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⚽ Mondiali 2018, Brasile show con Neymar e Firmino. La Seleçao elimina il Messico e vola ai Quarti di Finale

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SAMARA (Russia) – Al gioco del “ciapanò” il Brasile non vuole partecipare. La Seleçao non segue i destini di Germania, Argentina, Spagna e Portogallo e va avanti nel Mondiale battendo negli ottavi il Messico 2-0. Fa le cose per bene, la nazionale di Tite. Difende come una europea, attacca come nelle sue corde, con qualità e velocità. Non ci saranno i funamboli del 2002, ma questa Seleçao può emulare nel risultato quella che fu di Felipe Scolari. Anche perché, al di là di un attacco stellare, la vera sorpresa è la difesa: 1 gol subito, dalla Svizzera all’esordio, poi nulla più.

NEYMARISSIMO – A decidere gli ottavi è l’uomo più atteso: Neymar. Segna il gol del vantaggio nella ripresa zittendo, con tanto di gesto, tutti i suoi detrattori, poi mette il piede nel radodoppio di Firmino che chiude i conti. Nel mezzo offre al pubblico di Samara una delle sue tipiche sceneggiate per un pestone, maligno ma non mortale, del messicano Layun. Maschere brasiliane nel giorno in cui cancella ogni traccia di biondo dalla sua acconciatura. Un bagno di “normalità” per tornare ad essere il fuoriclasse di sempre. Perché potrà pure non piacere per certi atteggiamenti, ma nessuno può mettere in discussione il suo talento. Quello che – combinato al pomeriggio di grazia di quel fulmine chiamato Willian – porterà il Brasile a sfidare una tra Belgio e Giappone ai quarti.

Brasile-Messico 2-0: statistiche e tabellino

BUON MESSICO – Messico con il piede sull’acceleratore sin da subito. Il Brasile sembra sorpreso, in particolar modo sulle fasce, dove Fagner e Filipe Luis soffrono le iniziative di Vela e Lozano. Il Tricolor crea anche un paio di pericoli dalle parti di Alisson. Dopo 20 minuti di furia messicana, però, ecco il Brasile. La Seleçao si fa vedere in più occasioni: prima con Neymar (25′), poi con Coutinho (27′) e Gabriel Jesus (33′). L’imprecisione degli attaccanti verdeoro e le respinte di Ochoa, però, inchiodano il risultato sullo 0-0 a fine primo tempo.

PRINCIPE WILLIAN, NEYMAR SHOW – Nella ripresa, c’è solo il Brasile. Ochoa respinge un destro di Coutinho al 48′, ma tre minuti dopo la Seleçao passa: Neymar scambia con Willian al limite dell’area, il talento del Chelsea si infila sulla sinistra bruciando la difesa messicana e calcia (male) di sinistro. A un metro dalla porta, sulla sua conclusione, c’è però il compagno di squadra a firmare l’1-0. Secondo gol al Mondiale e dito a zittire le critiche, pronte a ripartire, però, al 71′, quando un mini pestone di Layun sulla sua caviglia lo porta a una reazione quantomeno esagerata. Rocchi, con l’ausilio del Var, fa finta di non vedere: né il tocco del messicano, né la sceneggiata del brasiliano. Scene da teatro degli orrori che però non oscurano colui che è di fatto il migliore in campo: Willian. L’esterno dà spettacolo in tutte le zone del campo. Strappi da lasciare sul posto gli avversari, dribbling, giocate da fuoriclasse. Ochoa, però, gli nega il gol del raddoppio, che arriva soltanto nel finale, quando entra Firmino. Il bomber del Liverpool raccoglie una deviazione del portiere messicano su tiro di Neymar e a porta vuota chiude il match all’88’: 2-0 e Brasile ai quarti. Di questo Messico, troppo leggero in attacco, si ricorderà quasi soltanto il sorprendente 1-0 all’esordio sulla Germania.

Fonte: Corriere dello Sport.it

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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