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AFRAGOLA, Tuccillo tenta di ricostruirsi un futuro da leader. Affinito: “E’ impensabile un’alleanza”

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AFRAGOLA – Cominciano a dipanarsi le nubi e le tattiche di chi ambisce ad un posto al sicuro in Consiglio comunale. Soprattutto è il primo cittadino che comincia a muovere le prime pedine dello scacchiere. Infatti dagli incontri bilaterali prima e dalla riunione di maggioranza poi sono emersi tutti i tatticismi e le bugie del primo cittadino. Tanto è vero che da alcuni membri del PD è arrivata la smentita che in realtà non è stato il Partito democratico a chiedere a Tuccillo di ricandidarsi ma molto probabilmente è stato il primo cittadino ad offrirsi. All’indomani degli incontri bilaterali, infatti, il sindaco aveva lasciato intendere, notizia poi riportata da alcuni organi di stampa prezzolata, che fosse stato il suo partito a chiedergli la ricandidatura ma come si legge da un commento lasciato a mezzo facebook dall’ex assessore e primo eletto del PD alle scorse amministrazioni Giuseppe Affinito, a quanto pare sembra che quello della ricandidatura di Tuccillo sia il pensiero, tra l’altro anche minoritario, del segretario di partito Francesco Zanfardino e del capogruppo Giovanni Boccellino e che mai il Partito Democratico si è riunito per discutere di questo tema.

Fin qui tutto normale e legittimo, come è consuetudine della vecchia politica, chi ha ambizioni a candidarsi deve far apparire la sua candidatura come una volontà plebiscitaria, ma che sia Tuccillo a farlo è da matti, perché il fallimento, ma soprattutto lo sfascio del PD è sotto gli occhi di tutti. Se solo si pensa che allo scorso congresso cittadino sono andati a votare solo 261 su circa 800 iscritti. Ma questa sarebbe un’altra storia solo se fosse vero che a chiedere la sua candidatura fosse stato realmente il partito di appartenenza. Ma come stanno realmente le cose?

Da tutti, nel centro sinistra, il sindaco Tuccillo è accusato di stare sotto ricatto dei moderati di “A viso Aperto” e se vogliamo disquisire su questa cosa, in parte è vero. Se solo si parte dal fatto che in aula, attualmente, il primo cittadino non ha i numeri per governare senza la volontà di appoggiarlo da parte di Gennaro Giustino e i suoi. E questo, evidentemente, l’ha capito anche Tuccillo che di tutto lo si può accusare tranne che di sprovvedutezza, allora cosa ha pensato di fare? Da indiscrezioni trapelate pare che il primo cittadino stia usando lo screzio e le divergenze nate con quelli di “A viso Aperto” per attirare le attenzioni dei suoi vecchi amici, specialmente quelli del gruppo “Arcobaleno” come se volesse comunicare ai suoi ex alleati: “Se abbiamo litigato è stata colpa di Giustino, ora litigo con lui così possiamo fare pace”. Il pensiero tuccilliano, al di là degli anni e delle competenze, può essere facilmente tradotto in questo modo senza mettere e né togliere nulla. E così si chiuderebbe il cerchio anche con le indiscrezioni passate che volevano un Giovanni Boccellino molto vicino a Cosimo Boemio e Tommaso Casillo, infatti a quanto pare, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, la tattica del primo cittadino sia proprio questa: di arrivare al gruppo “Arcobaleno” tramite i deluchiani.

Siccome parte di quelli di Arcobaleno abbiamo avuto l’onore di ospitarli in studio in “Simposio” e quindi abbiamo avuto modo di conoscere bene il loro pensiero, si è pensato bene di “aiutare” il primo cittadino facilitandone il lavoro e chiedendo all’ex assessore Giuseppe Affinito cosa ne pensasse di un’alleanza con Tuccillo in una sua ricandidatura a sindaco di Afragola, e davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Non ho parole, credetemi, è talmente assurdo che mi viene da dire solo che è impensabile un’alleanza con Tuccillo. Egli non ha affatto dimostrato di voler bene ad Afragola ed è per questo che le nostre strade non possono mai unirsi”.

Se le indiscrezioni che sono arrivate nella redazione di Minformo sono il Piano A del sindaco Tuccillo, crediamo che dopo le dichiarazioni di Affinito, al primo cittadino non gli resta che passare al Piano B.

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