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⚽ Mondiali 2018, niente miracolo per l’Islanda. La Croazia passa a punteggio pieno vincendo 2-1

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Cuore e impegno, ma il calcio è anche altro. All’Islanda non riesce il miracolo di cogliere una clamorosa qualificazione agli ottavi di Russia 2018 nel “girone della morte”, alla prima partecipazione al Mondiale. Serviva battere la Croazia all’ultima gara, è finita invece 2-1 per gli avversari, nonostante la squadra di Dalic, praticamente sicura del primo posto, abbia giocato una gara al risparmio, dando spazio a molte seconde linee. La nazionale di Hallgrimsson ci ha provato, ma idee e tecnica sono quelle che sono. Se il tuo schema preferito è guadagnare rimesse laterali in attacco per buttare la palla in mezzo a caccia di sponde di testa… La Croazia invece sa solo vincere, anche con i giri del motore al minimo. Chiude il girone a punteggio pieno, dando l’impressione di essere una selezione matura e pericolosa per tutti, a prescindere dai suoi interpreti. Ora affronterà agli ottavi la Danimarca.
OCCASIONI — Modric e Perisic sono gli unici titolari inamovibili nell’11 di Dalic, Islanda che getta nella mischia Gudmundsson per dare qualità al suo scolastico 4-4-2. Dopo 27′ di noia, i vichinghi prendono coraggio. Lo fanno alla loro maniera, come detto, con la “rimessa corner” del capitano Gunnarsson, che trova la testa di Magnusson: la palla balla a un palmo dalla linea di porta e finisce fuori dopo aver trotterellato da un palo all’altro. La Croazia continua a giochicchiare e l’Islanda ci crede sul serio. Al 40′ Finnbogason riceve ai sedici metri e la piazza con l’interno destro: fuori di pochissimo. Prima dell’intervallo si rende protagonista Kalinic, portiere gigante (oltre due metri!) dei croati. Prima pasticcia in uscita alta, ma rimedia alla grande con un riflesso prodigioso su Bjarnason; poi vola a respingere il tiro a giro di Gunnarsson. Si va negli spogliatoi sullo 0-0 e la sensazione che prima o poi l’Islanda possa sbloccarla.
EMOZIONI E GOL — E invece il gol lo trova a sorpresa la Croazia ad apertura della ripresa. Merito di uno scatenato Badelj che prima pizzica la traversa da fuori (al 5′, prima occasione croata nel match) e poi all’8′ approfitta di un cross deviato di Perisic per battere Halldorsson con una splendida soluzione in controbalzo. Sotto di un gol, l’Islanda si getta in avanti alla disperata. Le servirebbero due gol per sperare e uno per poco non lo segna il difensore Ingason sul solito corner: traversa a Kalinic immobile. Il forcing produce il calcio di rigore concesso per netto fallo di mani di Lovren al 31′: Sigurdsson, che aveva sbagliato dagli undici metri con la Nigeria, stavolta gonfia la rete. L’1-1 dà animo alle speranze vichinghe, ma proprio quando il traguardo si avvicina, le gambe abbandonano gli uomini di Hallgrimsson. La Croazia, pur senza alzare i ritmi, trova spazi in abbondanza e a due minuti dalla fine l’interista Perisic la chiude con una botta in diagonale dalla sinistra. L’Islanda saluta il Mondiale, la Croazia va avanti con i primi due gol dei suoi “italiani” Badelj e Perisic. Agli ottavi se la vedrà con la Danimarca.
Fonte: Gazzetta dello Sport.it

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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