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⚽ Serie B, il Frosinone batte 2-0 il Palermo e ritorna in A

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FROSINONE – Vittoria del Frosinone nella finale play off sul Palermo: la squadra di Longo, dopo aver perso gara 1 in Sicilia con il punteggio di 2-1, si impone in casa grazie alle reti di Maiello (eurogol a inizio ripresa) e di Ciano (raddoppio nel recupero) che mandano in visibilio il “Benito Stirpe” spendendo il Frosinone direttamente in Serie A, assieme a Empoli e Parma. Per il Palermo di Stellone, grande amarezza: i rosanero restano in cadetteria almeno un’altra stagione.

IL PRIMO TEMPO – Nella prima frazione di gioco, il Frosinone va alla ricerca del gol, ma non trova lo spunto giusto. All’8′ Stellone deve correre ai ripari con la prima sostituzione del match, quando Dawidowicz, a seguito di un contrasto di gioco con Soddimo (per il quale il giocatore del Frosinone aveva chiesto un rigore, ma era stato ammonito per simulazione), si infortuna ed è costretto ad abbandonare il campo: al suo posto entra Szyminski. Il Palermo ci prova con un calcio di punizione con Coronado, e immediatamente va vicino alla marcatura con il destro potente di Murawski da fuori: Vigorito respinge. Il Frosinone si fa vedere al 16′: punizione di Ciano, Matteo Ciofani ci prova di testa ma non trova la porta. Al 27′ conclusione da fuori di Mirko Gori; respinta, poi Maiello prova al volo, centrale, Pomini blocca. Dall’altra parte, Vigorito non ha eccessivi problemi nel controllare le conclusioni di  Coronato (30′) e Jajalo (31′). Per il Frosinone si fa sotto Ciano: al 33′ sinistro che sfiora il palo. Nel finale di primo tempo, ci prova Dionisi su assist di Soddimo: Pomini para facilmente la conclusione debole. Poi proteste del Frosinone per un contatto in area rosanero Soddimo-Jajalo, ma l’arbitro lascia correre.

LA RIPRESA, VANTAGGIO MAIELLO – Ad inizio secondo tempo, il Frosinone ci prova immediatamente con una punizione di Ciano sulla quale Terranova fa sponda; colpisce male Matteo Ciofani, l’azione sfuma. Il vantaggio del Frosinone arriva al 7′: palla per Maiello che estrae dal cilindro la magia, con una conclusione a girare che va ad insaccarsi all’incrocio dei pali alla sinistra di Pomini. Lo stadio si infiamma. Ma la reazione del Palermo è immediata: contatto Brighenti-Coronado con l’arbitro La Penna che dapprima assegna la punizione dal limite, poi il penalty per i rosanero: infine l’ultima decisione è nuovamente il calcio di punizione. Poco dopo. rosso diretto a Dawidowicz in panchina, per proteste. Stellone si gioca il tutto per tutto: fuori Murawski, dentro Trajkovski e rosanero che, per scalare la montagna Frosinone, passano alla trazione anteriore. Scattano quindi gli ultimi assalti del Palermo, che però per il momento non va oltre una conclusione sparata alle stelle da Coronado.

IL FINALE, LA CHIUDE CIANO – Il cronometro però corre, e va tutto a vantaggio dei giallazzurri (che sarebbero già in A per il miglior piazzamento al termine della regular season), che però perdono l’autore del gol Maiello per problemi muscolari. Cinque, i minuti di recupero (che saranno allungati per i tanti i palloni lanciati in campo dal pubblico di casa per rallentare i ritmi): un’eternità per il Frosinone, un soffio per il Palermo. Ma il game-over lo sancisce Ciano che, servito da Kone al termine di un contropiede, fulmina Pomini: 2-0 e sipario.

Fonte: Corriere dello Sport.it

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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