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AFRAGOLA. Campagna elettorale, incontri clandestini e irrazionali si susseguono

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AFRAGOLA – Tutto è il contrario di tutto, in campagna elettorale si sa, tutto è possibile ma anche l’incoerenza ha il suo limite e quello che sta caratterizzando gli incontri degli ultimi giorni rasenta l’assurdo. Ormai è di dominio pubblico tra gli addetti ai lavori dell’incontro avuto in un bar rinomato della città tra Aniello Silvestre promotore di una lista, Mauro Di Palo appartenente alla destra più intransigente di Nespoli, Enrico Esposito ex consigliere comunale, Nicola Perrino l’attuale Presidente del Consiglio ed esponente di UDC e dulcis in fundo Biagio Castaldo promotore dell’evento con la coalizione Civica di Nespoli di alcuni giorni fa in Piazza Castello e leader di Fratelli d’Italia.

Biagio Castaldo è lo stesso che ha promosso l’evento il cui manifesto recitava “Creiamo un’alternativa di governo ai guai causati dal trio Tuccillo, Perrino e Giustino”, nonché colui che ha dichiarato all’indomani di quell’evento ad un blog locale che lui mai si sarebbe seduto ad un tavolo con Giustino e Perrino per governare questa città. Allora il consigliere Castaldo a questo punto ci deve spiegare cosa ci faceva al tavolo seduto proprio insieme a Nicola Perrino. Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo pare che quel tavolo l’abbia voluto proprio il Presidente del Consiglio Nicola Perrino, il quale vorrebbe costituire una coalizione di centro che ingloberebbe sia i moderati che le sigle partitiche di destra. Una provocazione secca è stata quella di Biagio Castaldo al quale non dispiacerebbe l’idea per mettere da parte anche quello che ha dichiarato pochi giorni fa, e così propone al Presidente del Consiglio di dare un segnale forte della sua distanza da Tuccillo facendolo cadere. Ovviamente non ci sarebbero neanche i tempi tecnici per fare una cosa del genere, ecco perché tale richiesta resta una provocazione. Intanto una coalizione partitica di destra non dispiacerebbe neanche a Enrico Esposito che cova sogni di gloria e sarebbe anche disposto a essere leader di questa famosa coalizione formata da UDC, Forza Italia e Fratelli d’Italia con “A viso Aperto” che confluirebbe in Forza Italia. Pare che questa soluzione all’attuale consigliere metropolitano Antonio Caiazzo non dispiacerebbe neanche. Bisogna solo vedere quanto sia fattibile e come la pensa Gennaro Giustino a riguardo, visto che, specialmente nell’ultimo periodo, si guarda bene dal farsi vedere in giro in incontri clandestini. Fatto sta che il tavolo a fine serata ha registrato un nulla di fatto poiché le posizioni restano troppo inconciliabili.

Mentre in un bar rinomato si consumava quest’incontro appena descritto, nella fredda tavernetta di Pasquale Grillo si svolgeva un altro tavolo dallo stile “carbonaro” tra  il padrone di casa, Giovanni Casillo ex assessore al bilancio di Caivano, altri esponenti politici, tra i quali l’attuale consigliere Antonio Pannone che faceva registrare una presenza irrituale. Anche diversi dipendenti comunali e tecnici professionisti erano presenti a quest’incontro. Alla fine si è evidenziata anche la vera natura di quest’altro tavolo, la quale verteva principalmente su un’unica sintesi, quella che vedeva la candidatura a sindaco di Pasquale Grillo. Capito l’andazzo, alcuni di loro hanno preferito abbandonare il tavolo con la scusa di avere da fare. E anche qui si registra un nulla di fatto, visto che è nota a tutti, fin dall’anno 1997, la voglia e l’ambizione di Grillo di candidarsi a sindaco.

A casa Boemio, invece, l’altro ieri si è tenuto un ulteriore incontro tra il gruppo Arcobaleno nelle persone di Affinito e Concas, Biagio Montefusco e Salvatore Iavarone per puntellare ancor di più le loro idee di formare una vera alternativa a Tuccillo, idee che andavano chiarite soprattutto all’indomani del fraintendimento avutosi tra Concas ed un giornalista professionista della zona che attraverso il suo blog travisa le parole del consigliere democratico. Così come chiarito all’interno di questo tavolo, Concas ieri nella nostra trasmissione “Simposio” ha potuto bene specificare quale fosse l’idea di questo tavolo e quali sono le loro aperture, indirizzate principalmente alla società civile.

