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Ambiente

CARDITO. Ancora immondizia per strada ma il problema è stato già risolto due mesi fa

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CARDITO – Ancora altri tredici giorni di pazienza e finalmente Cardito avrà una nuova ditta della raccolta rifiuti. Infatti all’indomani dell’ennesimo disservizio causato dalla Go Service, ditta commissariata dalla Prefettura perché all’epoca presentò ingerenze da parte della criminalità organizzata, il primo cittadino chiese la rescissione contrattuale al Prefetto in persona.

Infatti come già illustrato da Minformo (clicca qui) nel momento in cui furono scoperti che alcuni mezzi della ditta risultarono privi di copertura assicurativa e per questo furono sottoposti a sequestro causando enormi disagi sul territorio, riducendo la cittadina carditese a discarica a cielo aperto, il sindaco Cirillo si recò in Prefettura per trovare una soluzione al problema e così fu firmato il contratto con una nuova ditta scelta dalla white list della Prefettura che sostituirà in toto la Go. Service.

La ditta scelta dall’amministrazione carditese ha sede legale a Milano ed è una delle aziende leader del settore, essa presterà servizio sul territorio carditese a partire dal 10 Settembre, quando i carditesi spereranno di non dover veder più rifiuti per strada, quegli stessi rifiuti che oggi stanno facendo gridare allo scandalo politico.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che stamattina, in vista dell’ennesimo disservizio, si sia mosso il sindaco in prima persona per stabilire la natura del disservizio, recandosi perfino a monte dello Stir di Caivano e dopo aver accertato che la mancanza della raccolta dei rifiuti era da attribuire solo ed esclusivamente alla ditta, ha sollecitato il settore ecologia a far sollevare multe salatissime alla ditta per i disservizi causati, sempre e solo nell’interesse pubblico.

Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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