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[CALCIO] Il mondo del calcio è in lutto. Addio ad Emiliano Mondonico

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ROMA – A pochissima distanza dalla morte di Davide Astori un nuovo lutto colpisce il mondo del calcio che dà il suo addio a Emiliano Mondonico, tecnico lombardo che da tempo combatteva con un tumore. «Ciao Papo…. sei stato il nostro esempio e la nostra forza… ora cercheremo di continuare come ci hai insegnato tu…», è stato l’annuncio della famiglia su Facebook. Mondonico, nato e cresciuto a Rivolta d’Adda, aveva compiuto 71 anni lo scorso 9 marzo. Nell’occasione, la figlia Clara, che gestisce la pagina facebook che porta il nome del padre, aveva scritto «la vita ti ha messo davanti a partite che sembravano impossibili da vincere ma tu, con la forza che ti contraddistingue, hai dimostrato di essere in grado di superare tutto». Un tipo fedele ai colori il ‘Mondo’ che ha vestito le maglie di CremoneseTorino Atalanta prima di guidarle dalla panchina in una carriera che lo ha visto anche tecnico di Como, Cosenza, NapoliFiorentinaAlbinoleffe Novara. Con il Torino ha vinto una Coppa Italia e disputato una finale di Coppa Uefa perdendo contro l’Ajax ma entrando comunque nella storia e nell’immaginario costruttivo, con la celebre scena della sedia agitata in aria per protestare contro l’arbitro il 13 maggio 1992 nella gara di ritorno. Un vero cuore Toro, un vero sportivo e innamorato del calcio.

I FUNERALI

I funerali di Emiliano Mondonico si terranno sabato nella sua Rivolta d’Adda (Cremona), dove era nato il 9 marzo 1947. Secondo quanto appreso da ambienti vicini alla famiglia, la cerimonia funebre dell’allenatore di squadre come Atalanta e Torino, morto oggi all’età di 71 anni, si svolgeranno alle ore 10.

FIRENZE IN LUTTO
«Con Mondonico se ne va una persona vera mossa da sani principi nella vita e nel calcio. Perdiamo un grande allenatore, il mister che riportò la Fiorentina in serie A nel campionato 2003/2004». Così il sindaco Dario Nardella commenta la morte dell’ex allenatore della Fiorentina Emiliano Mondonico«Mondo era un grande uomo sia dentro che fuori dal campo – continua Nardella -. Lodevole è stato il suo impegno al fianco dei giovani per i quali ha messo a disposizione la sua esperienza. Era molto legato alla nostra città e alla Fiorentina e noi a lui – conclude – e in questo momento di dolore siamo vicini alla sua famiglia, alla quale esprimo il cordoglio mio personale, dell’amministrazione comunale e della città di Firenze». Cordoglio anche da parte dell’assessore allo Sport, Andrea Vannucci, che lo ricorda come «un uomo straordinario» e «un grandissimo tifoso della Fiorentina»: la sua morte «lascia un vuoto nel mondo del calcio, nel cuore dei fiorentini e nella storia della squadra. Tra le pagine Viola più belle il suo nome resterà inciso per sempre».

IL COMUNICATO DELL’ATALANTA
«Atalanta in lutto. È scomparso Emiliano Mondonico. Il Presidente Antonio Percassi e tutta la famiglia Atalanta con grande commozione sono vicini alla moglie Carla, alle figlie Francesca e Clara, ai familiari tutti, e partecipano al loro profondo dolore. Emiliano Mondonico ha indossato la maglia nerazzurra prima da giocatore e quindi da allenatore scrivendo alcune delle pagine più importanti della storia dell’Atalanta. Guidò l’Atalanta dalla panchina per la prima volta nella stagione 1987-88 in Serie B. Quella fu una stagione incredibile visto che la squadra non solo ottenne immediatamente la promozione nella massima serie, ma fu protagonista dell’esaltante cavalcata in Coppa delle Coppe dove arrivò a disputare la semifinale contro il Mechelen. Nelle due successive stagioni ottenne un sesto (1988-’89) e un settimo posto (1989-’90) in Serie A con relativa qualificazione alla Coppa Uefa. Ritornò ad allenare l’Atalanta dal 1994 al 1998 con un’altra promozione in Serie A e la conquista della finale di Coppa Italia. In momenti come questo si fa sempre tanta fatica a trovare le parole, forse perché non ce ne sono. Se n’è andato un pezzo importante di storia atalantina, ma mai potrà essere dimenticato. Ciao mister, ciao “Mondo”…»

Il CORDOGLIO DELL’AIAC
«Il presidente Renzo Ulivieri, il direttore generale Giuliano Ragonesi, il Consiglio Nazionale e tutta la grande famiglia AIAC piangono la scomparsa di Emiliano Mondonico. Ai suoi cari le condoglianze di tutta l’Associazione Italiana Allenatori Calcio»

Fonte: Corriere dello Sport.it

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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