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⚽ CR7 alla Juve. Dalla Spagna sicuri: “Il Real accetterà l’offerta dei bianconeri”

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MADRID – Cristiano Ronaldo è sempre più lontano dal Real, e a meno di inversioni di tendenza (non impossibili) il prossimo anno giocherà nella Juventus“. Marca insiste, ed evocando fonti ben informate assicura che il club di Florentino Perez è costretto ad accettare l’offerta di acquisto, che al momento vede in pole il club bianconero. Se infatti nel contratto di Ronaldo è inserita una clausola di 1.000 milioni di euro, una scrittura privata tra giocatore e Perez impegna il Real a non ostacolare la cessione se il giocatore lo chiede e se arriva un’offerta congrua: che a questo punto, sarebbe di 100 milioni al club 30 netti a stagione al giocatore. Nella scrittura, si porrebbe un veto alle ‘rivali dirette’, e su questo Ronaldo punterebbe per facilitare la cessione alla Juve.

ULTERIORI CONFERME – E’ la trasmissione tv spagnola ‘El Chringuito’ de “La Sexta” a aggiungere ulteriori particolari: «Cristiano va via dal Real Madrid che accetterà l’offerta di 100 milioni della Juventus. Per il fuoriclasse portoghese è tempo di dire addio dopo aver vinto l’impossibile. Non va via per soldi perché il club gli ha offerto tutto ciò che aveva chiesto, è soltanto finito un ciclo. E lui è stato un grandissimo protagonista. Ora bisognerà preparare l’addio. Un addio all’altezza di Cristiano Ronaldo».

Stamattina la stampa spagnola e quella portoghese avevano svelato le prime indiscrezioni, assicurando che la Juve avrebbe già iniziato le trattative per tentare di portarlo a Torino: «Proposti quattro anni di contratto per un totale di 120 milioni di euro fino al 2022. La clausola di CR7 è di quelle impossibili (1 miliardo) ma la Juve e il giocatore sanno che il trasferimento potrebbe concretizzarsi per cifre molto inferiori anche perché ci sarebbe un accordo non scritto per far sì che il prezzo del cartellino possa abbassarsi notevolmente. Il presidente Agnelli avrebbe chiamato Cristiano più volte e la sintonia tra i due sarebbe totale. La sfida del giocatore più forte del pianeta adesso è quella di vincere la Champions con una maglia diversa rispetto a quella del Real».

All’affare Ronaldo si affiancherebbe, sempre secondo la stampa spagnola, la cessione di  Gonzalo Higuain. «E il prescelto è Ronaldo – si legge -. Cristiano è entusiasta alla possibilità di giocare alla Juve. Sa che lasciare Madrid è come scendere di un gradino, ma allo stesso tempo considera che in blanco ha già fatto tutto, che la sua avventura è finita e che in Italia può continuare la sua storia. Adesso manca soltanto l’accordo tra Juve e Real per il trasferimento».

Tratto da Corriere dello Sport.it

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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