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OTTAVIANO. Arriva il “buono scuola” subito i fondi per i libri di testo

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OTTAVIANO – Per la prima volta le famiglie di Ottaviano che ne hanno diritto otterranno i fondi per l’acquisto di libri o di materiale didattico alternativo (scelto dalla scuola frequentata) in tempi rapidi e comunque non oltre il mese di ottobre. Debutta, infatti, il “buono scuola”: un vero e proprio voucher che può essere esibito presso qualsiasi libreria, per l’ottenimento immediato dei libri o del materiale didattico.

Non solo: il Comune di Ottaviano sta stipulando una convenzione con le librerie del territorio, aperta a tutti e non solo agli esercizi commerciali locali, grazie alla quale gli studenti possono ottenere ulteriori incentivi legati all’uso del “buono scuola” (sconti, consegna a domicilio dei testi e altro).

In questo modo vengono superati tutti i problemi relativi ai vecchi “buoni libro”, come i ritardi nell’erogazione e le mancate coperture economiche da parte della Regione. È stata proprio la Regione Campania ad approvare, a inizio luglio, il piano di riparto del fondo statale per la fornitura di libri: in virtù del piano, il Comune di Ottaviano ha optato per il “buono scuola”, che velocizza tempi e modi delle forniture.

Sono destinatari del beneficio gli alunni frequentanti le scuole secondarie di I e II grado appartenenti a famiglie che presentino un valore dell’Isee 2018 rientrante in due fasce economiche. Peraltro, quest’anno il limite di reddito Isee è aumentato a 13300 euro, mentre l’anno scorso si fermava a 10633 euro. La documentazione per accedere al beneficio deve essere consegnata entro il 20 settembre 2018. Tutte le informazioni specifiche sulle fasce di reddito Isee, sui documenti da presentare e sulle librerie convenzionate sono disponibili sul sito internet del Comune di Ottaviano.

“Si tratta di un provvedimento importante, che velocizza i tempi e rende più facile l’acquisizione dei libri di testo. Il voucher consentirà l’acquisto immediato, archiviamo finalmente le lungaggini del passato”, spiegano il sindaco Luca Capasso e l’assessore alle politiche scolastiche Virginia Nappo.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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