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Calcio

⚽ Mondiali 2018, tris Uruguay e 1° posto. La Russia passa da seconda

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SAMARA (Russia) Chi perde forse vince e chi vince rischia di perdere. La partita del relativismo cosmico – si comincia e si finisce senza sapere che cosa sia meglio fare – finisce 3-0 per l’Uruguay: Russia ridimensionata dopo 10 giorni in cui sembrava il Brasile del ’70, Suarez felice per il secondo gol del suo Mondiale e Cavani per la prima esultanza. Quello che conta succede nei primi 36 minuti: il gol del Pistolero su punizione, un’autorete di Cheryshev su tiro di Laxalt e il rosso per doppia ammonizione a Smolnikov. Il 3-0 di Cavani, al 90’, invece vale solo per il fantacalcio.
IL TABELLONE  Conseguenze: l’Uruguay passa da prima ma rischia di infilarsi nella zona rossa del tabellone, con Spagna (o Portogallo) agli ottavi, poi Francia e chissà, Brasile o Germania. La Russia invece col secondo posto va a Mosca – questa era prevista – e potrebbe rimanere nel lato morbido. Tutto relativo. Però, se interessa una statistica, questa è buona: l’Uruguay, che storicamente non porta al campo undici Gandhi, chiude il girone con un cartellino giallo, a riprova che il gruppo con Egitto e Arabia Saudita era per distacco il più semplice. Significa aver risparmiato un 10-20% di energia che dagli ottavi può tornare utile.
GLI EPISODI — La partita va raccontata per 36 minuti perché il resto, francamente, è passatempo. L’1-0 è di Suarez, che al 10’ calcia una punizione sul palo di Akinfeev: all’angolo, con la palla che rimbalza davanti alla porta. Bravo lui, molto meno il portiere russo a fare il classico passo in direzione opposta. Il 2-0 arriva 13 minuti dopo ed è un tiro di Laxalt deviato da Cheryshev. Poco dopo la mezz’ora, invece, il terzo episodio: Smolnikov, disastroso quando entra in scivolata su Laxalt, prende un secondo giallo sacrosanto. Cherchesov a quel punto fa la scelta conservativa: dopo aver tenuto in panchina Golovin (delusione degli juventini), sostituisce Cheryshev e dichiara chiusa la partita per manifesta inferiorità.
GLI ITALIANI  Considerato che il secondo tempo ha offerto solo un’occasione di Dzyuba, due tiri del “Cebolla” Rodriguez e il gol di Cavani – tiro in scivolata dopo colpo di testa di Godin respinto da Akinfeev -, due parole sugli italiani. Laxalt ha avuto il brivido del gol procurato e Caceres ha avuto poco da fare. Più interessante la partita di Torreira (Samp, per poco) e Bentancur (Juve): titolari a metà campo con Vecino (Inter), sono stati tra i migliori.
Fonte: Gazzetta dello Sport.it

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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