Intanto si annuncia il flop alle Parlamentari di Camillo Giacco per quanto riguarda le elezioni politiche. Troppo forte l’ondata mediatica che ha tirato in ballo le vicende giudiziarie di Nespoli e del nipote che ha fatto sì che Matteo Salvini in persona arginasse la candidabilità, visto che è molto attento nel formare “liste pulite”. Problema serio per Salvini, invece, è quello legato a Pina Castiello che rifiuta il suo collegio di Afragola e si rifugia in quello aversano, ma purtroppo conseguentemente all’onda d’urto degli aversani, pare che la stiano dirottando verso Torre del Greco. Ma alla fine si pensa che la Castiello dovrà per forza di cose accettare l’unico collegio che rimarrà, ossia quello di Afragola.

 

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AFRAGOLA. Raccolta Rifiuti come a Giugliano? Parenti e amici di politici assunti dalle vecchie ditte del servizio igiene urbana

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AFRAGOLA – Da poco più di un mese nel comune normanno si è insediata la nuova ditta del servizio di igiene urbana, affidataria di un appalto di svariati decamilioni per la durata di nove anni. Un appalto mostruoso mai visto prima in tutto l’hinterland napoletano. A vincerlo è stata una ditta che ha sede legale a Imperia ma il cui Amministratore è di origini afragolesi.

Premesso che per una querela sporta ai danni dell’ex Senatore Vincenzo Nespoli in merito proprio alle modalità che lo stesso voleva imporre alla funzionaria denunciante su come istruire l’indizione di gara sulla raccolta rifiuti, oggi è in corso un processo che vede coinvolti il dominus afragolese e l’attuale dirigente alle Finanze Marco Chiauzzi, oggi la nostra attenzione si focalizza su altre anomalie che riguardano lo stesso settore.

Prima che le chiavi del cantiere passassero nelle mani della Ecology srl il servizio era affidato alla Buttol mediante una gara indetta nell’ottobre del 2020 ma affidata nel dicembre 2021, quattordici mesi dopo e nel frattempo era sempre la Buttol ad espletare tale servizio, come? Non si sa. Ma andiamo oltre. La gara prevedeva l’affidamento per la durata di mesi 6+2 per un importo complessivo pari a € 4.009.967,62 iva esclusa di cui € 41.102,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

L’anomalia della nostra cronistoria sta nel fatto che la ditta Buttol, dopo la scadenza di 8 mesi previsti da questo affidamento abbia goduto di altre proroghe per altri 30 mesi per un valore pari a cinque volte a quello dell’affidamento previsto dal bando di gara.

Insomma. Per un appalto di circa 4 milioni di euro si è arrivati a far incassare alla ditta Buttol srl prima e Velia Ambiente srl poi una somma di 20 milioni di euro.

Ma le stranezze e le anomalie non finiscono qui. Fin dall’affidamento della prima gara ad oggi per quanto riguarda i 38 mesi presi in esame dal nostro articolo, non è stato mai firmato alcun contratto che potesse far valere un accordo tra le parti né dalla ditta Buttol srl e ne dalla ditta Velia Ambiente srl subentrata alla prima nello stesso appalto. Quindi le anomalie aumentano se si considera la possibilità di poter far subentrare una ditta in un appalto mai sottoscritto tra le parti.

Sarebbe tutto quasi normale se ci fermassimo qui. Invece no. L’Amministrazione Pannone su quest’affidamento si è superata. Oltre alle proroghe, sicuramente illegittime, che superano di gran lunga il valore dell’appalto iniziale e la mancanza delle firme sui contratti, quindi l’assenza di una legittimità da parte dell’azienda ad espletare il servizio, c’è da aggiungere, inoltre, che a tali ditte, prive di ogni legittimità – è bene ricordarlo sempre – sono stati affidati anche una serie di servizi aggiuntivi per diverse centinaia di migliaia di euro e la totale assenza di penali e ricorsi. Come se queste due ditte avessero sempre esplicato in maniera eccellente il proprio servizio di raccolta rifiuti.

Ma l’Amministrazione Pannone non si accontenta di farci chiudere le riflessioni sul vecchio appalto dei rifiuti in questo modo. Abbiamo ancora dell’altro. Poi non venissero a lamentarsi i cittadini sui costi esorbitanti della TARI. Da una parte devono uscire tutti questi soldi che beneficiano chissà chi. Ma andiamo avanti.

