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[EDITORIALE] AFRAGOLA. Elezioni, se abbassiamo i toni possiamo anche parlare di contenuti

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AFRAGOLA – Nata sotto l’effige del bradipo questa campagna elettorale, anche chi si è proclamato candidato sindaco da diversi mesi, ha preferito aspettare le prime mosse della concorrenza, ha aspettato prima l’apertura dell’altro per capire dove e su cosa andare a parare. Forse perché, viste le coalizioni e la nomenclatura che le forma, ha preferito puntare la propria campagna elettorale sullo screditamento dell’avversario piuttosto che sulla promozione delle proprie visioni.

Giovedì scorso (17 Maggio ndr) si è inaugurato il comitato elettorale del candidato sindaco del centro destra e civiche Claudio Grillo, l’evento si è svolto nella splendida cornice di quello che adesso si chiama “Casa Afragola” ma che prima era la stazione della Guardia di Finanza. Alla manifestazione oltre i candidati e i presentatori delle liste era presente quasi tutta la Afragola bene: professionisti, magistrati e professori, per citarne qualcuno il Prof. Tremante e il Prof. Dulvi Corcione, tutti accorsi ad ascoltare l’uomo della società civile, colui che oggi impersonifica il sogno del cambiamento per i cittadini afragolesi. Apre le danze, colui che è uno dei promotori di questa coalizione l’attuale Presidente del Consiglio Antonio Pannone, passa la parola all’On. Pina Castiello e chiude il convegno il candidato a sindaco Claudio Grillo che con i suoi interventi brevi ma efficaci riesce sempre a carpire l’attenzione sui contenuti e sulle modalità che egli stesso ha intenzione di adottare per il bene della città ed arringare la folla al punto giusto.

Ieri sera, invece, (20 Maggio ndr) ad aprire la propria campagna elettorale è stato il sindaco uscente Mimmo Tuccillo, il quale ha preferito allestire un palco in Piazza Gianturco e parlare ai presenti accorsi in strada. Più che una campagna elettorale, quella che si appresta ad essere quella del primo cittadino, stando alla sua prima uscita, sarà sicuramente una campagna del rancore. Oltre la continuità di quello che ha fatto o non ha fatto in questi cinque anni, di Tuccillo non è uscito nulla di diverso da quel palco. Le cose che ha detto all’indirizzo della parte avversa – visto che il buon 90% del proprio discorso era una vera e propria “campagna pubblicitaria” alla coalizione di centro destra e a Claudio Grillo – sono cose che la gente di Afragola conosce bene.

Il fatto che nella coalizione di Grillo ci siano quattro liste che provengono da persone vicine all’ex senatore Enzo Nespoli, non vuol dire che sia Nespoli il candidato ombra dietro Grillo, come vuole farci credere e come ha detto Tuccillo dal palco. L’epoca dei potenti vassalli in politica è finita e il M5S ne è la testimonianza. Pensare che Nespoli, dopo le condanne, dopo il suo percorso politico detenga ancora il potere è da stupidi più che da sprovveduti. Pensare che 80 candidati più il candidato sindaco si facciano manovrare come burattini da uno che se, anche volendo, non potrebbe mai accontentare tutti con le prebende, è da incompetenti. Chi conosce Claudio Grillo e purtroppo per Tuccillo ad Afragola lo conoscono tutti, sa bene che non è un uomo che si lascia manovrare o “ricattare” da un politico, anche se quel politico ha fatto la storia. Grillo è un imprenditore di successo che nel suo ambito ricopre già ruoli di responsabilità importanti e non è certo l’incarico da sindaco che lo spaventa o che gli debbano dire come si faccia. Per questo invito il primo cittadino a metterci i contenuti la prossima volta, la gente vuole sapere se Tuccillo sa andare oltre Tuccillo, se è quello che ha dato in questi cinque anni è il massimo che può dare o nasconde altre risorse e se le nasconde, perché le ha nascoste. Queste sono le risposte che la gente vuole dal centro sinistra.

Chi sono i candidati del centrodestra-civiche si conoscono, gli afragolesi li conoscono, non c’è bisogno che li “presenta” Tuccillo. Poi non si riesce a capire perché se l’opposizione dice che un candidato porta i voti della camorra, quel preciso candidato decide di correre tra le file dell’opposizione, dopo il primo cittadino sente l’obbligo di ricordare a tutti che l’opposizione ha accusato quel candidato di portare i voti dalla camorra, sfuggendo furbescamente ad eventuali querele e contestualmente ribadire il concetto e trasformarlo a proprio uso e consumo. Non sembra una triste caduta di stile da parte del sindaco? Cosa gli sta succedendo? Chi gli sta consigliando questa linea comunicativa?

La dialettica politica non deve mai scendere così in basso e chi deve evitarlo è proprio colui che rappresenta le istituzioni. Il sindaco uscente di solito è quello che definisce la linea da usare in campagna elettorale, ma se ha deciso di abbassare il livello e alzare i toni, un motivo ci deve essere. Stando a quanto appare, il primo cittadino è nervoso, forse teme la debacle, Afragola è tutta per Grillo, lo si sente nell’aria e forse lo avverte anche lui, allora costringe gli avversari ad una caduta di stile, li stuzzica, gli va a toccare il nervo scoperto per farli cadere nella trappola della rissa verbale per poter dire poi che non sono così tanto diversi. E invece, almeno per quanto fatto finora, il candidato sindaco Grillo non sta tradendo la sua stirpe di grandi uomini che hanno fatto la storia di Afragola, non accoglie le provocazioni e tira via dritto per la sua strada con la verve che lo contraddistingue.

Intanto la città aspetta. Aspetta che chi si anima per salire sugli scranni del Comune informi i propri cittadini quali sono i loro programmi, la loro visione e quali soluzioni hanno per i problemi che l’attanagliano e spera che prima o poi questi temi escano fuori, anche perché di tempo ne rimane poco e non vorremmo che i cittadini afragolesi, ancora una volta si ritrovano a votare il meno peggio.

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AFRAGOLA. Raccolta Rifiuti come a Giugliano? Parenti e amici di politici assunti dalle vecchie ditte del servizio igiene urbana

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AFRAGOLA – Da poco più di un mese nel comune normanno si è insediata la nuova ditta del servizio di igiene urbana, affidataria di un appalto di svariati decamilioni per la durata di nove anni. Un appalto mostruoso mai visto prima in tutto l’hinterland napoletano. A vincerlo è stata una ditta che ha sede legale a Imperia ma il cui Amministratore è di origini afragolesi.

Premesso che per una querela sporta ai danni dell’ex Senatore Vincenzo Nespoli in merito proprio alle modalità che lo stesso voleva imporre alla funzionaria denunciante su come istruire l’indizione di gara sulla raccolta rifiuti, oggi è in corso un processo che vede coinvolti il dominus afragolese e l’attuale dirigente alle Finanze Marco Chiauzzi, oggi la nostra attenzione si focalizza su altre anomalie che riguardano lo stesso settore.

Prima che le chiavi del cantiere passassero nelle mani della Ecology srl il servizio era affidato alla Buttol mediante una gara indetta nell’ottobre del 2020 ma affidata nel dicembre 2021, quattordici mesi dopo e nel frattempo era sempre la Buttol ad espletare tale servizio, come? Non si sa. Ma andiamo oltre. La gara prevedeva l’affidamento per la durata di mesi 6+2 per un importo complessivo pari a € 4.009.967,62 iva esclusa di cui € 41.102,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

L’anomalia della nostra cronistoria sta nel fatto che la ditta Buttol, dopo la scadenza di 8 mesi previsti da questo affidamento abbia goduto di altre proroghe per altri 30 mesi per un valore pari a cinque volte a quello dell’affidamento previsto dal bando di gara.

Insomma. Per un appalto di circa 4 milioni di euro si è arrivati a far incassare alla ditta Buttol srl prima e Velia Ambiente srl poi una somma di 20 milioni di euro.

Ma le stranezze e le anomalie non finiscono qui. Fin dall’affidamento della prima gara ad oggi per quanto riguarda i 38 mesi presi in esame dal nostro articolo, non è stato mai firmato alcun contratto che potesse far valere un accordo tra le parti né dalla ditta Buttol srl e ne dalla ditta Velia Ambiente srl subentrata alla prima nello stesso appalto. Quindi le anomalie aumentano se si considera la possibilità di poter far subentrare una ditta in un appalto mai sottoscritto tra le parti.

Sarebbe tutto quasi normale se ci fermassimo qui. Invece no. L’Amministrazione Pannone su quest’affidamento si è superata. Oltre alle proroghe, sicuramente illegittime, che superano di gran lunga il valore dell’appalto iniziale e la mancanza delle firme sui contratti, quindi l’assenza di una legittimità da parte dell’azienda ad espletare il servizio, c’è da aggiungere, inoltre, che a tali ditte, prive di ogni legittimità – è bene ricordarlo sempre – sono stati affidati anche una serie di servizi aggiuntivi per diverse centinaia di migliaia di euro e la totale assenza di penali e ricorsi. Come se queste due ditte avessero sempre esplicato in maniera eccellente il proprio servizio di raccolta rifiuti.

Ma l’Amministrazione Pannone non si accontenta di farci chiudere le riflessioni sul vecchio appalto dei rifiuti in questo modo. Abbiamo ancora dell’altro. Poi non venissero a lamentarsi i cittadini sui costi esorbitanti della TARI. Da una parte devono uscire tutti questi soldi che beneficiano chissà chi. Ma andiamo avanti.

Durante questi 38 mesi queste due ditte hanno anche assunto del personale e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che le due ditte abbiano anche ricevuto alcune pressioni da addetti ai lavori per far assumere parenti e amici e da quello che trapela, sembrerebbe che dietro ai camion della raccolta rifiuti ci siano finiti parenti o affini di consiglieri e/o di candidati nelle liste del Sindaco Pannone. Il dubbio che ci sovviene ora è: In che modo sono state assunte queste persone, tempo determinato o indeterminato? Hanno anche diritto al passaggio di cantiere e quindi sono finiti per essere dipendenti della nuova ditta? Lo scopriremo in questi giorni e vi daremo aggiornamenti.

Praticamente la vicenda somiglia tanto a quella di Giugliano che ha visto indagati il Sindaco Nicola Pirozzi e il vicesindaco Antonio Poziello. Solo che qui ad Afragola non si hanno traccia di mazzette e orologi di lusso e si spera tanto per l’Amministrazione ma soprattutto per il Sindaco Pannone, persona onesta, perbene e ottimo professionista, che il disegno portato avanti dai settori non sia lo stesso.

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AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

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AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

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AFRAGOLA. Il Parco residenziale che doveva sostituire il Cinema Splendido non sarà più costruito. Annullato in autotutela il PDC.

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AFRAGOLA – Sono passati cinque mesi da quando l’Ufficio Tecnico del Comune di Afragola rilascia il Permesso di Costruire legato ad una Convenzione Urbanistica che vedeva la monetizzazione degli standard urbanistici nel lotto di terreno dove una volta sorgeva il Cinema Splendido.

Rilasciato il Permesso, iniziano i lavori di abbattimento di quello che fino a poco tempo fa rappresentava un luogo di aggregazione e di cultura. La ditta firmataria della Convenzione e richiedente del PDC nonché esecutrice dei lavori di abbattimento e ricostruzione è la Ditta Gralise Costruzioni srl di Afragola.

All’indomani di questo provvedimento amministrativo si è messa in moto una macchina investigativa che ha perfino interessato gli alti piani della Procura della Repubblica di Napoli, infatti tante sono state le visite delle Forze dell’Ordine delegate che in questi cinque mesi hanno raccolto documenti ed escusso quasi tutti i funzionari comunali coinvolti nell’iter burocratico inerente la Convenzione di cui sopra, fino ad arrivare alle ore 14:42 di oggi pomeriggio quando al protocollo compare la determinazione della sospensione dei lavori e di avvio del procedimento di annullamento in autotutela del Permesso di Costruire sopra citato.

Ma cosa è successo di così tanto grave al punto da scomodare la Procura della Repubblica? A un certo punto si è messa in moto una imponente azione info investigativa e in pochi giorni sono stati escussi dalla caserma dei carabinieri di Afragola funzionari e dirigenti comunali, l’ingegnere dell’urbanistica Valerio Esposito, Maria Pedalino e quattro responsabili dell’ufficio Gare e Appalti.

L’oggetto delle investigazioni era quello di verificare se prima del rilascio della Convenzione e della relativa produzione edilizia si è provveduto a fare le verifiche preliminari e quello che è emerso è che le verifiche preliminari sono state fatte in maniera tardiva e soprattutto sono state effettuate sulla base di autocertificazioni ma la cosa più eclatante emersa è che il richiedente del Permesso era detentore di un debito tributario di circa € 130mila nei confronti del Comune di Afragola e per i regolamenti dei tributi e regolamento di contabilità con tale difformità non avrebbe mai potuto firmare quella convenzione.

Allora le domande che ci poniamo sono: Se non si fosse mossa la Procura, per giunta una Sezione non di competenza territoriale dato che Afragola è sotto la giurisdizione di Napoli Nord, quindi non è escluso un interessamento diretto del Procuratore Capo di Napoli e della DDA, il Comune di Afragola nello specifico l’Amministrazione Pannone avrebbe mai sospeso questi lavori? Perchè i controlli non sono stati fatti prima di far firmare la Convenzione e prima dell’abbattimento del Cinema Splendido? Saremmo mai stati messi in grado di sapere tali difformità nell’iter burocratico al netto delle indagini?

A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, per le stranezze attuate dall’Ufficio Tecnico circa l’andamento burocratico di certi provvedimenti, anche la concessione edilizia di via Ciaramella sarà annullata in autotutela perché, allo stesso modo, dopo aver abbattuto l’immobile pre esistente, dagli uffici competenti si sono accorti che in quella porzione di area nel sottosuolo dovrà sorgere la stazione della Metropolitana. Insomma una sprovvedutezza tale da mettere l’Ufficio Tecnico ancor di più sotto la lente di ingrandimento.

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