CARDITO – Chi si aspettava un Consiglio comunale ai limiti della guerriglia è rimasto deluso. Quello di oggi doveva essere l’Assise pubblica che vedeva approvata la surroga dei nuovi tre consiglieri di “Cambiamo Verso” succeduti ai tre dimissionari, l’approvazione del PEF (Piano Economico Finanziario) e delle tariffe TARI e così è stato. Da giorni voci di marciapiede si inseguivano dando per spacciato anche l’ultimo baluardo del gruppo barriano, invece non è stato così, il Presidente del Consiglio egregiamente, anche oggi, ha condotto il suo lavoro da moderatore in aula avviando i lavori dell’Assise leggendo proprio il documento redatto dai consiglieri dimissionari.
Subito dopo la lettura del documento, il sindaco Cirillo ha chiesto che fossero votate per primo le surroghe e solo dopo lui sarebbe intervenuto sulla questione documento. Così come deciso nella piccola riunione di maggioranza avutasi prima della seduta pubblica. Approvata la surroga e fatti gli auguri ai tre neo consiglieri Cristofaro Salvato, Angelo Iannicelli e Salvatore Setola, il primo cittadino prende la parola e prima di dichiarare che egli di quel documento non condivide neanche la carta sul quale è stato scritto e pertanto ritiene suo avversario politico chiunque ne condivida il contenuto, tesse le lodi dell’ex vicesindaco Castaldo e tiene a precisare quanto ancora stia dando alla causa l’avvocato carditese aiutandolo nell’espletamento delle sue funzioni di assessore al bilancio avendo conservato in sé la delega.
I tre consiglieri subentrati: da sinistra Setola, Iannicelli e Salvato
Dichiarazioni forti da parte della fascia tricolore che lasciano intendere la sua forte posizione inerente il proprio cammino politico e amministrativo. Il primo cittadino durante il suo intervento ha fatto capire chiaramente che lui non ci sta a certi giochini, e che contestualmente ritiene responsabili tutti, dimissionari e non, del fallimento o successo di quest’amministrazione. Ed è proprio con questo spirito che lo stesso ha aperto a tutte le forze politiche in campo, comprese le opposizioni. In una fase storica così delicata, cioè quella precedente all’approvazione del bilancio, non ci si può far distrarre da problemi di poco conto. Anche perché la maggioranza è salda ed è tangibile. Ma soprattutto in vista delle cose da fare, l’amministrazione Cirillo non intende lasciare nessuno per strada, tanto meno le opposizioni, poiché a detta del sindaco, tutti devono far parte fattivamente del rilancio della città.
Non sono passate neanche inosservate le dichiarazioni dei neo consiglieri appena surrogati che in risposta al primo cittadino hanno ribadito apertamente la loro appartenenza a questa maggioranza e “fedeltà” al sindaco. Quindi se un consigliere, subito dopo le parole del primo cittadino dove asserisce che chi condivide quel documento è da ritenersi suo avversario, si dichiara alleato del sindaco vuol dire che non condivide il contenuto del documento? Fatto sta che per volere di Giuseppe Cirillo, in accordo col resto della maggioranza, si è deciso di rimandare questa discussione a dopo l’approvazione del bilancio. Praticamente si è lasciato intendere che quest’amministrazione bada prima alle cose serie e poi alle beghe legate ai personalismi sterili dei singoli consiglieri.
A chi magari può pensare che dal Consiglio di oggi, l’amministrazione Cirillo ne sia uscita con le ossa rotte, direi di aspettare l’evolversi della vicenda, perché domani, tutti saranno chiamati alla resa dei conti e dichiarare se si è d’accordo con l’idea dei dimissionari e dichiarare l’attuale esecutivo incapace di portare avanti dei progetti oppure continuare a far parte di un progetto vincente che in questi due anni non dovrà fare altro che raccogliere i frutti di quello che si è seminato. In qualsiasi caso non sta scritto da nessuna parte che in politica le prese di posizioni valgono, mentre il profilo basso non ripaga.
Ancora una volta l’amministrazione Cirillo ha dimostrato di avere la testa sulle cose che contano e oggi più che mai per Cardito conta vedersi approvato un bilancio previsionale che pone le basi per il prossimo anno di amministrazione all’insegna della fattività del progetto e del risparmio di denaro pubblico.