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Ambiente

CARDITO. In attesa della nuova giunta la città langue e i consiglieri sono a corto di idee

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CARDITO – Tutto resta fermo. A Cardito dopo le vicissitudini vissute nello scorso Consiglio comunale arricchito del contrasto tra barriani e fedelissimi del sindaco, tutto è rimasto com’era. Ci si è accomodati sull’arrivo dei cinque milioni che tardano ad essere accreditati nelle casse del Comune e nessuno dei consiglieri rimasti nell’Assise pubblica crea proposte e dibattiti.

Intanto la città è sommersa dai rifiuti e la gente attraverso i social, comincia a lamentare il fatto che nonostante si paga un’alta tassa sulla spazzatura, si è costretti a sopportare il disservizio che è presente da anni, ormai.

Da voci non ufficiali, l’amministrazione fa sapere che il problema è sotto controllo e che tra poco si dovrà espletare una nuova gara sulla raccolta rifiuti che dovrebbe evitare l’affidamento del servizio a ditte commissariate come la Go Service, che a corto di denaro, causano continui disservizi sul territorio.

E in questo momento di stallo chi gongola è l’ex consigliere all’opposizione Francesco Pisano che a mezzo Facebook dichiara: “Convocano un consiglio comunale solo per sostituire un consigliere dimissionario. Dimettetevi in massa e #liberate_Cardito ! Tra rifiuti e urbanistica state accumulando solo spazzatura. Per non parlare di tante altre questioni. Fino a quando sarete così forti da permettervi la faccia tosta di galleggiare ancora?”.

Il commento dell’ex consigliere azzurro si riferisce anche al fatto che come unico punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale c’è solo la surroga al consigliere dimissionario Marco Mazza. Segno questo che l’intera aula è a corto di idee, che i consiglieri di maggioranza non hanno nulla da proporre e che secondo quest’ultimi Cardito non ha bisogno d’altro. Ma a cosa è dovuto questo limbo che attanaglia la città di Cardito? Possibile che oltre i tre finanziamenti regionali non si sa guardare oltre? In attesa di risposte date dai fatti si spera che questo sia solo un momento di riflessione per transitare in una fase più efficiente della sindacatura di Giuseppe Cirillo.

Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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