Durante questi 38 mesi queste due ditte hanno anche assunto del personale e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che le due ditte abbiano anche ricevuto alcune pressioni da addetti ai lavori per far assumere parenti e amici e da quello che trapela, sembrerebbe che dietro ai camion della raccolta rifiuti ci siano finiti parenti o affini di consiglieri e/o di candidati nelle liste del Sindaco Pannone. Il dubbio che ci sovviene ora è: In che modo sono state assunte queste persone, tempo determinato o indeterminato? Hanno anche diritto al passaggio di cantiere e quindi sono finiti per essere dipendenti della nuova ditta? Lo scopriremo in questi giorni e vi daremo aggiornamenti.

Praticamente la vicenda somiglia tanto a quella di Giugliano che ha visto indagati il Sindaco Nicola Pirozzi e il vicesindaco Antonio Poziello. Solo che qui ad Afragola non si hanno traccia di mazzette e orologi di lusso e si spera tanto per l’Amministrazione ma soprattutto per il Sindaco Pannone, persona onesta, perbene e ottimo professionista, che il disegno portato avanti dai settori non sia lo stesso.

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AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

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AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

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AFRAGOLA. Il Parco residenziale che doveva sostituire il Cinema Splendido non sarà più costruito. Annullato in autotutela il PDC.

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AFRAGOLA – Sono passati cinque mesi da quando l’Ufficio Tecnico del Comune di Afragola rilascia il Permesso di Costruire legato ad una Convenzione Urbanistica che vedeva la monetizzazione degli standard urbanistici nel lotto di terreno dove una volta sorgeva il Cinema Splendido.

Rilasciato il Permesso, iniziano i lavori di abbattimento di quello che fino a poco tempo fa rappresentava un luogo di aggregazione e di cultura. La ditta firmataria della Convenzione e richiedente del PDC nonché esecutrice dei lavori di abbattimento e ricostruzione è la Ditta Gralise Costruzioni srl di Afragola.

All’indomani di questo provvedimento amministrativo si è messa in moto una macchina investigativa che ha perfino interessato gli alti piani della Procura della Repubblica di Napoli, infatti tante sono state le visite delle Forze dell’Ordine delegate che in questi cinque mesi hanno raccolto documenti ed escusso quasi tutti i funzionari comunali coinvolti nell’iter burocratico inerente la Convenzione di cui sopra, fino ad arrivare alle ore 14:42 di oggi pomeriggio quando al protocollo compare la determinazione della sospensione dei lavori e di avvio del procedimento di annullamento in autotutela del Permesso di Costruire sopra citato.

Ma cosa è successo di così tanto grave al punto da scomodare la Procura della Repubblica? A un certo punto si è messa in moto una imponente azione info investigativa e in pochi giorni sono stati escussi dalla caserma dei carabinieri di Afragola funzionari e dirigenti comunali, l’ingegnere dell’urbanistica Valerio Esposito, Maria Pedalino e quattro responsabili dell’ufficio Gare e Appalti.

L’oggetto delle investigazioni era quello di verificare se prima del rilascio della Convenzione e della relativa produzione edilizia si è provveduto a fare le verifiche preliminari e quello che è emerso è che le verifiche preliminari sono state fatte in maniera tardiva e soprattutto sono state effettuate sulla base di autocertificazioni ma la cosa più eclatante emersa è che il richiedente del Permesso era detentore di un debito tributario di circa € 130mila nei confronti del Comune di Afragola e per i regolamenti dei tributi e regolamento di contabilità con tale difformità non avrebbe mai potuto firmare quella convenzione.

Allora le domande che ci poniamo sono: Se non si fosse mossa la Procura, per giunta una Sezione non di competenza territoriale dato che Afragola è sotto la giurisdizione di Napoli Nord, quindi non è escluso un interessamento diretto del Procuratore Capo di Napoli e della DDA, il Comune di Afragola nello specifico l’Amministrazione Pannone avrebbe mai sospeso questi lavori? Perchè i controlli non sono stati fatti prima di far firmare la Convenzione e prima dell’abbattimento del Cinema Splendido? Saremmo mai stati messi in grado di sapere tali difformità nell’iter burocratico al netto delle indagini?

A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, per le stranezze attuate dall’Ufficio Tecnico circa l’andamento burocratico di certi provvedimenti, anche la concessione edilizia di via Ciaramella sarà annullata in autotutela perché, allo stesso modo, dopo aver abbattuto l’immobile pre esistente, dagli uffici competenti si sono accorti che in quella porzione di area nel sottosuolo dovrà sorgere la stazione della Metropolitana. Insomma una sprovvedutezza tale da mettere l’Ufficio Tecnico ancor di più sotto la lente di ingrandimento.

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