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AFRAGOLA, Tuccillo e gli incontri bilaterali, il sindaco tenta di arrampicarsi sugli specchi

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AFRAGOLA – Tutti aspettano con ardore quali siano le prossime mosse che farà il sindaco Tuccillo ma prima di addentrarci nei tatticismi, bisogna fare un’analisi a bocce ferme di quella che è stata la debacle del primo cittadino nell’ultimo consiglio comunale. Dalle bocciature della variazione del bilancio e del piano triennale emergono tre dati fondamentali. L’indiscutibile spaccatura della maggioranza che da qui a breve il primo cittadino ne deve prendere atto. La bastonatura presa dall’assessore Manzo che dalle bocciature di due argomenti di suo interesse non giova affatto l’affermazione di un buon lavoro svolto, al di là del fatto che viene additato come l’imputato principale del fallimento alla variazione di bilancio, anche perché quasi tutti reputano lo stesso Manzo come l’ispiratore della linea politica adottata dal sindaco Tuccillo. Infine non passa inosservata la rottura frontale tra il partito del sindaco e il primo cittadino stesso, che li ha visti già divisi sulla votazione della delibera di giunta riguardante il cambio di destinazione d’uso degli immobili abusivi acquisiti a bene pubblico. Questa rottura è stata sancita anche Mercoledì scorso (6 Dicembre ndr) nel corso di una riunione bilaterale tra il sindaco e il suo partito tentutasi all’indomani del consiglio comunale, dove tutti gli esponenti del PD presenti hanno riferito al primo cittadino che non stanno affatto condividendo il modello di gestione adottato che lo vede sempre più un uomo solo al comando, proprio come lo accusano in molti. E di questo che dovrebbe prendere atto il nuovo segretario Francesco Zanfardino, al posto di diventare il difensore del primo cittadino entrando nei meriti della bocciatura della variazione di bilancio e rilasciando dichiarazioni unilaterali. Il segretario deve badare principalmente alla coesione del suo partito e no a quello che succede tra il sindaco ed altre forze politiche. Se no si rischia di badare a cose che non sono di proprio interesse mentre il partito di cui si è responsabili cola a picco.

Per quanto riguarda la crisi in seno alla maggioranza, il sindaco Tuccillo ha pensato bene di avviare una serie di incontri bilaterali con i vari gruppi di maggioranza, per capire e tastare con mano meglio i malumori. Dopo essersi incontrato col partito di appartenenza, il primo cittadino ha avuto un incontro anche con una delegazione dell’UDC e con Raffaele Falco di Afragola Libera. A tutti ha chiesto se esistono problemi di fondo e le risposte ricevute avevano bene o male lo stesso denominatore. Gli interlocutori hanno chiesto se in realtà esistessero i numeri, ma soprattutto su cosa poggiassero questi numeri. A questo punto sembra che il sindaco, non avendo ancora avuto nessun incontro con il gruppo di “A viso Aperto”, pare che abbia deciso di andare ad una conta con il gruppo di Gennaro Giustino. In parole povere, dopo aver fatto questi primi incontri bilaterali pare che il sindaco Tuccillo si sia deciso a fissare un appuntamento per la metà della settimana prossima per fare questa benedetta riunione di maggioranza tanto chiesta da Giustino e i suoi.

A tal proposito abbiamo cercato di contattare l’agnello sacrificale di Tuccillo, il consigliere Giovanni Boccellino che però non ha voluto rilasciare dichiarazioni perché non conosce il sottoscritto di persona e pertanto ci ha salutato dicendoci testuali parole: “Posso rilasciare dichiarazioni ma non voglio rilasciarle a Voi”.

Alla fine, si è dovuto fare meglio i conti il sindaco Tuccillo, forse perché in aula non gli sono stati chiari, così ha voluto prima guardare negli occhi i protagonisti della sua maggioranza per capire che forse non aveva i numeri per andare al braccio di ferro con i moderati. Però c’è da dire che prima le ha tentate tutte. Infatti, da indiscrezioni raccolte da Minformo, pare che prima del Consiglio comunale scorso, il sindaco Tuccillo abbia chiesto al consigliere indipendente Aniello Baia se ci fossero gli estremi per vederlo in maggioranza e che addirittura avrebbe avuto persino la possibilità di esprimere un assessore in giunta. Se quest’indiscrezione dovesse essere confermata, allora vuol dire che il primo cittadino le tenterà davvero tutte pur di restare attaccato alla poltrona.

Un altro caso che farà molto discutere in paese, sarà la delibera preparata dalla giunta circa lo stato di progressione dei dipendenti comunali e che la giunta Tuccillo stessa si appresterà a portare in consiglio comunale. Praticamente con questa delibera saranno approvati tutti gli scatti di progressione delle figure professionali all’interno dell’ente afragolese. In parole povere altri esborsi di soldi pubblici per favorire il bilancio familiare di pochi dipendenti comunali. Che sia un altro regalo pre-elettorale che si è inventato il sindaco Tuccillo? Lo scopriremo nelle prossime ore.

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AFRAGOLA. Pannone candidato per il bis. Il destino dell’alternativa nelle mani di Pd e “collaborazionisti” rosso-verdi

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AFRAGOLA – Da molto tempo nessuno si occupa degli scenari politici locali, molto frastagliati, in vista delle prossime Amministrative verificato che Pannone ormai ha superato ampiamente il giro di boa. La destra, senza terremoti esterni magari dovuti ad interventi di Procura e Prefettura, lascerà tutto così com’è: Pannone candidato a sindaco per il bis e coalizione di civiche a stampo leghista più la lista di Fratelli d’Italia costruita da Biagio Castaldo, attuale Presidente del Consiglio comunale.

I problemi nascono quando si volge lo sguardo verso l’alternativa. E come storia racconta, il migliore alleato di Pannone e della Lega ad Afragola, ironia della sorte, resta proprio una parte della sinistra, in particolare parliamo di gruppi del Pd e dai Verdi o ex Verdi, legati alla costola ambientalista di Salvatore Iavarone.

Entriamo nei dettagli. Le liste che hanno maggiore consenso e maggiore radicamento in città sono quelle di centro, in particolare “A viso aperto” di Gennaro Giustino. Il quale da candidato sindaco, metterebbe ancora insieme Azione, la lista dei giovani e la civica “Giustino sindaco”. Quattro liste espressione della sua leadership. E la candidatura di Giustino troverebbe gradimento anche in parte di Forza Italia, quella guidata dal consigliere Botta. I problemi al centro arrivano dai consiglieri Caiazzo e Baia. Con un piede all’opposizione e uno nel campo da gioco di Nespoli e Pannone. Non fanno opposizione in aula e sugli atti qualificanti, vedi il Piano urbanistico comunale, Caiazzo e Baia hanno votato a favore. Una posizione da doppiogiochisti che lascia tutti col fiato sospeso per il futuro. Giocano di rimessa e sceglieranno alla fine la coalizione che sulla carta offrirà maggiori garanzie di vittoria. Lega, centro o campo largo in alleanza con la sinistra, per loro non fa nessuna differenza. Hanno un solo obiettivo: vincere.

Discorso diverso per Italia viva. Mimmo Tuccillo ormai, individuato dai centristi come il principale responsabile dei “collaborazionisti” allo scorso ballottaggio a sostegno di Pannone, è diventato il nemico numero uno dei moderati. Quindi, nel partito di Renzi se dovessero prevalere le ambizioni di Tuccillo, Italia viva dovrà isolarsi a sinistra per poi tornare a sostenere sottobanco Pannone al ballottaggio pur di determinare, ancora una volta, la sconfitta del centro. Se dovesse, invece, prevalere, la linea di Annalisa Salzano, figura vicina all’ex sindaco Tuccillo ma dotata di autonomia e intelligenza politica, Italia Viva potrebbe guadagnarsi un ruolo da protagonista al centro proprio in alleanza con le civiche e la coalizione di Giustino.

A sinistra c’è tanta buona volontà, soprattutto nei giovani del Pd, ma scarsa capacità di incidere sui temi, complice pure l’assenza di un rappresentante democratico dal civico consesso. Il Pd e il Movimento Cinque stelle, da soli, non sono autosufficienti nemmeno per accedere al ballottaggio. Allora hanno di fronte due strade obbligate: schierare il solito candidato di bandiera al primo turno e poi al ballottaggio dichiarare il non voto e lasciare libertà di coscienza favorendo poi nell’urna Pannone e Nespoli. Come avvenuto alle ultime amministrative, almeno per una parte dei democratici. Oppure, riconoscere chi sul campo la leadership se l’è conquistata con battaglie costanti e continue su temi spinosi, assumendosi la responsabilità di metterci la faccia e di caricarsi lo studio di tutti gli atti settore per settore. Portando in aula e in altre istituzioni tutte le zone d’ombra.

Sui grandi temi spinosi e che parlano di presunte illegalità, c’è solo Gennaro Giustino. In larga parte il centrosinistra è assente o nella migliore delle ipotesi va a traino del leader di “A Viso Aperto”. La seconda strada, riguarda il riconoscimento della leadership a Giustino, sostenerlo e vincere le elezioni. Due strade diverse che oggi alimentano e dividono il dibattito nel Pd tra le varie anime. I segnali che arrivano, però, non sono confortanti in vista del campo largo. Pannone e Nespoli fanno, ovviamente, il tifo per la divisione sapendo che al ballottaggio, col centrosinistra fuori gioco, possono, come storia racconta, contare su numerosi collaborazionisti che arrivano proprio da sinistra. Un’anomalia tutta afragolese che trova radici nell’analisi storica del contesto trentennale dominato da una sola medaglia a due volti, quello di Nespoli e quello di Tuccillo.

Poi c’è “Più Europa”, dei consiglieri Iazzetta e De Stefano che si sono chiamati fuori sin da subito dallo sfascio amministrativo della Lega e lavorano alla costruzione di uno schieramento ambizioso alle Amministrative nonostante il gruppo sarà impegnato con un proprio rappresentante candidato alle prossime elezioni Regionali. Un appuntamento che, poi, inciderà anche sulla scelta della coalizione a livello locale.

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AFRAGOLA. Gestione Stadio Moccia. Cifre alte che dovranno garantire la gestione temporanea ai soliti amici dell’Amministrazione

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AFRAGOLA – Anche se intervistando il Prefetto Michele di Bari e domandandogli se ad Afragola si potesse attuare il modello Caivano, egli rispose che non ce n’era bisogno perché le attenzioni dell’Amministrazione ai problemi della città erano quelle giuste, i fatti lo smentiscono categoricamente.

Dopo lo scandalo delle polizze false sull’appalto milionario dell’igiene urbana, le anomalie registrate sull’appalto PNRR per la riqualificazione degli immobili delle Salicelle, l’indagine della Procura piombata su alcune speculazioni edilizie del territorio come quella dell’ex Cinema Splendido, torniamo ad occuparci dello stadio “Luigi Moccia” anch’esso finito sotto la lente di ingrandimento dopo le dichiarazioni del Presidente dell’AC Afragolese Raffaele Mosca quando asserì di dover pagare, sottoforma di sponsor, il fitto per l’uso del campo centrale all’attuale “gestore temporaneo” dello stadio.

Da allora nulla è cambiato. Lo stadio è nei fatti sempre sotto la gestione del Presidente del Consiglio Biagio Castaldo e dei suoi sodali, così come dichiarato anche dal Segretario del PD locale Pasquale Rosario Iazzetta e mentre prorpio i dem si sono battuti affinché sullo stadio venisse fatta chiarezza e venisse attuato il regolare iter burocratico per il bando di indizione pubblica sulla gestione, la montagna partorisce il topolino.

È di pochi giorni fa – il 19 marzo scorso – la delibera di giunta che decide le quote annuali per la gestione dell’intero complesso sportivo “L. Moccia” che comprenderebbe un campo da calcio, palazzetto dello sport, bocciodromo, campo da rugby, n.2 palestre coperte, oltre che un blocco
spogliatoi a servizio esclusivo del campo di calcio, 3 blocchi spogliatoi a servizio del palazzetto e delle 2 palestre, pista di atletica da completare, tribune e aree di parcheggio.

La cifra riportata e firmata dalla giunta è pari a € 127.321,85 oltre iva. Praticamente una cifra blu. Un bando di gara che, se riporterà tale cifra per il noleggio dell’intero complesso sportivo, sicuramente andrà deserto, dato che si è scelti di rendere l’offerta inappetibile.

Ma questo è un modus operandi della gestione reale di questa Amministrazione. È successo anche con i campetti antistanti il rivenditore “Leroy Merlin” e succederà anche col Moccia. Perché alla fine il temporaneo dovrà diventare permanente e gli attuali gestori, dovranno continuare ad egemonizzare sul complesso a spese dei contribuenti, dato che le utenze, in questo caso sono a carico dell’ente normanno.

La conferma della mia tesi sta nel fatto che a distanza di sei giorni dalla firma sulla delibera sopra citata, ossia il 25 marzo scorso, l’Amministrazione Pannone negli uffici comunali di Via Leutrek, firma l’autorizzazione per la gestione temporanea del campo da Rugby all’Associazione “U.S. Rugby Afragola”. Quindi, premesso che non si conoscono le regole di ingaggio di tale concessione ma cosa succede se prossimamente verrà indetta la gara per la gestione dell’intero complesso e si dovesse presentare un operatore economico interessato? Questi poveri cristi dell’US Rugby Afragola dovranno sloggiare e restare di nuovo senza campo? O nel bando di gara verranno pure imposte le cifre di fitto per le associazioni del territorio?

Ovviamente, facendo la parte dell’avvocato del diavolo noi siamo sicuri che il prezzo alto di gestione contemplato nella delibera di cui sopra, funga proprio da deterrente nei confronti di chi vive di gestione di impianti sportivi.

Un’altra anomalia che c’è da registrare e che sarebbe bello se l’Amministrazione Pannone ci rendesse edotti è che nella delibera di giunta del 19 marzo scorso si legge questo piccolo passaggio: “gli spogliatoi del campo da rugby sono inutilizzabili in quanto vandalizzati”. Allora ci si domanda come si fa ad affidare la gestione di un campo senza l’uso degli spogliatoi? E perché i cittadini afragolesi devono sempre accontentarsi del meno peggio? Perché i rugbisti afragolesi dovranno rischiare una patologia polmonare ogni volta che ci si allena? Ai posteri l’ardua sentenza.

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AFRAGOLA. Polizze false sui rifiuti, arriva la conferma. Situazione simile anche sul cimitero?

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Afragola. Non c’è tempo per scanddalizzarsi sull’annuncio dell’opposizione in merito alla conferma al Municipio sulle polizze false presentate dall’impresa a garanzia dell’appalto sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, che rimbalza un’altra notizia che attende conferma: le prime verifiche sulla procedure legate alla vendita dei terreni nel cimitero potrebbero rivelare la stessa situazione certificata sui rifiuti. Il rischio polizze false anche su questo settore potrebbe concretizzarsi in queste ore. E sarebbe davvero la ciliegina sulla torta per un’amministrazione che continua a passare da uno scandalo all’altro sin dall’inizio di questa esperienza. E nesusno può sapere quanto il “peso” del sottosegretario di Stato, Pina Castiello, anche vicesindaco di Ahragola, riuscirà, come spiegano in maggioranza, a tenere alto lo scudo a tutela di Pannone, scongiurando interventi di Prefettura. Anche perché, dato oggettivo, ad Afragola stanno accadendo cose sicuramente più gravi ed evidenti rispetto a Comuni caduti sotto la scure dell’Antimafia.

C’è tensione al Comune e nelle prossime ore si attende di capire cosa farà l’amministrazione nei confronti dell’impresa che ha presentato polizze false a garanzia dell’appalto sui rifiuti e se lo stesso caso riguarderà anche il cimitero. Per il momento, il sindaco Pannone e Pina Castiello si trincerano dietro un silenzio imbarazzato. Una vera e propria strategia che punta a mettere la polvere sotto al tappeto. L’ordine è secco: evitare di parlare e di alimentare il più possibile polemiche proprio per tenere l’esecutivo e il Municipio lontani dai riflettori e da possibili interessi delle istituzioni sovracomunali. Baqsterà lo “scudo” del governo amico per fermare istituzioni sovraocmunali? Staremo a vedere.

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