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[STORICANDO]Uno schiavo diventato re

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A Roma poteva accadere di tutto, anche che un uomo senza diritti, uno schiavo, diventasse il monarca della città. È la leggenda di Servio Tullio, sesto re di Roma per convenzione e, quindi, secondo re etrusco della città.
Secondo la leggenda, Servio Tullio, di umili origini, nacque da una prigioniera di guerra, Ocrizia, che serviva Tarquinio Prisco, quinto re di Roma. Il ragazzo piacque alla moglie del re, Tanaquil, che gli diede in sposa sua figlia, nonostante fosse uno schiavo. Alla morte di Tarquinio sua moglie mentì al popolo, affermando che il re non era deceduto, ma era stato ferito e che Servio Tullio avrebbe momentaneamente preso il controllo del regno. Il popolo non fu felice della scelta della regina, la quale, per calmare gli animi, consigliò a Servio Tullio di dichiarare che non appena il piccolo figlio di Tarquinio Prisco avesse raggiunto la maggior età, gli avrebbe lasciato il trono. Ciò non accadde. Per questo motivo colui che sarebbe dovuto diventare il reggente, Tarquinio il Superbo, sfidò apertamente Servio Tullio, rivendicandone il trono. L’attuale re fu spinto giù dalle scale del Senato dal suo futuro successore e fu finito da sua figlia Tullia Minore.
Secondo un’altra versione della leggenda, Servio Tullio, chiamato Mastarna, sarebbe stato un condottiero etrusco che avrebbe ucciso Tarquinio Prisco, conquistandone il trono. Egli sarebbe stato favorito dalla dea Fortuna, alla quale fece erigere un tempio.
Purtroppo nessuno è ancora in grado di sapere con certezza quale delle versioni sia la corretta o, se ce ne siano altre di cui non siamo nemmeno a conoscenza.
Che sia vera o no, questa storia può insegnarci che chiunque può elevarsi, basta avere un po’ di fortuna.

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