CAIVANO – Nella giornata di ieri (15 Gennaio ndr) alcuni genitori di bambini alunni che frequentano la scuola elementare “B. Ciari” di Via Necropoli hanno scritto al Commissario Prefettizio affinché ponesse fine all’annoso problema che vede ogni anno le lamentele oggettive dei genitori, perché puntualmente i loro bambini rimangono sempre al freddo nelle aule scolastiche a causa di continui guasti all’impianto di riscaldamento.
Ai vari problemi che riguardano l’impianto di riscaldamento, nella lettera le mamme dei bambini della “B.Ciari” lamentano anche la mancanza di materiale didattico e personale OSA. Premesso che questi ultimi problemi non riguardano il Comune di Caivano ma l’ente scolastico e quindi la pertinenza resta in capo al dirigente Bartolomeo Perna soffermiamoci per un attimo sul problema annoso dei riscaldamenti.
Siccome noi di Minformo abbiamo sempre seguito con attenzione questo problema possiamo descrivere fedelmente da dove parte la questione. Il rapporto che esiste tra l’ente scolastico e il Comune di Caivano viene normato alla stregua del rapporto tra locatario e locatore e quindi vigono le stesse regole per la gestione di una semplice caldaia dove la manutenzione ordinaria spetta al locatario, nel nostro caso l’ente scolastico, e quella straordinaria al locatore, quindi il Comune. Nel caso della “B.Ciari”, al di là della manutenzione ordinaria la quale spesa spetterebbe alle casse scolastiche, il problema risiede nella fatiscenza dell’impianto ormai obsoleto. Logicamente la cosa migliore da fare è quella di rifare l’impianto di riscaldamento e portarlo ai più moderni standard di efficienza e di sicurezza.
Logicamente, indire una gara pubblica è nelle more dell’Ufficio manutenzione che chissà per quale “arcano” motivo preferisce continuare a rattoppare l’impianto esistente, inzeppandolo di continue somme urgenze con conseguente emorragia di denaro pubblico, piuttosto che far sborsare una sola volta una buona cifra per rifare un impianto nuovo di zecca.
Ancora una volta il cosiddetto “Sistema Caivano” porta solo cattivi frutti al bene pubblico ma con il suo modo di gestire la macchina burocratica continua imperterrito a servire chissà quali ideali. Se il commissario De Vivo vuole davvero prendere in considerazione le istanze delle mamme avvilite, non deve fare altro che emettere l’indirizzo per il rifacimento di un nuovo impianto alla “B.Ciari” così da prendere due piccioni con una fava. Da un lato risolvere il problema dal punto di vista amministrativo e dall’altro lato misurare la celerità con la quale i responsabili di settori impiegano per assimilare tale indirizzo.