Resta sintonizzato

Calcio

⚽ Iniesta, addio al Barcellona con l’ultima vittoria

Pubblicato

il

BARCELLONA (SPAGNA) – Titoli di coda per la Liga, che si chiude al Camp Nou con la vittoria sulla Real Sociedad di unBarça che già da qualche settimana ha certificato il suo 25º scudetto e con il saluto dei tifosi catalani alla bandiera Andres Iniesta, all’ultima presenza con la camiseta della vita. Dopo 674 esibizioni con la casacca blaugrana, si chiude così un’epoca. Sarà Giappone o Cina per Don Andres, ma prima ci sarà Russia 2018 per il calciatore che con il suo gol nei supplementari della finalissima di Sudafrica 2010 ha regalato l’unico Mondiale alla Spagna.

ADIOS INIESTA – Colpo d’occhio da urlo al Camp Nou, che omaggia l’ultima esibizione di Andres Iniesta con la casacca blaugrana con un suggestivo mosaico che ricompone la definizione “Infinito”. Azzeccatissima per un fuoriclasse dal repertorio inesauribile che ha passato 22 anni nel club, 16 dei quali in prima squadra, contribuendo da protagonista alla conquista di 32 titoli, tra i quali 9 scudetti e 4 Champions League. Poi, in curva, appare anche uno striscione con uno schietto “Grazie di tutto”. È davvero la fine di un’epoca.

PASSAGGIO DI CONSEGNE – Poi, è partita, con Valverde che, come previsto, trattiene in panchina l’affaticato Leo Messi, atteso dal grande appuntamento di Russia 2018. Si gioca a viso aperto, con occasioni su entrambe i fronti. Attorno al 10’ ci prova anche Iniesta, che con un tiro da fuori scuote l’esterno della rete. Sospira il Camp Nou, che aveva avuto l’illusione del gol. La rete dei catalani arriva poco prima del quarto d’ora della ripresa, con l’erede designato di Don Andres, Coutinho, che s’inventa una conclusione a giro dopo un doppio dribbling funambolico. 8º gol in mezza stagione di Liga per il brasiliano, che prima di arrivare a Barcellona ne aveva segnati altri 7 con il Liverpool in Premier League. Poi è il momento delle ovazioni, prima per Messi, che sostituisce proprio Coutinho, e dopo per un emozionatissimo Iniesta, che saluta tutti, sostituito da Paco Alcacer. Negli ultimi scampoli, qualche minuto in campo anche per il capitano della Real SociedadXabi Prieto, che chiude la carriera dopo 15 anni, anche per lui tutti con la medesima maglia.

IL NIÑO SALUTA L’ATLETICO – Emotivo adios, nel pomeriggio, anche per Fernando Torres, che si congeda dagli aficionados colchoneros con una doppietta all’Eibar. 108ª e 109ª rete in campionato con l’Atletico del Niño (129 quelle totali), che non bastano, comunque, ai madrileni per avere la meglio sugli orgogliosi baschi, che strappano, così, un prestigioso 2-2 al Wanda Metropolitano. Atleti che chiude alle spalle dei freschi campioni del Barça, davanti ai cugini del Real e al Valencia. Il quartetto rappresenterà la Spagna nella prossima edizione della Champions League. Si qualificano per l’Europa League, invece, VillarrealBetis e Siviglia. Retrocedono, infine, in Segunda Division Deportivo La CoruñaLas Palmas e Malaga.

Fonte: Corriere dello Sport.it

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Calcio

Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

Pubblicato

il

Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

Continua a leggere

Calcio

Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

Pubblicato

il

Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

Continua a leggere

Calcio

Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

Pubblicato

il

Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy