Resta sintonizzato

Calcio

⚽ Mondiali 2018, Rojo manda in estasi l’Argentina al 86′. Nigeria sconfitta 2-1 ed eliminata dal Mondiale

Pubblicato

il

ARGENTINA-NIGERIA 2-1
Una notte pazza, folle, da delirio. L’Argentina passa agli ottavi da seconda al termine di un match incredibile vinto all’ultimo assalto contro la Nigeria per 2-1. A decidere la sfida le reti di Messi (il primo in questo torneo) e Rojo all’86’. Inutile per gli africani il gol su rigore di Moses al 50′. A San Pietrobugo è stata scritta una pagina di calcio vibrante ed emozionante. L’Albiceleste è passata dal dramma all’estasi al termine di una sfida giocata male, a tratti malissimo, ma giocata con il cuore. Dopo un tempo (il primo) dominato dai sudamericani, la ripresa ha fatto riaffiorare tutti i problemi fisici e psicologici messi in mostra contro Islanda e Croazia. Due volti di una squadra pazza, incostante, isterica, incapace di durare più dello scatto d’orgoglio iniziale. Alla fine una zampata di Rojo ha cambiato la storia e salvato la faccia di un popolo sull’orlo di una crisi di nervi.

In mezzo all’oceano di emozioni che ha accompagnato questa sfida anche un rigore generoso concesso dall’arbitro Cakir alla Nigeria che poteva costare tanto, tantissimo a Messi e compagni. Già, Messi. Doveva essere la serata della sua rinascita e in parte lo è stata. Anzi, Messi sembrava aver risolto i propri problemi mentali con la maglia della nazionale addosso, una Fenice pronta a risorgere dalle ceneri. E’ stato così solo per un tempo, il primo. E’ stato al 15′ che il Messi(a) era riapparso grazie ad un destro a incrociare bellissimo, fatto almeno un centinaio di volte con il Barcellona. Maradona a urlare la sua gioia con un grido liberatorio rivolto alle divinità pallonare.

Lo switch sembrava cosa fatta, l’Argentina finalmente faceva vedere la sua apparente serenità e il suo gioco sullo stretto convincente. Merito anche dell’esperienza di HiguainBanega e Di Maria, schierati finalmente titolari da ‘mister’ Mascherano, chiamato a limitare le follie di Sampaoli (stavolta in panchina con la tuta). Il Pipita si vede una volta, lanciato da un assist impossibile di Messi: il portiere gli nega la (prima) gioia del gol mondiale. La furia argentina convince i tifosi che sugli spalti spingono la squadra. La Nigeria appare lenta ma non crolla e tiene botta fino all’intervallo. E’ lì, negli spogliatoi, che l’Argentina sprofonda di nuovo nell’incubo. La squadra che si ripresenta in campo è di nuovo isterica. La Nigeria lo capisce e spinge subito sull’acceleratore.

Al 50′ arriva la svolta della gara: Mascherano trattiene in area Balogun in un modo non plateale ma l’arbitro Cakir non ha dubbi: è rigore. La protesta della Seleccion è furiosa ma nemmeno il Var di Orsato fa cambiare opinione al direttore di gara. Dal dischetto Moses non sbaglia e riporta il match in parità. L’1-1 schianta l’Argentina che di fatto scompare dal campo, tornando la gemella della squadra vista contro la Croazia. Messi ritorna un fantasma dimostrando una schizofrenia incomprensibile. Si gioca solo sui nervi e sul fisico, ovvero l’habitat preferito della Nigeria che gestisce senza problemi un pareggio che vale oro. Sampaoli (o Mascherano, ormai non si capisce più nulla) si gioca le carte Pavon e Meza per Di Maria e Perez. Dybala incomprensibilmente a languire in panchina. La Nigeria chiede un rigore al 77′ per un tocco di braccio di Rojo ma la palla tocca prima la testa del difensore. Gli ultimi minuti sono un’agonia senza fine per Messi e compagni. Sembra tutto finito, il fallimento della campagna di Russia dell’Argentina. Invece all’86’ ecco il destro al volo di Rojo (proprio lui che quattro anni fa segnò sempre alla Nigeria nella fase a gironi), del giocatore che meno ti aspetti a far risorgere un popolo intero. In tribuna Maradona ha quasi un attacco di cuore mentre mostra il dito medio non si sa bene a chi. Sampaoli corre impazzito di gioia. L’Argentina ce la fa per il rotto della cuffia: agli ottavi se la vedrà con la Francia. Sarà un’altra, incredibile battaglia vietata ai deboli di cuore.

Fonte: Corriere dello Sport.it

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Calcio

Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

Pubblicato

il

Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

Continua a leggere

Calcio

Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

Pubblicato

il

Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

Continua a leggere

Calcio

Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

Pubblicato

il

Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy