Resta sintonizzato

Cronaca

CAMORRA, eseguiti 40 arresti: trovate armi e droga

Pubblicato

il

NAPOLI – Stamattina, personale dei Carabinieri e della Polizia di Stato ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 40 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini della cessione di sostanza stupefacente, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, ricettazione, con l’aggravante prevista dall’art.7 L.203/91.

Le indagini, corroborate dalle attività tecniche e dal contributo dichiarativo dei collaboratori di giustizia, hanno documentato le responsabilità, in seno al clan Lo Russo, denominato “dei capitoni”, degli affiliati dediti in prevalenza al traffico di sostanze stupefacenti, individuando i responsabili dell’intera filiera, dai narcotrafficanti, che hanno operato nell’interesse del clan sfruttando alcuni canali di fornitura esteri, agli spacciatori che si sono occupati della distribuzione al minuto della sostanza. Il provvedimento si fonda sugli esiti delle attività investigative frutto di un lavoro di sinergia, svolto di concerto dalla Compagnia CC  Napoli Vomero  e dalla Squadra Mobile.

Le indagini svolte dalla Squadra Mobile hanno consentito di individuare i narcotrafficanti che, oltre a rifornire le piazze di spaccio gestite dal clan Lo Russo, pagavano al medesimo clan una tangente mensile di 10.000 euro per poter vendere, in nome e per conto proprio, la sostanza stupefacente anche alle altre organizzazioni criminali.

Sono stati, altresì, raccolti elementi di prova a carico di personaggi ancora in libertà che vantano una lunga militanza nel clan Lo Russo.

Il materiale probatorio raccolto è stato confermato dal decisivo apporto dichiarativo dei collaboratori di giustizia un tempo ai vertici del clan Lo Russo (Mario Lo Russo, Carlo Lo Russo, Antonio Lo Russo e il suo braccio destro Claudio Esposito) e di altri recenti collaboratori di giustizia (Ferrara Ciro e De Simini Antonio) ben inseriti nel tessuto criminale dei quartieri in cui opera il clan Lo Russo. Tra gli arrestati spiccano le figure di Damiano Pecorelli e Miraglia Salvatore Angelo, legato da vincoli di parentela alla famiglia Lo Russo, definiti dai collaboratori di giustizia, trafficanti di elevato spessore con importanti contatti con il Sud America e di Bosti Ettore, nipote di Bosti Patrizio (figura apicale del clan Contini) che in alcune occasioni ha rifornito Carlo Lo Russo di grossi quantitativi di sostanza stupefacente poi ceduta alle numerose piazze di spaccio, gestite direttamente dal clan.
Durante le indagini dei Carabinieri della Compagnia Vomero è stata accertata la partecipazione degli indagati alle attività dell’associazione camorristica, in particolare allo spaccio di droga e ad azioni di fuoco per il controllo o il predominio sul territorio, la custodia e la cura delle armi del clan.

Individuate responsabilità e ruoli degli indagati nella gestione di svariate “piazze” per la cessione di cocaina, eroina, marijuana ed hashish.

Rinvenuto e sequestrato un vero e proprio arsenale pronto all’uso che era stato messo a disposizione degli affiliati nascondendolo, ma a portata di mano, nel vano ascensore di uno degli edifici di via Janfolla, nel cuore del rione di origine del clan.

In un borsone, durante un intervento  ad alto impatto con perquisizioni per blocchi di edifici, furono rinvenute armi oliate ed efficienti e circa 1000 munizioni, un deposito di armi in piena regola pronto ad armare un commando per azioni di fuoco degne di scenari di guerra composto da un kalashnikov, un fucile a pompa, 3 fucili a canne mozze e un sovrapposto, una calibro 45 e una colt mk4, 2 revolver calibro 38 e due pistole semiautomatiche.

Ma c’erano anche 3 giubbotti antiproiettile, 2 caschi integrali e passamontagna. L’occorrente per armarsi, rendersi irriconoscibili o proteggersi durante i giri contro eventuali “sconfinamenti” o per intimidire o punire chi contravveniva alle regole del clan.

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

Pubblicato

il

Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

Continua a leggere

Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

Pubblicato

il

Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

Continua a leggere

Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

Pubblicato

il

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy