MUGNANO di NAPOLI – Un sindaco in perenne campagna elettorale, pronto ad inaugurare villette e centri Spar rotatorie e aree (così si scrive) cantiere. Sempre presente, o sarebbe meglio dire onnipresente ad ogni minima inaugurazione che abbia il minimo di visibilità. E’ il modo di gestire la cosa pubblica di Luigi Sarnataro sindaco, in cerca d’autore di Mugnano.
Un uomo, non al comando, che pur di indossare la fascia tricolore (ogni occasione è sempre buona) decide di non scegliere ma di farsi pilotare, manovrare, consigliare (prendete l’aggettivo che preferite) dai due grandi burattinai di questa amministrazione targata Pd, ma che il sindaco tiene a precisare rivoluzionaria e che cerca di allontanare sempre più dai dem regionali a partire dal Governatore De Luca per finire alla new entry del Consiglio Regionale Chianese.
È il paradosso di questo sindaco eletto nel momento di massima acclamazione del Pd, ma che ora per ragioni di opportunità cerca di allontanare. Un sindaco ostaggio della sua stessa maggioranza, di cui fanno parte consiglieri di destra, personaggi vicini al movimento del sindaco di Napoli ed aspirante presidente di Regione De Magistris, ma dove la la fa da padrona il Pd. Insomma un ibrido che resta in piedi solo per la convenienza di qualcuno o forse di tutti. Ora a poco più di due anni dalla scadenza naturale del mandato è iniziata la campagna elettorale.
A breve ci sarà il rimpasto di giunta per bloccare già i futuri candidati accontentando qualcuno con lo stipendio da assessore e qualcun altro con l’entrata in Consiglio Comunale. Pronti anche i bandi per il servizio civile e per il benessere giovani, un altro modo per pagare i futuri impegni elettorali con soldi pubblici, come se non bastassero già gli incarichi di staff ben 3, gli affidamenti delle villette comunali, i bandi per Garanzia Giovani e gli Spar.