“Sono molto emozionato di tornare nel campionato italiano e di iniziare la mia avventura con il Napoli“. Carlo Ancelotti, nella sua prima conferenza al Centro Tecnico di Castelvolturno, rivela le sue sensazioni alla vigilia dell’esordio in campionato.
“Innanzitutto mi spiace per la tragedia di Genova che ha funestato questi giorni e che ha dato una scossa negativa all’umore generale. Poi personalmente sono felice di essere tornato in Italia e di poter riabbracciare la Serie A“.
Quanto tempo pensa ci vorrà per trovare la quadratura giusta del suo Napoli?
“Io spero che la giusta quadratura ci sia sin da domani. Poi sinora qualche difficoltà è venuta fuori nelle amichevoli, ma è normale che quando cerchi di cambiare qualcosa ci voglia tempo. Questa squadra ha fatto benissimo negli anni passati, quindi crescere non è semplice ma ci proveremo”.
Che modulo adotterà?
“Ho un gruppo solido e forte, ho tanti uomini di qualità che sono pronti per andare in campo e questo è importante. Il sistema di gioco sarà lo stesso degli anni scorsi, se cambierà qualcosa sarà nella interpretazione della partita a seconda delle varie fasi. Piuttosto abbiamo lavorato molto sull’equilibrio e credo che domani la squadra sarà equilibrata”.
Lei ha vinto tanto, vincere logora?
“No, anzi vincere aiuta a vincere. L’animo umano tende a tenersi più a lungo le sconfitte addosso, io invece sono più propenso a ricordare le vittorie perché sono le vittorie che fanno la storia. A Napoli sarebbe fantastico vincere anche per l’entusiasmo che si creerebbe nei tifosi. Uno dei motivi per i quali ho scelto Napoli è anche per il calore di questa piazza. Dopo due capitali tranquille in cui ho vissuto calcisticamente, quali Parigi e Londra, è stimolante e bellissimo lavorare a Napoli che è ricca di passione“.
Qual è l’obiettivo stagionale?
“Vogliamo essere competitivi in campionato, in Europa e in Coppa Italia. L’obiettivo è far rendere al massimo ogni singolo calciatore e poi dare una gioia a questa città che non vince da tempo“.
Che voto dà al mercato del Napoli?
“Non do voti ma devo dire che si è parlato tanto di mercato e onestamente non c’era l’esigenza di stravolgere questo gruppo che è forte, unito, competitivo e sano. A De Laurentiis ho fatto una richiesta precisa: non vendere i giocatori importanti di questa rosa. Poi gli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti, quindi è stato un progetto in linea con quello che ci eravamo ripromessi. Poi è chiaro che sarà il campo a dare il suo verdetto“.
Avere due prime punte diverse quali Milik e Mertens può dare maggiori alternative?
“Io non credo siano così diversi, entrambi sanno fare gli stessi movimenti e sia pur con caratteristiche fisiche differenti hanno grande forza e talento. Anche Arek quando viene incontro è molto abile ad aiutare la squadra, così come Dries sa attaccare l’area molto bene“.
Che gara si aspetta domani?
“Molto bella. La Lazio è una squadra che ha prestanza fisica e qualità nella rosa. L’anno scorso hanno fatto cose molto buone ed hanno una organizzazione collaudata. Credo che sarà una partita difficile, così come penso che si giocherà a ritmi alti”.