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CASORIA. Incidente mortale: parla il figlio del titolare della ditta incriminata.

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Incontro Gennaro Giardino, figlio di Luigi e nipote di Antonio,  titolari della ditta “ La Gardenia s.r.l.”  attualmente nell’occhio del ciclone per il drammatico incidente occorso la mattina del 28 giugno in Via Brindisi, Casoria, in cui una residente del luogo, la  signora Carmela Favino, ha perso la vita.

A leggere l’articolo della De Vecchi (Giornale di Casoria)  sembrerebbe tutto chiaro: “  La vittima sarebbe stata travolta da uno dei mezzi mentre faceva marcia indietro morendo sul colpo e, secondo voci non confermate, si dice che il collega nel camion stesse seduto col cellulare in mano” .

Giardino: “ Ho letto con attenzione l’articolo ed ho scorto una serie di inesattezze: cominciamo col dire che l’automezzo non è un camion, bensì una spazzatrice : chi vuole scrivere un articolo dovrebbe quanto meno saper distinguere un camion da una spazzatrice o magari  da una bicicletta… Inoltre l’esimia giornalista si rivolge al conducente del mezzo come ad un “collega”: la De Vecchi è dunque una dipendente de” La Gardenia” a mia insaputa?

Avverto un pizzico di sarcasmo nelle sue parole… Credo che chi abbia scritto l’articolo si riferisse , con una perifrasi improbabile, al fatto che fosse presente anche un collega dell’autista dell’ automezzo”

Giardino: “Anche così sarebbe in errore: l’autista era da solo, quindi continuo a non capire quale sia la sua fonte che abbia “ispirato” la giornalista.”

Mi scusi:  ma in questi casi i sui dipendenti non dovrebbero lavorare in coppia?

Giardino: “ Non siamo tenuti a farlo, in quanto trattasi di una zona a scarsa densità abitativa: anche in questo caso nessuna norma di sicurezza è stata violata.

 Cosa può dirci in merito all’autista?

Giardino: “ Dai test eseguiti al nosocomio di Frattamaggiore (test alcolemico e tossicologico, n.d.r) l’autista  è risultato completamente pulito. Aggiungo che al nostro dipendente, qualificato ed esperto, e che da oltre un anno e mezzo presta servizio con responsabilità e perizia per le vie di Casoria, non è stata ritirata la patente né ratificata, in via cautelativa, la sospensione dal servizio. In linea teorica potrebbe riprendere servizio già da domani: verrà sostituito solo per una questione di delicatezza”

Nell’articolo si lascia intendere che l’operatore alla guida fosse colpevolmente distratto . Qual è la sua opinione in merito? È possibile che il conducente della spazzatrice fosse al cellulare?

Giardino: “ Sono portato ad escluderlo: siamo assolutamente intransigenti con certi atteggiamenti negligenti. E i nostri dipendenti ne sono ben consapevoli”

Torniamo all’accaduto: lei ha voluto precisare che l’automezzo fosse una spazzatrice. Si tratta di mezzo vetusto, magari privo degli opportuni sistemi di sicurezza?  Possiamo ipotizzare un malfunzionamento, una qualche avaria?

Giardino:” Si tratta di una Dulevo 6000, evolution euro 6, immatricolato a fine 2017. Parliamo dunque di un macchinario all’avanguardia dotato di telecamera a colori in visione posteriore, luci di lavoro sulle spazzole e lampeggiante LED. Escluderei malfunzionamenti o avarie”

Qual è la versione dell’autista circa l’accaduto?

Giardino: “ Ha raccontato di aver intravisto la vittima poco prima dell’incidente; in base alla sua testimonianza, attualmente al vaglio degli inquirenti,  la donna passeggiava barcollante lungo il marciapiede. Poco dopo, mentre la macchina spazzatrice accostata al marciapiede procedeva in retromarcia, alla velocità di circa 5km/h , l’impatto. Bloccato immediatamente l’automezzo, l’autista ha  tentato immediatamente un primo soccorso: ma la donna versava già cianotica sul manto stradale. Nessuna ferita al capo, solo un taglio alla gamba dovuto probabilmente all’ugello della spazzatrice. L’autista ha ribadito più volte di non aver scorto assolutamente la vittima dalla telecamera in visione posteriore, né tanto meno di aver udito alcun grido di spavento:  il sospetto è che la donna fosse già riversa sul ciglio della strada dopo essere stata colta da un malore. Insomma, la dinamica dell’accaduto è ancora ignara e solo l’autopsia potrà dirimere molti dubbi. “

