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Ambiente

CAIVANO. Politica o Prefettura, si è sempre nella monnezza!

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CAIVANO – Sul territorio caivanese da anni ci si domanda se è meglio essere amministrati dalla politica o da un Commissario prefettizio, visto che l’ultimo Comune a nord di Napoli è dai tempi della lira che non vede la fine naturale di una sindacatura. Ebbene stando ai dati attuali si può affermare tranquillamente che Caivano giace in un limbo mortale, stretto nella morsa della criminalità organizzata alla quale non riesce a liberarsi.

Lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche non ha cambiato di una virgola la vita quotidiana dei caivanesi, né tantomeno sul territorio c’è stato qualche politico non menzionato nella relazione che ha avuto il coraggio di affrontare il problema o ergersi a capopopolo e prendere per mano i propri concittadini e portarli fuori dalla melma. Segno che a Caivano ancora una volta vince la camorra e lo Stato è ancora silente. Neanche gli attivisti del Movimento 5 stelle, paladini della giustizia, gli unici a nascondersi dietro quelli che avevano avuto il coraggio di portare alla Magistratura un faldone di documenti, hanno il coraggio di combattere la piovra, il mostro che attraverso i suoi tentacoli fa vivere il paese gialloverde nel degrado e nella monnezza.

E così la gente di cultura scappa o si nasconde in casa. Gli intellettuali sono costretti a vivere in zone dove come coinquilini hanno gente che a chiamarli topi di fogna gli fai un complimento. Addirittura ci sono persone che portano fuori casa i propri rifiuti, sistematicamente indifferenziati, a tutte le ore della giornata e quasi quasi godono vedere il camion passare e non raccogliere, così da avere un motivo in più per lamentarsi.

A tutto questo, aggiungiamo che la ditta della raccolta non raccoglie rifiuti da giorni, trasformando le strade a vere e proprie discariche a cielo aperto. Una volta il capro espiatorio era l’ex sindaco Monopoli, ora con chi bisogna prendersela per il fatto che a Caivano c’è una ditta che dei rifiuti in lotta perenne coi suoi dipendenti e che causa enormi disservizi? Se andiamo a spulciare i dati della raccolta differenziata vediamo che sotto il governo del Commissario De Vivo si è raggiunto il minimo storico. Allora l’uomo di governo, il dipendente statale, colui che fa le veci del Prefetto in quel di Caivano e che è stato scelto dal Ministero per ristabilire la legalità nell’ultimo paese a nord di Napoli, ci deve spiegare come mai a Caivano si fa firmare un contratto temporaneo con gli stessi parametri economici della gara d’appalto assegnata e mai completata e poi si redige un P.E.F. (Piano Economico Finanziario) che presenta un incremento di tre milioni di euro in più.

Come mai dopo aver letto la relazione dell’ex Ministro degli Interni Minniti sullo scioglimento, per quanto riguarda la ditta della raccolta rifiuti che in un certo punto recita: “Non può trascurarsi che la società è da tempo monitorata per legami del rappresentante legale e dei dipendenti con la criminalità organizzata. Essa non risulta ancora iscritta nella White List di quella Prefettura, in quanto oggetto di approfondimenti da parte del Gruppo ispettivo antimafia”, i caivanesi devono ancora pagare e vedere operare questa ditta sul proprio territorio?

Cosa c’è dietro? Cosa c’è da sapere? Questi e tanti altri sono gli interrogativi che attanagliano un popolo vessato dalle tasse, che abita in un territorio invivibile, dove la criminalità organizzata la fa da padrona e dove ancora una volta, dopo uno scioglimento avvenuto con tanto di relazione, le istituzioni sono totalmente assenti.

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Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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