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AFRAGOLA, un Natale polemico, colpa delle progressioni orizzontali. CISL e FP: “Graduatoria inutilizzabile”

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AFRAGOLA – Ce lo aspettavamo, lo avevamo scritto e così è stato. Le graduatorie esposte nell’albo pretorio del Comune di Afragola fanno discutere e non poco. Come anticipato da Minformo nei giorni scorsi, sono state pubblicate le graduatorie degli aventi diritto alla progressione orizzontale e come oramai ci ha abituato quest’amministrazione, quando c’è qualcosa da fare è raro che venga fatto bene con tutti i crismi e i carismi. Non stiamo qui a tediare i nostri lettori sul fatto che è impensabile un iter burocratico con tempi così ristretti. Un bando fatto in fretta in furia con tempi per il ricorso che cadono sistematicamente tra Natale e Santo Stefano. Questo già l’abbiamo scritto. La vicenda delle progressioni economiche orizzontali si infittisce di un altro mistero. Mistero che non è andato giù né ad alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione e né alle sigle sindacali.

Infatti è di ieri il comunicato diramato dalle sigle sindacali unite dove denunciano proprio l’illegittimità adottata in questa procedura e che a parer loro rende inutilizzabile la graduatoria appena pubblicata. Infatti nella graduatoria apparsa sul sito dell’ente afragolese non si fa menzione a chi in realtà ha superato “l’esame” e né tanto meno si conosce il numero dei futuri fruitori di tale iniziativa. Di seguito riportiamo fedelmente il comunicato dei sindacati: “L’Amministrazione comunale di Afragola viola ancora una volta le regole. Già nel 2016 aveva chiesto ed ottenuto senso di responsabilità dalle OO.SS. CGIL FP CISL FP E UIL FPL venendo meno agli impegni assunti con la sottoscrizione del contratto decentrato integrativo. Quest’anno solo alla fine di dicembre si accorge che le attività amministrative vanno avanti per l’impegno del personale dipendente e si accorge che esistono! Nel mentre sono in corso le trattative per la definizione dell’accordo decentrato, arriva l’ordine di pubblicare le graduatorie per l’assegnazione delle progressioni economiche orizzontali, le cui selezioni avviate frettolosamente dopo la pubblicazione del relativo bando senza che la contrattazione decentrata neanche l’avvio del tavolo contrattuale e senza l’accordo ecentrato. Tutto ciò è profondamente illegittimo e viola il sistema delle relazioni sindacali, nonché è evidente una condotta non rispondente a comportamenti di correttezza e buona fede. In violazione delle regole e della legge non si può chiedere ancora di essere responsabili e chiudere un accordo. NO SIGNORI CIO’ NON È POSSIBILE SAREBBE INDEGNO PER IL SINDACATO CONFEDERALE ECCO PERCHÉ NON POSSIAMO. NE RIPARLEREMO L’ANNO PROSSIMO”.

Non vorremo pensare male ma il sindaco Tuccillo a questo punto deve far sapere ai propri concittadini che senso ha pubblicare una graduatoria senza che nessuno, neanche i diretti interessati possano sapere se hanno superato la soglia stabilita per poter usufruire di quello scatto economico tanto agognato. Forse anche questa è una trovata elettorale atta ad aprire il classico “mercato delle vacche”? Forse il primo cittadino afragolese ama circondarsi di gente che lo deve tirare per la giacca affinché possa rientrare tra i vincitori? O semplicemente perché in base ad accordi elettorali futuri si può decidere di fermarsi all’ottavo o alla decima posizione?

Diceva un noto politico: “a pensar male si fa peccato ma tante volte si azzecca!” Noi, con Tuccillo, non vorremmo azzeccare mai ma puntualmente stiamo qui quasi ogni giorno a descrivere qualcosa di strano o illegittimo come questa graduatoria. Ma la cosa ancora più strana di questa graduatoria è che se prendiamo ad esempio due dipendenti che hanno gli stessi e identici requisiti a uno lo troviamo con punteggio 30 e ad un altro con punteggio 3 e allora sarebbe bello anche sapere in che modalità sono stati rilasciati i punteggi di questa graduatoria. Per non parlare che il dipendente più efficiente da questa graduatoria sembra essere uno che ha un contratto part-time con l’ente afragolese. Pensa se questo dipendente lavorasse full time, sicuramente potrebbe fare il city manager.

