Connect with us

Casoria

CASORIA, GDF scopre centrale del falso Apple e orologi di lusso

Published

on

CASORIA –  Il nucleo di polizia economico-finanziaria di napoli ha individuato e sottoposto a sequestro, nel comune di Casoria, due depositi clandestini utilizzati per l’assemblaggio di prodotti di telefonia contraffatti aventi elevato contenuto tecnologico nonché per il confezionamento di orologi di lusso abilmente falsificati di cospicuo valore commerciale.

E’ stato scoperto, in particolare, un innovativo sistema di contraffazione, mai portato alla luce prima d’ora, che consente di immettere sul mercato nazionale una riproduzione falsificata dei nuovi “Iphone X”, eludendo facilmente il dispositivo di controllo doganale. In specie, sono stati raccolti sufficienti indizi che attestano come gli smartphone in argomento e il relativo confezionamento venissero importati da Hong Kong in forma ancora scomposta: più nel dettaglio, i prodotti – dotati di sistema operativo android ma con interfaccia grafica del tutto identica all’omologa versione ios – giungevano in Italia privi di scocca esteriore, la cui apposizione, secondo le fattezze dimensionali e grafiche tipiche della Apple, veniva completata solo in fase di finalizzazione presso il deposito di stoccaggio scoperto. Lo stesso packaging era dotato di acuti artifizi per ingannare, nelle operazioni di controllo, anche gli occhi più attenti: coerentemente alla correlata documentazione commerciale di spedizione, le confezioni dei prodotti importati risultavano ritrarre cuffie acustiche o batterie al litio sostitutive, raffigurate per mezzo di pellicole adesive plastificate di facile asportazione.

Dalla loro rimozione, invece, venivano alla luce le effigi perfettamente riprodotte del noto brand della “mela morsicata” tipiche della Casa di cupertino. A completamento degli stratagemmi delinquenziali architettati, infine, sono stati rinvenuti anche finti scontrini di acquisto, tutti identici tra loro e riportanti la denominazione di una nota catena di elettronica di diffusione nazionale, predisposti appositamente per attestare la verosimile “prova di acquisto” del prodotto tecnologico, al costo legale di € 1.139, pronti per essere utilizzati – mediante i canali di scambio dell’usato tra privati, diffusi soprattutto sul web – nei confronti di potenziali acquirenti, ignari della contraffazione e del connesso sistema fraudolento.

Tra gli oltre 12.000 articoli sottoposti a sequestro, sono stati rinvenuti anche numerosi accessori tecnologici, riconducibili alle case produttrici Apple e Samsung nonché orologi di lusso di eccellente fattura, recanti i marchi Rolex, Audemars Piguet, Patek Philippe, Iwc, Panerai, Frank Muller, Omega, tutti finemente contraffatti e completi finanche di cofanetto corredato di garanzia e di tagliando di attestazione della qualità. A fronte delle attività repressive condotte, è stato identificato e denunciato alla Procura della Repubblica un soggetto di nazionalità italiana, originario del napoletano, mentre svariate spedizioni di beni già in fase di avvio – per mezzo di corriere espresso – sono state intercettate e bloccate. L’attività di servizio testimonia il costante presidio esercitato dalla guardia di finanza di napoli sul territorio a contrasto dell’illegalità economico-finanziaria e di tutti quei comportamenti in grado di minare la sana e leale concorrenza tra gli operatori del mercato.

Continue Reading
Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Casoria

Casoria, un topo nell’Istituto Comprensivo Moscati-Maglione

Published

on

“C’è un topo nella scuola”, è il messaggio che circola in queste ore nella chat whatsapp delle mamme dei bambini e delle bambine che frequentano l’Istituto Comprensivo 2, Moscati-Maglione, sito in via Martiri d’Otranto a Casoria (Na).

Foto e video sono eloquenti. Un roditore, di medie dimensioni, passeggia indisturbato tra le reti di ferro della finestra di una classe prospiciente il cortile dell’istituto scolastico casoriano. Poi, eccolo inerme – senza vita – riverso sul suolo a pancia in su.

Quel topo, passato a miglior vita, sta – a sua insaputa – gettando il panico tra i genitori che pensavano di mandare i propri figli in un posto “sicuro” lontano dai pericoli.
Il video e la foto sono di qualche giorno fa, in uno dei pomeriggi in cui i bimbi dell’infanzia sono in procinto di uscire dalle loro classi.

