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⚽ Reja tra Bari ed il vivaio del Napoli. Il tecnico aspetta una chiamata da ADL

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Una cosa è certa, il nuovo Bari di De Laurentiis ha delle scadenze precise. Entro lunedì, infatti, andranno versati 150 mila euro per l’iscrizione al campionato di serie D. Poi si dovrà preparare la stagione che ha due date cerchiate in rosso: il 19 si gioca la prima gara di coppa Italia di serie D, mentre il 2 settembre si parte con il campionato. Poi tutto il resto è avvolto in una nube – fitta – di mistero.
Nella conferenza stampa di presentazione a Bari, De Laurentiis ha detto di aver già parlato con Edy Reja ma di non aver incassato il suo ok. «Lo ricontatterò», ha detto il patron che spera di convincere il suo ex allenatore ai tempi del Napoli ad accettare questa nuova sfida. Reja, di suo, non sarebbe poi così drastico nel dire di no, ma al momento resta un po’ scettico. Questo perché l’idea che più di tutte lo intriga è quella di tornare a Napoli nelle vesti di supervisore del settore giovanile. Coordinatore dei tecnici, questo doveva essere il suo incarico qualche settimana fa (motivo per il quale aveva fatto anche un salto a Dimaro con tanto di foto abbracciato ad Ancelotti), ma poi la pista si è leggermente raffreddata. Chissà che non possa addirittura pensare di ricoprire il doppio ruolo e seguire con un occhio la Scugnizzeria azzurra e con l’altro l’area tecnica del Bari. Questa seconda ipotesi al momento lo solletica meno rispetto al progetto che riguarda il settore giovanile del Napoli, ma certifica il fatto che tra lui e De Laurentiis il rapporto è solido e le comunicazioni non mancano.
Quello di Reja, che resta comunque il profilo più accreditato e credibile, non è l’unico nome che circola attorno al mondo Bari. Matteo Lauriola (ex ds del Carpi e persona che è stata vicina a Giuntoli) ha fatto sapere in giro di essere pronto per questa nuova avventura, ma il suo nome non trova conferme troppo convincenti. Dalla scelta del direttore a quella dell’allenatore: Fabio Viviani (ex vice di Reja) e Antonio Calabro (allenatore del Carpi con Lauriola ds) sono quelli più chiacchierati al momento.
Ultima questione, quella del girone nel quale giocherà il Bari. Non c’è ancora l’ufficialità, ma il gruppo F (quello composto principalmente da squadre abruzzesi, molisane e marchigiane) sembra essere perfetto per il club di De Laurentiis che in questo modo eviterebbe sfide con pugliesi e campane che risulterebbero scomode dal punto di vista dell’ordine pubblico.

Fonte: Il Mattino

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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