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Calcio

⚽ Mercato chiuso

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Il calcio mercato italiano è ufficialmente chiuso da 1 minuto.
Da qualche anno la politica azzurra di mercato è concentrata principalmente sul blindare i pezzi pregiati in rosa.
Reina e Jorginho due casi particolari quest’anno: il primo doveva cambiare aria, il secondo a quel prezzo non poteva non essere ceduto. Inoltre l’italo-brasiliano avrebbe seguito il maestro Sarri forse ovunque.
Le prime della classe si sono mosse molto bene. La Juventus con Ronaldo è quasi obbligata a vincere la Champions League ma sarà sempre un’impresa, mentre Inter e Milan dopo questa campagna acquisti non potranno sbagliare. A maggio dovranno arrivare tra le prime quattro.
La Roma ha ceduto due pezzi importanti ma Monchi ha regalato a Di Francesco nuovi innesti. Anche i giallorossi non possono permettersi di restare fuori dalle prime quattro. Fiorentina e Sassuolo possono essere le belle sorprese della stagione. La Lazio ha fatto un miracolo a trattenere il fenomeno Milinkovic Savic. Atalanta, Genoa, Sampdoria e Torino daranno filo da torcere a tutti. Il Cagliari non mi sembra affatto male. Attendo di vedere come si comporterà Pippo Inzaghi in panca ma ha una squadra leggera. Sono curioso del tridente a Parma. Poi ci sono tutte le altre.
E poi Mr. Ancelotti. Domani torna in serie A.
La genuflessione al cospetto del patron Aurelio è la grande sorpresa della stagione. Un’estate intera e il suo grande appeal internazionale non hanno portato nessun fuoriclasse o ex fuoriclasse alla corte azzurra. Io credevo che fosse l’appeal di Sarri il problema.
Ma Carlo è contento di tutto. Ha sposato in toto la politica societaria di Don Aurelio. Carlo è contento anche del suo ingaggio e del ‘pacchetto family’ all’interno della società azzurra, chiaramente.
Carlo ha parlato oggi in conferenza, è lui il fautore ed eventualmente il colpevole di questo mercato.
Il giudizio del campo come sempre sarà sovrano.
Giuseppe Libertino

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Calcio

Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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