Come sempre avviene in questi casi, sui social è stato tutto un rincorrersi di opinioni, commenti , congetture, interpretazioni talora fin troppo azzardate sull’accaduto; non sono mancate parole dure, d’accusa più o meno velate. In alcuni di essi viene chiamata direttamente in gioco la Casoria Ambiente s.r.l. , contestata, tra l’altro, per i criteri di selezione delle ditte subappaltatrici.

Giardino:” Colgo l’opportunità per scagionare completamente la società in house Casoria Ambiente da ogni presunta responsabilità:  il nostro appaltatore controlla, continuamente e tassativamente le imprese subappaltatrici di servizi e lavori. Voglio inoltre rispedire al mittente ogni ridicola illazione riaffermando con forza la posizione della nostra azienda che opera nel settore dei rifiuti e della manutenzione stradale da decenni, con estrema professionalità e consolidata esperienza.  A Casoria ci occupiamo non solo dello spazzamento: siamo  titolari, da oltre un anno, anche del servizio di sfalcio stradale, in ottemperanza alle più severe e rigide norme di sicurezza stradale e di controllo del personale.

 Ha un pensiero per la vittima?

Giardino: “ Siamo profondamente costernati per l’accaduto: inspiegabile quanto drammatico. E vorrei che nessuno lo dimenticasse. Invoco il rispetto per la vittima, per  i suoi familiari, anche per il nostro giovane operatore  stravolto dall’accaduto. Se ci sono delle responsabilità, se c’è dolo o l’accaduto è solo il frutto di una tragica fatalità lo scopriremo solo al termine delle indagine in corso. Fino ad allora sarebbe davvero dignitoso che alcuni giornalisti evitassero “articoli creativi”, che personaggi della politica locale si limitassero ad esternare la propria costernazione, piuttosto che arringare a mezzo social con disquisizioni prive di fondamento, magari col semplice intento di colpire l’amministrazione o Casoria Ambiente.  Insomma, farei volentieri  a meno di certe forme di sciacallaggio mediatico … E aggiungo, che non colgo molte analogie con gli episodi luttuosi accaduti nel recente passato. Nel primo caso si è parlato di avarie del mezzo, di scarsa tutela  degli operatori, di norme basilari di sicurezza violate, nel secondo di ebbrezza del conducente. In questo caso ho la sensazione che siano occorse una serie di circostanze davvero sfortunate, insomma si sia verificata una sciagurata fatalità. Ribadisco: è giusto attendere i risvolti delle indagini per  fare realmente chiarezza, sia che ci siano innocenti da scagionare che colpevoli da condannare. Dunque rifiuto tassativamente la superficialità di un certo qualunquismo o il pressapochismo di personaggi pubblici incapaci di misurare , per ignoranza o semplicemente per calcolo, il peso delle parole.

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Guerra, Putin avverte: “Il conflitto è globale, pronti a colpire Usa e Gran Bretagna”

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Durante un drammatico discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Ecco le dichiarazioni del leader del Cremlino:

“Il permesso dato dagli Usa e dalla Gran Bretagna a Kiev di attaccare in profondità il territorio russo con i missili da loro forniti ha fatto assumere al conflitto un carattere globale, e Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra”.

Inoltre Putin ha precisato che contro il nuovo missile, capace di viaggiare a 2-3 km al secondo, non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate.

Tuttavia, il monito più inquietante lo ha lanciato agli Usa e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk.

Pertanto, Putin ha aggiunto: “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”.

Secondo il presidente, “la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Poi, l’attenzione del leader russo, si sposta sugli Stati Uniti e sul nuovo presidente Trump, il quale aveva promesso di riportare la pace tra Mosca e Kiev:

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato a stracciare unilateralmente il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf) che, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la presidenza Trump, nel 2019. Quindi Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”.

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Salvini sulla decisione della Corte Penale Internazionale: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”

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Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto a margine dell’assemblea Anci, parlando della recente decisione della Corte Penale Internazionale di elevare un mandato d’arresto nei confronti del leader israeliano Netanyahu.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso, perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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