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Ambiente

MOSTRA D’OLTREMARE: GAUDEAMUS IGITUR O FLEMUS IGITUR?

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NAPOLI – NON TOCCATECI LA MOSTRA! E’ di questi giorni la decisione, passata quasi in sordina, di sacrificare gli spazi della storica Mostra d’Oltremare per accogliere i circa 2500 alloggi prefabbricati costituenti il “Villaggio degli atleti” destinati ad ospitare questi ultimi e gli addetti delle future Universiadi che si terranno nella nostra Città nel Luglio del 2019. Ed è così che illustri personalità del mondo Universitario, tra i quali il Prof. Raffaele Cercola, docente di marketing territoriale all’Università L. Vanvitelli, già presidente dell’Ente Mostra fino al 2010, ed il Prof. Edoardo Cosenza, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, decine di tecnici ed autorevoli esperti, insieme alla parte del mondo politico (tra cui alcuni portavoce del Movimento 5 Stelle) maggiormente sensibile alla tutela del nostro territorio e dei supremi valori rappresentati da questa struttura, sono uniti in una drammatica corsa contro il tempo per evitare il vero e proprio scempio inevitabilmente conseguente ad una scelta così scellerata. 270 i milioni stanziati dalla Regione e dallo Stato, che serviranno a “violentare” un’istituzione già provata dai pasticci delle precedenti amministrazioni, a partire dai tempi del post-terremoto del 1980, con centinaia di container sparsi per l’emergenza all’interno della Mostra e conseguente distruzione delle serre botaniche di Carlo Cocchia e del suggestivo viale delle Palme. La prossima settimana si preannuncia fitta di iniziative congiunte, volte a scongiurare gli effetti di una decisione che denota, ancora una volta, approssimazione e disinteresse per i valori, l’identità ed i beni storici della nostra Città. Regione e Comune sempre più accomunati dall’inettitudine. Da GAUDEAMUS IGITUR a FLEMUS IGITUR? Effettivamente, c’è ben poco di goliardico….

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Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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