Il 27 Dicembre è stata fissata una riunione con i sindacati per trattare l’argomento, alla quale i sindacati hanno già fatto sapere di non presentarsi e se è così, sarebbe buon senso ritirare la graduatoria pubblicata e rifare tutto daccapo nel 2018, incassare l’ennesima figuraccia, fare ammenda e chiedere scusa. Per saperne di più abbiamo contattato Il Rappresentate Territoriale Cisl Fp Pasquale Chiuso che davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Il nostro interlocutore nel sistema delle relazioni sindacali non è il Sindaco ma chi rappresenta la parte pubblica, cioè la dirigenza anche se è il Sindaco a dare gli indirizzi alla propria rappresentanza. Auspichiamo che si provveda al ritiro delle graduatorie per come sono state elaborate e portate alla pubblica attenzione che stando a quanto è avvenuto, non hanno più alcun valore essendo inutilizzabili. L’interesse del Sindacato è quello di giungere al migliore accordo possibile senza violare le regole. Ciò detto è necessario chiudere la contrattazione del 2017 per riconoscere ai lavoratori quanto compete e le progressioni economiche possono essere affrontate nel 2018 avendo a disposizione il tempo e l’attenzione necessaria perché non possono essere definite frettolosamente per la loro rilevanza. In questa prima fase di non partecipare ai lavori della prossima riunione fissata per il 27 dicembre per quanto motivato. Non viene tralasciata l’opportunità della via legale per vedere dichiarata la condotta antisindacale se l’Amministrazione non dovesse recepire l’invito a desistere dal percorso intrapreso. Le graduatorie sono già inutilizzabili, l’utilizzo delle stesse non dipende se si vada o meno all’incontro. Per dirla in breve non si costruisce un fabbricato iniziando dal piano più alto”

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AFRAGOLA. Raccolta Rifiuti come a Giugliano? Parenti e amici di politici assunti dalle vecchie ditte del servizio igiene urbana

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AFRAGOLA – Da poco più di un mese nel comune normanno si è insediata la nuova ditta del servizio di igiene urbana, affidataria di un appalto di svariati decamilioni per la durata di nove anni. Un appalto mostruoso mai visto prima in tutto l’hinterland napoletano. A vincerlo è stata una ditta che ha sede legale a Imperia ma il cui Amministratore è di origini afragolesi.

Premesso che per una querela sporta ai danni dell’ex Senatore Vincenzo Nespoli in merito proprio alle modalità che lo stesso voleva imporre alla funzionaria denunciante su come istruire l’indizione di gara sulla raccolta rifiuti, oggi è in corso un processo che vede coinvolti il dominus afragolese e l’attuale dirigente alle Finanze Marco Chiauzzi, oggi la nostra attenzione si focalizza su altre anomalie che riguardano lo stesso settore.

Prima che le chiavi del cantiere passassero nelle mani della Ecology srl il servizio era affidato alla Buttol mediante una gara indetta nell’ottobre del 2020 ma affidata nel dicembre 2021, quattordici mesi dopo e nel frattempo era sempre la Buttol ad espletare tale servizio, come? Non si sa. Ma andiamo oltre. La gara prevedeva l’affidamento per la durata di mesi 6+2 per un importo complessivo pari a € 4.009.967,62 iva esclusa di cui € 41.102,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

L’anomalia della nostra cronistoria sta nel fatto che la ditta Buttol, dopo la scadenza di 8 mesi previsti da questo affidamento abbia goduto di altre proroghe per altri 30 mesi per un valore pari a cinque volte a quello dell’affidamento previsto dal bando di gara.

Insomma. Per un appalto di circa 4 milioni di euro si è arrivati a far incassare alla ditta Buttol srl prima e Velia Ambiente srl poi una somma di 20 milioni di euro.

Ma le stranezze e le anomalie non finiscono qui. Fin dall’affidamento della prima gara ad oggi per quanto riguarda i 38 mesi presi in esame dal nostro articolo, non è stato mai firmato alcun contratto che potesse far valere un accordo tra le parti né dalla ditta Buttol srl e ne dalla ditta Velia Ambiente srl subentrata alla prima nello stesso appalto. Quindi le anomalie aumentano se si considera la possibilità di poter far subentrare una ditta in un appalto mai sottoscritto tra le parti.

Sarebbe tutto quasi normale se ci fermassimo qui. Invece no. L’Amministrazione Pannone su quest’affidamento si è superata. Oltre alle proroghe, sicuramente illegittime, che superano di gran lunga il valore dell’appalto iniziale e la mancanza delle firme sui contratti, quindi l’assenza di una legittimità da parte dell’azienda ad espletare il servizio, c’è da aggiungere, inoltre, che a tali ditte, prive di ogni legittimità – è bene ricordarlo sempre – sono stati affidati anche una serie di servizi aggiuntivi per diverse centinaia di migliaia di euro e la totale assenza di penali e ricorsi. Come se queste due ditte avessero sempre esplicato in maniera eccellente il proprio servizio di raccolta rifiuti.

Ma l’Amministrazione Pannone non si accontenta di farci chiudere le riflessioni sul vecchio appalto dei rifiuti in questo modo. Abbiamo ancora dell’altro. Poi non venissero a lamentarsi i cittadini sui costi esorbitanti della TARI. Da una parte devono uscire tutti questi soldi che beneficiano chissà chi. Ma andiamo avanti.

