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⚽ Shevchenko incorona Higuain: “Uno come lui ridà orgoglio al Milan!”

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Uguale a chi? «Uguale a nessuno, e nemmeno simile. Basta con questi paragoni, fanno soltanto male. Higuain non assomiglia a me, non assomiglia a Inzaghi, non assomiglia agli attaccanti del passato del Milan. Ma ha avuto una grande storia in Italia e va rispettato per questo». Andriy Shevchenko, c.t. dell’Ucraina che proverà a qualificarsi per il prossimo Europeo, è un uomo orgoglioso del suo passato, ma declinato al futuro. Era in vacanza negli Stati Uniti con la famiglia, è tornato a Milano per la presentazione dei palinsesti di Dazn, emittente tv per la quale lavorerà insieme a tante stelle del calcio con un grande passato dietro le spalle e un’idea per il futuro: partecipare, far crescere lo sport che ama. Sheva ha salutato con entusiasmo l’ingaggio di Cristiano alla Juve («ragazzo serissimo, grande professionista, meraviglioso fuoriclasse») e non avrebbe potuto comportarsi diversamente di fronte all’arrivo di Higuain al Milan: «Acquisto eccellente».

Vale quei soldi? Lo stipendio è impegnativo. «Un giocatore del suo valore se è motivato vale quei soldi, e mi pare che Gonzalo lo sia».

Perché le piace? «Vede la porta come pochi, conosce il campionato italiano, ha fatto moltissimi gol e mi pare motivato, vista la fine della sua storia con la Juve. Avrà bisogno di essere coccolato, di sentirsi importante. E questo non sarà un problema per il Milan. Negli ultimi anni è andata come è andata, ma mi pare che ora sappiano esattamente come comportarsi. Il Milan è stato la casa dei top player per tanti anni, non posso immaginare che abbiano dimenticato».

A proposito di top player, ci sarebbe quel Bonucci che torna a casa Juve… «Un affare per tutti. Bonucci rafforza la difesa ritrovando i vecchi amici, ma il Milan acquisisce un giovane promettente come Caldara e soprattutto con questa trattativa ha creato le premesse per l’ingaggio di un giocatore come Higuain, uno che cambia le squadre, sposta gli equilibri e fa la differenza».

E’ un mercato pazzo. Milanesi più vicine alla Juve? «Mercato pazzo e bello per la Serie A che riprende forza anche da un punto di vista mediatico. Lo sapete, mi sento in gran parte italiano da un punto di vista calcistico, se il campionato torna competitivo sono contento. Le premesse sono buone, la strada è lunga. Ma la mia amata Serie A sta tornando a essere davvero molto interessante».

E del suo altro campionato, la Premier League, che cosa dice? «Affascinante come sempre».

Il suo Chelsea che ingaggia Sarri? «Una bella scommessa per tutti. Sarri è bravo e chiamando Zola nel suo staff ha fatto una scelta intelligente. Gianfranco conosce l’ambiente, è molto rispettato e i tifosi lo adorano».

A proposito di scommesse e ritorni, lei tornerebbe al Milan? «Sono l’orgoglioso c.t. della nazionale del mio paese, in futuro si vedrà. Ma per il momento sono molto contento del nuovo corso del Milan. Il Milan in qualche modo resta la mia casa, tutto quello che la riguarda per me è personale».

Dunque, Higuain promosso come suo erede? «Gonzalo non è l’erede di nessuno. Ha una sua storia in Italia molto importante e deve piacere così com’è. E’ un giocatore di alto livello, è motivato, mi pare un grandissimo acquisto. Non è soltanto un problema di gol, che saranno tanti come sempre, ne sono certo. E’ che l’arrivo di Higuain in un mercato così stupefacente ridà orgoglio a tutto l’ambiente del Milan e ai tifosi. E’ un dato importante».

Altri dati importanti nel nuovo corso? «Spero che tengano Gattuso, è un passaggio fondamentale. Ed è l’ora che entri in società qualcuno di vecchio, cioè nuovo».

Allude all’amico Maldini? «Magari. Ora la speranza ce l’ho».

Fonte: Alessandra Bocci per Gazzetta dello Sport

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Calcio

Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Calcio

Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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