Manifesto apparso tra le strade di Frattaminore
FRATTAMINORE – Sono apparsi dei manifesti curiosi in città, non che ci meravigliamo del contenuto del messaggio, per carità, per certi versi l’avevamo anche già anticipato. Ma che la politica si serva ancora di questi mezzi pensando che la gente crede ancora agli unicorni, la cosa mette molta tristezza.
Come già detto, l’avevamo scritto che le dimissioni del sindaco Giuseppe Bencivenga, altre non erano che un mero pretesto per mettere in atto un vero e proprio “ricatto politico” nei confronti dei propri consiglieri, nello specifico quelli che chiedevano una legittima verifica politica dopo un anno e mezzo di fallimenti. Protocollando le proprie dimissioni e sapendo di avere 20 giorni di tempo per ritirarle (termine ultimo 26 Novembre ndr), intrinsecamente il primo cittadino comunica ai suoi che o si fa come dice lui o è disposto a mandare tutti a casa egli compreso. In un caso del genere qualsiasi consigliere, ad un anno e mezzo di consiliatura non si sentirebbe soddisfatto del breve tempo trascorso tra le mura del Comune, anche perché la fatica di una campagna elettorale che li hanno visti vincitori è ancora risentita. Pertanto, anche se il primo cittadino non si reputa un politico di mestiere, ha capito molto bene come funzionano certi meccanismi e se davvero si dovessero verificare le nostre anticipazioni, vorrebbe dire che il mestiere del politico Bencivenga l’ha imparato bene eppure presto.
Non a caso affissi sulle mura della città, in questi giorni sono apparsi dei manifesti che invitano una parte di popolazione, quella che ha votato e quindi ha voluto Bencivenga alla guida della città, a riunirsi in piazza per tentare di convincere il sindaco a revocare le dimissioni. Ma davvero? Non possiamo credere ai nostri occhi! A Frattaminore esiste una parte di cittadinanza attiva che si interessa alla vita politica del proprio paese, al punto tale da chiedere al sindaco, posto come unico “salvatore della patria”, di salvare le sorti della propria città? Se è così bisogna dare una targa ai cittadini di Frattaminore perché vorrebbe dire che in tutto l’hinterland a nord di Napoli esiste una grossa parte civile della cittadinanza che si interessa della res publica.
Ma se così non fosse e in realtà i cittadini frattaminoresi si dimostrassero uguale agli abitanti dei paesi vicinori, quale potrebbe essere l’altro scenario possibile che giustificherebbe la presenza di tali manifesti? Se si dimostrasse vero, quello che Minformo ha tentato già di spiegare e cioè che il sindaco Bencivenga ritira le sue dimissioni, i consiglieri che hanno chiesto la verifica politica si accorgono che in realtà figure professionali migliori degli attuali assessori non ci sono in tutto il resto del globo terrestre e quindi tutto rimarrà com’era, questo manifesto servirà solo a dare un motivo ufficiale al primo cittadino sul ritiro delle proprie dimissioni: “I frattaminoresi hanno voluto che io restassi ancora seduto al mio posto”.
Non ce lo auguriamo per i frattaminoresi che tutto questo avvenga, ma se sarà così sarà di una tristezza infinita. D’altronde il nostro ruolo è quello di far capire ai politici moderni che gente con l’anello al naso non esiste più.