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Calcio

⚽ Mondiali 2018, Belgio show. Manita alla Tunisia e Ottavi di Finale in tasca

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MOSCA (Russia) – Con un attacco così, nulla è precluso al Belgio di Martinez. I Diavoli Rossi strapazzano la Tunisia (5-2) e vedono gli ottavi di finale del Mondiale, “aritmetici” da domani se il Panama non batte l’Inghilterra. Una doppietta di Eden Hazard e un’altra di Lukaku, capocannoniere con Ronaldo, decidono il match della Spartak Arena, prima del sigillo finale di Batshuayi. Inutile, per i tunisini, la rete del momentaneo 2-1 di Bronn e quella del definitivo 5-2 di Khazri in pieno recupero. Una vittoria, quella del Belgio, che può sembrare anche risicata vista la mole di occasioni da rete creata da Mertens e compagni.

HAZARD, POI LUKAKU – Il Belgio si trova in vantaggio già al 6′: Hazard, dopo una splendida triangolazione con Mertens, viene steso sulla linea dell’area di rigore da un intervento scellerato di Syam Ben Youssef. Dal dischetto è lo stesso fuoriclasse del Chelsea a trasformare il penalty per l’1-0 del Belgio, che poi raddoppia al 16: Mertens recupera palla a centrocampo e trova il corridoio giusto per Lukaku, che con un sinistro preciso batte ancora una volta Ben Mustapha.

ACCORCIA BRONN – Nonostante il doppio ceffone, la Tunisia non molla e accorcia due minuti dopo con Bronn (difensore del Gent), che di testa devia in rete una punizione tagliata di Khazri.

LUKAKU FORZA 4 – In difesa, però, le Aquile di Cartagine ballano tremendamente e devono ringraziare l’eccessivo altruismo di Mertens, al 19′, se il Belgio non trova subito la terza rete. La nazionale di Maaloul è anche sfortunata, perché perde sia Bronn (problema al ginocchio) che Syam Ben Youssef nel giro di 18 minuti e si ritrova con una linea difensiva rivoluzionata al 50 per cento. Ne approfitta ancora Lukaku, stavolta su assist di Meunier, che realizza il 3-1 in pieno recupero (48′) con un dolce tocco di destro sull’uscita bassa di Ben Mustapha. Quarta rete al Mondiale per l’attaccante del Manchester United, che raggiunge Cristiano Ronaldo in vetta alla classifica dei marcatori.

HAZARD LA CHIUDE – A inizio ripresa il Belgio dilaga e chiude di fatto il match: Hazard, servito da una pregevole verticalizzazione di De Bruyne, salta Ben Mustapha e deposita a porta vuota di sinistro per il 4-1. Martinez gongola e si permette di risparmiare Lukaku, sostituito da Fellaini al 59′. La sua squadra, però, non tira i remi in barca, anzi. Fioccano le occasioni, con la difesa tunisina in bambola. Carrasco sfiora l’incrocio con un tiro a giro, mentre Batshuayi, dentro al posto di Hazard, spreca almeno tre nitide occasioni da rete, di cui una da soli 2 metri (traversa). Al 90′, però, fa centro con una gran spaccata su lancio di Tielemans, entrato al posto di Mertens all’83’. Sul 5-1 c’è gloria anche per Khazri: il numero 10 tunisino segna il secondo gol al 93′ su assist di Nagguez dalla destra. Gioia effimera in una partita, per la Tunisia, da dimenticare. Per il Belgio, invece, si spalancano le porte degli ottavi.

Fonte: Corriere dello Sport.it

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio

Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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