Durante questi 38 mesi queste due ditte hanno anche assunto del personale e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che le due ditte abbiano anche ricevuto alcune pressioni da addetti ai lavori per far assumere parenti e amici e da quello che trapela, sembrerebbe che dietro ai camion della raccolta rifiuti ci siano finiti parenti o affini di consiglieri e/o di candidati nelle liste del Sindaco Pannone. Il dubbio che ci sovviene ora è: In che modo sono state assunte queste persone, tempo determinato o indeterminato? Hanno anche diritto al passaggio di cantiere e quindi sono finiti per essere dipendenti della nuova ditta? Lo scopriremo in questi giorni e vi daremo aggiornamenti.

Praticamente la vicenda somiglia tanto a quella di Giugliano che ha visto indagati il Sindaco Nicola Pirozzi e il vicesindaco Antonio Poziello. Solo che qui ad Afragola non si hanno traccia di mazzette e orologi di lusso e si spera tanto per l’Amministrazione ma soprattutto per il Sindaco Pannone, persona onesta, perbene e ottimo professionista, che il disegno portato avanti dai settori non sia lo stesso.

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AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

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AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

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AFRAGOLA. Il Parco residenziale che doveva sostituire il Cinema Splendido non sarà più costruito. Annullato in autotutela il PDC.

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AFRAGOLA – Sono passati cinque mesi da quando l’Ufficio Tecnico del Comune di Afragola rilascia il Permesso di Costruire legato ad una Convenzione Urbanistica che vedeva la monetizzazione degli standard urbanistici nel lotto di terreno dove una volta sorgeva il Cinema Splendido.

Rilasciato il Permesso, iniziano i lavori di abbattimento di quello che fino a poco tempo fa rappresentava un luogo di aggregazione e di cultura. La ditta firmataria della Convenzione e richiedente del PDC nonché esecutrice dei lavori di abbattimento e ricostruzione è la Ditta Gralise Costruzioni srl di Afragola.

All’indomani di questo provvedimento amministrativo si è messa in moto una macchina investigativa che ha perfino interessato gli alti piani della Procura della Repubblica di Napoli, infatti tante sono state le visite delle Forze dell’Ordine delegate che in questi cinque mesi hanno raccolto documenti ed escusso quasi tutti i funzionari comunali coinvolti nell’iter burocratico inerente la Convenzione di cui sopra, fino ad arrivare alle ore 14:42 di oggi pomeriggio quando al protocollo compare la determinazione della sospensione dei lavori e di avvio del procedimento di annullamento in autotutela del Permesso di Costruire sopra citato.

Ma cosa è successo di così tanto grave al punto da scomodare la Procura della Repubblica? A un certo punto si è messa in moto una imponente azione info investigativa e in pochi giorni sono stati escussi dalla caserma dei carabinieri di Afragola funzionari e dirigenti comunali, l’ingegnere dell’urbanistica Valerio Esposito, Maria Pedalino e quattro responsabili dell’ufficio Gare e Appalti.

L’oggetto delle investigazioni era quello di verificare se prima del rilascio della Convenzione e della relativa produzione edilizia si è provveduto a fare le verifiche preliminari e quello che è emerso è che le verifiche preliminari sono state fatte in maniera tardiva e soprattutto sono state effettuate sulla base di autocertificazioni ma la cosa più eclatante emersa è che il richiedente del Permesso era detentore di un debito tributario di circa € 130mila nei confronti del Comune di Afragola e per i regolamenti dei tributi e regolamento di contabilità con tale difformità non avrebbe mai potuto firmare quella convenzione.

Allora le domande che ci poniamo sono: Se non si fosse mossa la Procura, per giunta una Sezione non di competenza territoriale dato che Afragola è sotto la giurisdizione di Napoli Nord, quindi non è escluso un interessamento diretto del Procuratore Capo di Napoli e della DDA, il Comune di Afragola nello specifico l’Amministrazione Pannone avrebbe mai sospeso questi lavori? Perchè i controlli non sono stati fatti prima di far firmare la Convenzione e prima dell’abbattimento del Cinema Splendido? Saremmo mai stati messi in grado di sapere tali difformità nell’iter burocratico al netto delle indagini?

A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, per le stranezze attuate dall’Ufficio Tecnico circa l’andamento burocratico di certi provvedimenti, anche la concessione edilizia di via Ciaramella sarà annullata in autotutela perché, allo stesso modo, dopo aver abbattuto l’immobile pre esistente, dagli uffici competenti si sono accorti che in quella porzione di area nel sottosuolo dovrà sorgere la stazione della Metropolitana. Insomma una sprovvedutezza tale da mettere l’Ufficio Tecnico ancor di più sotto la lente di ingrandimento.

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