L’Asl Napoli 2 Nord ha in programma per il 24 dicembre, così come ha ufficialmente comunicato, la disinfestazione, disinfezione e la derattizzazione delle scuole pubbliche primarie e secondarie del comune di Casoria.
I genitori saranno disposti ad attendere?




Continue Reading

Casoria

Santo ucciso, il 17enne confessa: “Mi hanno sporcato le scarpe di 500 euro, me la sono presa”

Published

on

Confermata la versione della scarpa sporcata: Luigi, il 17enne di Barra accusato dell’omicidio di Santo Romano, ucciso a San Sebastiano al Vesuvio nella notte tra venerdì e sabato.

Avevo le scarpe griffate Versace, le ho pagate 500 euro, me le hanno sporcate e me la sono presa” – queste le parole del minore reo confesso dell’omicidio, rese note da Il Mattino. Da un banale pestone, dunque, sarebbe scaturita la lite, degenerata nel sangue.

C’è un video agli atti dell’inchiesta che mostra gli ultimi istanti di vita di Santo: dopo la discussione il ragazzo si sarebbe allontanato dalla Smart con a bordo il 17enne poi pare tornare indietro, quasi come se cercasse ancora un chiarimento. Pochi metri e una torsione del corpo, come se stesse per lanciare un oggetto, sarebbero bastati per scatenare il panico: il giovane calciatore è stato freddato con un colpo di pistola al petto.

In queste ultime ore è, inoltre, emerso che Luigi poco prima avesse litigato con un altro coetaneo. C’è la testimonianza di un ragazzo che racconta di averlo visto puntare la pistola alla gola del rivale, posizionando l’arma sotto il mento.

“Sì ho litigato con un altro ragazzo prima di uccidere Santo Romano ma non ho mai estratto la pistola” – avrebbe dichiarato il 17enne, confermando la lite. Un tassello in più che sembra far presagire la chiara intenzione di trovare un pretesto per far esplodere la violenza, avvalorata già dal semplice fatto di uscire di casa con una pistola in tasca.

Poi l’ultima drammatica scena raccontata da un’altra testimone: “Ho visto Santo alzare la maglietta e mostrare il buco che aveva al petto”.

La fidanzata e gli amici, intanto, negano la versione fornita dal legale del 17enne: Santo è la vittima, non aveva aggredito nessuno, non ci sarebbe stato nessun pestaggio e nessuna spallata da parte sua. Avrebbe compiuto un gesto con la mano come per lanciare qualcosa (senza lanciare di fatto nulla). E in nessun caso il gesto folle di premere il grilletto di una pistola contro un ragazzo di 19 anni sarebbe giustificabile ed è assurdo che si faccia passare come una “reazione di difesa”.

Continue Reading

Casoria

Casoria, finiscono a coltellate per le damigiane di vino: arrestate due persone

Published

on

Dalle parole ai fatti il passo è stato breve.

Al centro della contesa – iniziata a parole e poi finita a coltellate e a colpi di spranga – la proprietà di alcune damigiane di vino.

Due uomini, si tratta di due cognati, finscono in manette; altri due uomini (altri due cognati) e una donna, che è la sorella di due dei contendenti, finiscono in ospedale.
La vicenda è accaduta a Casoria, nel Napoletano.

I protagonisti, tutti incensurati, hanno rispettivamente 61, 66, 56 e 65 anni gli uomini, mentre la donna ha 58 anni. La controversia nasce poco prima di cena. Al centro della lite la proprietà di alcune damigiane di vino. Non si arriva a una soluzione sul problema fiaschi e la discussione sfocia nel sangue. Poco prima dell’arrivo dei carabinieri i quattro cognati se le danno di santa ragione e interviene anche la donna.
Il 61enne afferra un coltello e sferra due fendenti nel fianco del cognato 56enne. Il terzo cognato – il 66enne – impugna una spranga in ferro e colpisce alla testa il quarto parente, il 65enne.
Durante la lite viene ferita anche la donna, per lei un braccio fratturato.

I feriti ne avranno per 30 e 10 giorni. Le armi sono state sequestrate mentre i due assalitori sono stati arrestati. Gli indagati devono rispondere di tentato omicidio e sono stati trasferiti in carcere.

Continue Reading
Advertisement
Advertisement

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy