CARDITO – Tutto resta fermo. A Cardito dopo le vicissitudini vissute nello scorso Consiglio comunale arricchito del contrasto tra barriani e fedelissimi del sindaco, tutto è rimasto com’era. Ci si è accomodati sull’arrivo dei cinque milioni che tardano ad essere accreditati nelle casse del Comune e nessuno dei consiglieri rimasti nell’Assise pubblica crea proposte e dibattiti.
Intanto la città è sommersa dai rifiuti e la gente attraverso i social, comincia a lamentare il fatto che nonostante si paga un’alta tassa sulla spazzatura, si è costretti a sopportare il disservizio che è presente da anni, ormai.
Da voci non ufficiali, l’amministrazione fa sapere che il problema è sotto controllo e che tra poco si dovrà espletare una nuova gara sulla raccolta rifiuti che dovrebbe evitare l’affidamento del servizio a ditte commissariate come la Go Service, che a corto di denaro, causano continui disservizi sul territorio.
E in questo momento di stallo chi gongola è l’ex consigliere all’opposizione Francesco Pisano che a mezzo Facebook dichiara: “Convocano un consiglio comunale solo per sostituire un consigliere dimissionario. Dimettetevi in massa e #liberate_Cardito ! Tra rifiuti e urbanistica state accumulando solo spazzatura. Per non parlare di tante altre questioni. Fino a quando sarete così forti da permettervi la faccia tosta di galleggiare ancora?”.
Il commento dell’ex consigliere azzurro si riferisce anche al fatto che come unico punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale c’è solo la surroga al consigliere dimissionario Marco Mazza. Segno questo che l’intera aula è a corto di idee, che i consiglieri di maggioranza non hanno nulla da proporre e che secondo quest’ultimi Cardito non ha bisogno d’altro. Ma a cosa è dovuto questo limbo che attanaglia la città di Cardito? Possibile che oltre i tre finanziamenti regionali non si sa guardare oltre? In attesa di risposte date dai fatti si spera che questo sia solo un momento di riflessione per transitare in una fase più efficiente della sindacatura di Giuseppe Cirillo.