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Casavatore

CASAVATORE, due cugini rapinano due volte un autotrasportatore: arrestati

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CASAVATORE – Dopo indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord i Carabinieri della Stazione di Casavatore hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP a carico dei cugini Diego e Vincenzo Palma, 29 e 35 anni, già noti alle forze dell’ordine, ritenuti responsabili di rapina aggravata in concorso e detenzione e porto di armi o oggetti atti ad offendere.

La misura cautelare è stata consegnata ai 2 cugini al carcere di Poggioreale, dove erano stati recentemente rinchiusi per analoghi reati.

L’ulteriore provvedimento riguarda 2 rapine commesse a Casavatore il 15 e il 21 marzo scorsi sulle quali i Carabinieri della locale Stazione avevano avviato indagini dopo la denuncia presentata dall’autotrasportatore di una importante ditta di generi alimentari.
La vittima si era presentata in Caserma dopo le rapine riferendo una dinamica assai simile, che fin da subito aveva orientato gli inquirenti verso la ricerca degli stessi autori.

In entrambi i casi l’autotrasportatore raccontava di un giovane malvivente che, durante la giornaliera attività di consegna delle merci, si era introdotto nel furgone e con la minaccia di un grosso coltello si era fatto consegnare l’incasso giornaliero per poi, in entrambe le circostanze, darsi alla fuga su un’autovettura dello stesso modello guidata da un complice.
La refurtiva, in entrambe le circostanze, era quantificabile in poche centinaia di euro.

L’attività investigativa si è basata sull’acquisizione di numerosi filmati di videosorveglianza che hanno consentito ai militari di individuare la vettura usata dai rapinatori e risalire progressivamente alla targa, infine individuare il materiale utilizzatore del veicolo. Sono stati poi effettuati mirati servizi di osservazione e pedinamento, che hanno fornito ulteriori elementi a conferma del quadro accusatorio.

Gli elementi raccolti hanno consentito di accertare che l’auto veniva condotta dal più grande dei due cugini, mentre l’altro si occupava dell’irruzione sul veicolo commerciale.
Gli arrestati sono rimasti al carcere di Poggioreale.

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Aversa

Stragi sul lavoro, operaio 49enne di Casavatore trovato morto con vistoso trauma cranico

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Un operaio, di 49 anni, è morto in un incidente sul lavoro nella zona industriale di Carinaro, al confine con Aversa, nel Casertano.

E’ accaduto nell’area di una ditta attiva nel settore della distribuzione di prodotti farmaceutici. Il suo corpo presentava un vistoso trauma cranico, forse conseguenza dell’impatto della testa con l’asfalto, dopo un volo di diversi metri.
Dubbi però sulla dinamica, in mancanza di testimoni diretti.

Giunti i soccorsi, gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso.

Sul luogo dell’incidente sono sopraggiunti poi carabinieri e ispettori del lavoro. La salma si trova adesso presso l’istituto di mecidina legale di Giugliano, in attesa dell’eventuale autopsia.

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Casavatore

Casavatore: assaltata la caffetteria Glamour

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L’area nord di Napoli è in piena emergenza criminalità. I furti, tra attività commerciali e abitazioni, ormai, sono diventati innumerevoli.
Pochi giorni fa, è stato il turno di Casavatore in via Emilio Segrè, luogo in cui dei malviventi hanno letteralmente assaltato la caffetteria Glamour. Grazie all’ausilio delle telecamere, si è potuta notare la calma serafica che ha contraddistinto di due ladri in azione. Dapprima hanno sforzato con una spranga la saracinesca, hanno fatto ingresso all’interno, e poi sono andati spediti verso il registratore di cassa da cui hanno prelevato il consistente bottino.
Danni da migliaia di euro per il titolare tra contanti portati via e il devasto fatto all’ingresso.

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Casavatore

CASAVATORE – Consiglio monco, salta la seduta

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Un ordine del giorno decisamente nutrito, che avrebbe lasciato presagire una lunga maratona di interventi e discussioni: prevista infatti questa sera l’apposizione del vincolo di PRG preordinato all’esproprio dei terreni interessati al collegamento tra la stazione di Afragola e la rete metropolitana di Napoli, l’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2022, una formale modifica allo Statuto Festa relativa ai soli termini di presentazione delle istanze e le dimissioni del Presidente della Commissione trasparenza, il Consigliere Giovanni Del Prete.

Proprio da quest’ultimo punto l’opposizione è partita intervenendo a gamba tesa in apertura: con l’annuncio delle sue dimissioni, il Presidente ha sollevato alcune eccezioni meritevoli di opportuna riflessione, in particolare la gestione singolare delle tariffe da parte di alcuni operatori all’interno del Consorzio Cimiteriale e la curiosa permanenza dell’attuale direttore ad interim il cui incarico sembra essersi trasformato in perpetuum.

E’ stato in particolare sottolineato il duplice ruolo di controllore e controllato del Funzionario attualmente delegato. In merito alla vicenda della rimozione dei rifiuti combusti in prossimità di Via Saragat su terreni di proprietà di privati l’ormai ex Presidente manifesta seri dubbi sulla trasparenza dell’operazione, lamentando il notevole costo dell’operazione per le casse comunali dovuto ai continui ritardi nella pasticciata gestione dell’operazione che, ricorderete, comportò oltre un anno fa l’emissione di apposita ordinanza poi ritirata tra l’imbarazzo generale.

A nulla è valso il timido tentativo della Presidenza del Consiglio di mettere a tacere lo scomodo oratore, ormai un fiume in piena. Presenti in aula anche i Consiglieri “congelati” che abbandonano il civico consesso manifestando, con l’intervento di Francesco Napolitano, sincero apprezzamento per le dichiarazioni del Consigliere Del Prete. Assente uno dei quattro membri del locale PD. E proprio a causa di tale preziosa assenza è saltato il numero legale, generando evidente scompiglio in una maggioranza ormai traballante, rendendo così necessaria una nuova convocazione a stretto giro.

Ancora una volta si percepisce il clima di nervosismo nei banchi del Governo, per le inevitabili conseguenze che deriveranno da questa sorta di ammutinamento politico interno anche se, ne siamo sicuri, il tutto sarà puntualmente minimizzato dagli interessati, così come ci hanno tristemente abituati, derubricando l’accaduto a semplice verifica degli equilibri interni. Non si escludono, tuttavia, ulteriori ostracismi.

Intanto il Paese tra scuole a metà, strutture sportive in attesa di un destino migliore, strade sporche e nuove ondate di cemento in arrivo con la resurrezione del “piano casa”, resta a guardare da una finestra che appare giorno dopo giorno sempre meno trasparente. Curioso che solo poche ore dopo un evento a favore della legalità, con l’intitolazione di uno spazio verde ad una giovane vittima della mafia, per la verità poco partecipato, sia mancato stasera proprio il numero legale.

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