙ Europa sono state accelerate dal Prefetto Riccio e, praticamente completate. Tra queste l’isola ecologica che è rimasta inutilmente chiusa per un anno e mezzo. Poi, finalmente, l’apertura per ostentare una medaglia di altri.

Al rientro dalle vacanze, e soprattutto dopo il rimpasto di giunta, nella casa comunale non si respira un’aria più distesa, tutt’altro. Restiamo, dunque, in attesa di altri colpi di scena.

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Casoria, un topo nell’Istituto Comprensivo Moscati-Maglione

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“C’è un topo nella scuola”, è il messaggio che circola in queste ore nella chat whatsapp delle mamme dei bambini e delle bambine che frequentano l’Istituto Comprensivo 2, Moscati-Maglione, sito in via Martiri d’Otranto a Casoria (Na).

Foto e video sono eloquenti. Un roditore, di medie dimensioni, passeggia indisturbato tra le reti di ferro della finestra di una classe prospiciente il cortile dell’istituto scolastico casoriano. Poi, eccolo inerme – senza vita – riverso sul suolo a pancia in su.

Quel topo, passato a miglior vita, sta – a sua insaputa – gettando il panico tra i genitori che pensavano di mandare i propri figli in un posto “sicuro” lontano dai pericoli.
Il video e la foto sono di qualche giorno fa, in uno dei pomeriggi in cui i bimbi dell’infanzia sono in procinto di uscire dalle loro classi.

L’Asl Napoli 2 Nord ha in programma per il 24 dicembre, così come ha ufficialmente comunicato, la disinfestazione, disinfezione e la derattizzazione delle scuole pubbliche primarie e secondarie del comune di Casoria.
I genitori saranno disposti ad attendere?




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Santo ucciso, il 17enne confessa: “Mi hanno sporcato le scarpe di 500 euro, me la sono presa”

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Confermata la versione della scarpa sporcata: Luigi, il 17enne di Barra accusato dell’omicidio di Santo Romano, ucciso a San Sebastiano al Vesuvio nella notte tra venerdì e sabato.

Avevo le scarpe griffate Versace, le ho pagate 500 euro, me le hanno sporcate e me la sono presa” – queste le parole del minore reo confesso dell’omicidio, rese note da Il Mattino. Da un banale pestone, dunque, sarebbe scaturita la lite, degenerata nel sangue.

C’è un video agli atti dell’inchiesta che mostra gli ultimi istanti di vita di Santo: dopo la discussione il ragazzo si sarebbe allontanato dalla Smart con a bordo il 17enne poi pare tornare indietro, quasi come se cercasse ancora un chiarimento. Pochi metri e una torsione del corpo, come se stesse per lanciare un oggetto, sarebbero bastati per scatenare il panico: il giovane calciatore è stato freddato con un colpo di pistola al petto.

In queste ultime ore è, inoltre, emerso che Luigi poco prima avesse litigato con un altro coetaneo. C’è la testimonianza di un ragazzo che racconta di averlo visto puntare la pistola alla gola del rivale, posizionando l’arma sotto il mento.

“Sì ho litigato con un altro ragazzo prima di uccidere Santo Romano ma non ho mai estratto la pistola” – avrebbe dichiarato il 17enne, confermando la lite. Un tassello in più che sembra far presagire la chiara intenzione di trovare un pretesto per far esplodere la violenza, avvalorata già dal semplice fatto di uscire di casa con una pistola in tasca.

Poi l’ultima drammatica scena raccontata da un’altra testimone: “Ho visto Santo alzare la maglietta e mostrare il buco che aveva al petto”.

La fidanzata e gli amici, intanto, negano la versione fornita dal legale del 17enne: Santo è la vittima, non aveva aggredito nessuno, non ci sarebbe stato nessun pestaggio e nessuna spallata da parte sua. Avrebbe compiuto un gesto con la mano come per lanciare qualcosa (senza lanciare di fatto nulla). E in nessun caso il gesto folle di premere il grilletto di una pistola contro un ragazzo di 19 anni sarebbe giustificabile ed è assurdo che si faccia passare come una “reazione di difesa”.

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Casoria, finiscono a coltellate per le damigiane di vino: arrestate due persone

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Dalle parole ai fatti il passo è stato breve.

Al centro della contesa – iniziata a parole e poi finita a coltellate e a colpi di spranga – la proprietà di alcune damigiane di vino.

Due uomini, si tratta di due cognati, finscono in manette; altri due uomini (altri due cognati) e una donna, che è la sorella di due dei contendenti, finiscono in ospedale.
La vicenda è accaduta a Casoria, nel Napoletano.

I protagonisti, tutti incensurati, hanno rispettivamente 61, 66, 56 e 65 anni gli uomini, mentre la donna ha 58 anni. La controversia nasce poco prima di cena. Al centro della lite la proprietà di alcune damigiane di vino. Non si arriva a una soluzione sul problema fiaschi e la discussione sfocia nel sangue. Poco prima dell’arrivo dei carabinieri i quattro cognati se le danno di santa ragione e interviene anche la donna.
Il 61enne afferra un coltello e sferra due fendenti nel fianco del cognato 56enne. Il terzo cognato – il 66enne – impugna una spranga in ferro e colpisce alla testa il quarto parente, il 65enne.
Durante la lite viene ferita anche la donna, per lei un braccio fratturato.

I feriti ne avranno per 30 e 10 giorni. Le armi sono state sequestrate mentre i due assalitori sono stati arrestati. Gli indagati devono rispondere di tentato omicidio e sono stati trasferiti in carcere.

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