NAPOLI – Oggi a S. Antimo ci sarà un’ innaugurazione il centro psichiatrico dall’Asl Napoli 2 Nord questo centro è una struttura di cui diverranno diversi pazienti di diversi Comuni della zona. il direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord, Antonio d’Amore ha dichiarato che: “La nostra riorganizzazione sta procedendo nonostante le difficoltà. Al mio arrivo molti servizi erano esternalizzati tanto che i pazienti in alcuni casi erano gestiti dall’Asl solo come pratiche amministrative; in queste condizioni capitava anche che la terapia si rivelasse essere solo una somministrazione di farmaci.
Stiamo facendo un gran lavoro sulla salute mentale, abbiamo assunto sette psichiatri, decine di operatori specializzati e stiamo aprendo dieci nuove strutture. Stiamo riorganizzando anche attuando un confronto con autorevoli nomi della psichiatria mondiale come Mario Maj e Franco Rotelli. Non basta, avremo bisogno di altro personale e di acquistare servizi che non siamo in grado di assicurare direttamente. I pazienti sono tornati ad essere centrali in ogni nostra scelta”.
La piazza di S. Antimo si presenta diversamente rispetto dai sui centri diurni. Walter di Munzio, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Na 2 Nord privato terzo settore ha dato le sue dichiarazioni dicendo:“Stiamo uscendo da una logica organizzativa fondata sulla psichiatria da ambulatorio già oggi a Sant’Antimo lavorano nostri operatori insieme a lavoratori delle cooperative private, in attesa che si chiuda la gara di assegnazione dei servizi esterni. Psichiatri, psicologi, terapisti, assistenti sociali, volontari supportano il paziente con progetti terapeutico riabilitativi individuali (PTRI) inseriti nei territori di provenienza e aperti all’innovazione.
Presso la struttura di Sant’Antimo useremo anche le tecnologie della realtà virtuale: aiutare il paziente a superare paure comuni come, per esempio, la paura dell’ascensore o la paura di volare può, in alcuni casi e nell’ambito di percorsi più ampi, aiutarlo nel far evolvere la propria patologia. La realtà virtuale, riproducendo realisticamente le condizioni di paura, rappresenta una buona palestra per allenarsi alla vita”.