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⚽ Il Mattino – San Paolo: pista d’atletica ok, sediolini nel 2019. Si attende l’agibilità per Napoli-Milan

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Tra 11 giorni il San Paolo riaprirà i battenti, andrà in scena Napoli-Milan e fervono i preparativi perché l’impianto di Fuorigrotta sia pronto e abbia tutte le autorizzazioni necessarie per ospitare l’evento. La prima notizia benaugurante è che il cantiere della pista è stato completato e non ci sono più interferenze con il terreno di gioco. Se si guarda un po’ più in avanti – all’autunno – bisogna abituarsi all’idea che il San Paolo sarà un cantiere aperto fino ad aprile o maggio del 2019, ovvero alla vigilia delle Universiadi. Bisogna installare i bagni, rifare gli spogliatoi e adeguare l’illuminazione. Tuttavia questi cantieri non impattano sulla stagione agonistica, il vero nodo da sciogliere è l’installazione dei sediolini. Per questo motivo il patron Aurelio De Laurentiis ha rinunciato alla campagna abbonamenti. Quando si vedranno? Di sicuro c’è che la gara per assegnare i lavori prima di novembre sarà difficile bandirla.
 
LA PISTA
Sono finiti i lavori sulla pista di atletica. Quella vecchia non c’è più – smaltiti anche i residui – ora al suo posto c’è un tappetino compatto di bitume nero. Lo strato in gomma, la pista vera e propria, verrà apposto solo alla vigilia delle Universiadi del 2019 per evitare che si danneggi o consumi prima della kermesse. Dal punto di vista estetico va molto meglio e anche sotto il profilo funzionale non ci sarà impatto con il terreno. Anzi, fanno sapere i tecnici del Comune, sono state apportate delle migliorie per irrorare agevolmente proprio il manto erboso che è in carico alla Ssc Napoli di De Laurentiis.
 
LE BALAUSTRE
Sono lavori indifferibili e sostanzialmente ultimati, oggi il teorico taglio del nastro. I lavori non fanno parte del pacchetto Universiadi, si tratta di un cantiere del Comune. Le balaustre sono state installate ovunque lungo l’ovale dello stadio per motivi di sicurezza. Si tratta di un doppio vetro antiurto trasparente che protegge gli spettatoti dal pericolo di precipitare in basso.
 
LA PREFETTURA
Il Comune ha rassicurato la Società sull’agibilità dello stadio per la gara con il Milan nel corso di un vertice in Prefettura la settimana scorsa. Un punto della situazione nel corso del quale Palazzo San Giacomo ha rappresentato i passi in avanti fatti. Ora si aspetta la risposta della Prefettura per l’ok definitivo all’agibilità dell’impianto. Non essendoci una convenzione per la gestione dell’impianto tra Comune e Società, tecnicamente De Laurentiis saprà solo 48 ore prima se si potrà giocare e dunque solo in quel momento potrà chiedere l’utilizzo dell’impianto.
 
I SEDIOLINI
Quelli nuovi da installare sono – e saranno – il vero tormentone non solo dell’estate. A turbare tutti i protagonisti per opposti motivi sono i tempi. Se tutto va bene a ottobre o a novembre ci sarà la gara, poi ci vuole il tempo necessario perché venga espletata e quindi per ricevere tutte le autorizzazioni del caso, tra queste anche quella dell’Anac di Raffaele Cantone. E se anche si accelerasse con i poteri commissariali, l’ipotesi di iniziare le installazioni nel pieno della stagione agonistica del Napoli andrebbe comunque concordata con la Società che per questo motivo – giusto ribadirlo – ha rinunciato alla campagna abbonamenti. Tuttavia, c’è una opzione per dare un senso di maggiore concretezza alla installazione dei sediolini e, chissà, ricucire anche lo strappo con De Laurentiis. Il Napoli farà la sua ultima partita al San Paolo il 29 dicembre. Se per quella data la gara sarà stata affidata si aprirebbe una finestra di 20 giorni per l’installazione dei sediolini. Gli azzurri a Fuorigrotta torneranno a vedersi infatti solo il 20 gennaio. Secondo gli specialisti del settore, con le tecniche attuali e con uno stadio non interessato da eventi, installare 55mila sediolini richiede un tempo medio di 20 giorni. Purché ci siano determinate condizioni. Su tutte, quella che la gara non si assegni con la formula del «massimo ribasso dei costi». Cosa significa? Che l’azienda vincitrice dovrebbe fare affidamento almeno su un doppio turno di lavoro e quindi potere contare su più manodopera. Senza questa condizione, ad ogni modo, 20 giorni sarebbero sufficienti per completare almeno due settori. Probabilmente quello dei Distinti e della Tribuna Posillipo.
Fonte: Luigi Roano per Il Mattino

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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