Ho provato a riassumere la complessa Battaglia di Waterloo; è stato difficile, ma eccone il risultato.
La Battaglia di Waterloo fu l’ultima battaglia combattuta da Napoleone. Essa rappresenta la fine di un’epoca, quella napoleonica. La battaglia ebbe luogo nel villaggio di Mont-Saint-Jean (vicino Waterloo, allora Regno Unito dei Paesi Bassi, oggi Belgio) il 18 giugno 1815 tra le truppe francesi e l’esercito della Settima coalizione ( britannici del Duca di Wellington, prussiani del feldmaresciallo Blucher).
La causa della battaglia fu il ritorno di Napoleone il 20 maggio 1815 dall’Isola d’Elba, dove era stato esiliato nel maggio 1814. Il Piccolo Caporale fu dichiarato “fuorilegge” e il 25 marzo fu stipulata la Settima coalizione (Regno Unito, Impero Russo, Impero Austriaco, Prussia), che si impegnò militarmente a deporre Napoleone una volta per tutte. Si susseguirono vari scontri chiamati “La Campagna di Waterloo”, che terminarono con la battaglia sopracitata.
Gli effettivi ammontavano a circa 74000 soldati e 266 cannoni per i Francesi e 67700 soldati e 184 cannoni per gli anglo-tedesco-olandesi; si aggiunsero poi 48000 prussiani.
La battaglia sarebbe dovuta iniziare alle 9:00 del mattino, ma a causa di un temporale notturno, il campo di battaglia era estremamente bagnato, così si posticiparono gli scontri alle 11:30.
L’esercito di Napoleone, l’Armata del Nord, fu così schierato: Ney sull’ala sinistra, Grouchy alla destra e Napoleone, al comando dei Corpi d’Armata della riserva e della Guardia Imperiale, al centro. Le truppe francesi avrebbero dovuto dividere l’esercito inglese e quello prussiano, per batterli separatamente. Purtroppo i generali di Napoleone non erano più quelli di una volta.
L’attacco iniziò tardi, all’una del pomeriggio. Le truppe di Napoleone stavano schierate su file da soli 200 uomini l’una, i battaglioni non si fiancheggiavano, ma stavano disposti l’uno dietro all’altro, era perciò basso il rateo di fuoco. Le truppe alleate, invece, stavano disposte su sole due file, tutti potevano sparare contemporaneamente.
Napoleone iniziò i combattimenti ordinando l’attacco al castello di Hougoumont che doveva essere occupato dai francesi, i quali non sapevano se la zona fosse difesa, lo era. Lo scontro fu molto violento. Il castello fu luogo di lotte per tutta la giornata; non fu mai preso dalle truppe napoleoniche. Nel frattempo sul fronte principale, dove stava schierato Napoleone stesso, il 1^ Corpo d’Armata di d’Erlon stava per iniziare l’attacco, quando truppe prussiane sbucarono improvvisamente dal bosco, non erano state avvistate prima. La prima parte del conflitto fu per Napoleone un disastro: le sue truppe erano inesperte o troppo vecchie; i cannoni erano inefficaci, poiché le truppe inglesi stavano riparate dietro un crinale. La disposizione su due (o tre) file dei soldati inglesi fu per loro un ulteriore vantaggio. Come se non bastasse la cavalleria britannica caricò verso l’ormai frastornata colonna centrale. I cannoni inglesi sparavano a mitraglia.
Nel pomeriggio avvenne un’altra disfatta per i francesi. Il maresciallo Ney, credendo che gli inglesi stessero battendo in ritirata (in realtà stavano portando via dal campo i feriti), assaltò la collina, dietro la quale stavano i soldati inglesi. I suoi 5000 cavalieri furono trucidati. Credendo che fosse realmente giunto il momento della carica, tutte le truppe di cavalleria si lanciarono verso gli inglesi. Wellington schierò le sue truppe in quadrati; le file esterne usavano le baionette per respingere i cavalli, quelle interne stavano in piedi e sparavano.
La cavalleria inglese entrò in azione e costrinse gli esausti cavalieri francesi a scendere dalla collina. Napoleone provò a richiamare Grouchy, che si era lanciato all’inutile inseguimento del prussiani. Il Piccolo Caporale poteva ancora contare sulla Vecchia Guardia, un infallibile corpo di veterani. Si lanciò all’assalto con questi uomini. Gli inglesi riuscirono a contrastare anche la Guardia.
Wellington dalla gioia lanciò in aria il suo cappello, questo segnale spinse 40000 inglesi a lanciarsi verso l’Armée francese, la quale fu definitivamente sconfitta. Napoleone riuscì a scappare sotto la protezione del I Reggimento dei granatieri.
Secondo alcuni studiosi la Battaglia di Waterloo fu tra le più importanti per la formazione dell’Europa moderna.