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⚽ Mondiali 2018, Svizzera-Costa Rica 2-2. Petkovic e soci avanti da secondi

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Quattro gol, il solito intervento della Var e il consueto gol in pieno recupero, ormai un’abitudine in questo Mondiale che regala emozioni fino all’ultimo secondo di gioco. Anche se A Nizhny Novgorod ci si è ben presto resi conto che sarebbero state emozioni “minori”. Da una parte infatti la Svizzera vedeva sfuggire il primo posto con le notizie provenienti da Mosca, dall’altra la Costa Rica giocava più che altro per l’orgoglio. Alla fine il 2-2 è il risultato più giusto, comunque un 2-2 spettacolare che giustifica applausi per tutti: per gli elvetici che finiscono secondi dietro al Brasile e raggiungono gli ottavi ma soprattutto per i Ticos che sono riusciti ad eliminare lo 0 dalla casella dei punti e dei gol all’attivo.
DALLA PAURA… ALLA FESTA — La Svizzera non è che ci capisca granché in avvio di partita. Tutt’altro. Dopo i primi 5′ di studio, la Costa Rica infatti – sgravata da pressioni di alcun tipo (è già fuori dal Mondiale) – sfonda a piacimento a destra e a sinistra con Ruiz e Colindres. Soprattutto quest’ultimo è il più pericoloso. Arrivano in rapida successione un palo, una traversa e due paratissime di Sommer, che tutto s’aspettava meno che questo super lavoro iniziale. Capitan Lichtsteiner, nervoso, si fa ammonire (era diffidato, salterà gli ottavi). Col passare dei minuti però Petkovic sveglia i suoi e i frutti si vedono al 31′ con la sponda di Embolo e la botta di destro di Dzemaili che quasi buca la rete. È l’1-0 della tranquillità, che regala persino qualche minuto da primi in classifica agli elvetici (poi arriva il gol di Paulinho a Mosca).
La gioia di Waston dopo l'1-1. Afp
FUOCHI D’ARTIFICIO — Nella ripresa la Nazionale di Ramirez torna a farsi vedere in avanti, d’altronde ha ormai un solo obiettivo, evitare di finire il Mondiale (unica su 32 partecipanti) a quota 0 gol. E tentativo dopo tentativo l'”impresa” riesce: con Waston che incorna all’angolino da corner. Il boato dei Ticos presenti sugli spalti è imponente, roba da finale Mondiale. Il pareggio accontenta un po’ tutti e “spegne” di fatto il match, il Brasile d’altronde nel frattempo raddoppia e velleità da primo posto gli elvetici non ne hanno più. Ma negli ultimi venti minuti irrompe Drmic che entra al posto di Gavranovic: prima colpisce l’incrocio dei pali con un colpo di testa, poi però trova l’angolo giusto di destro e riporta avanti i suoi. È l’87’ ma nel finale nuove emozioni e doppio rigore per la Costa Rica, il primo viene sconfessato dalla Var, il secondo viene confermato: Ruiz colpisce la traversa ma è fortunato. La palla rimbalza tra testa e schiena del povero Sommer ed entra dentro per il 2-2 finale. Il risultato più giusto.
Fonte: Gazzetta dello Sport.it

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Calcio

Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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