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Ambiente

PORTICO di CASERTA: Forno crematorio, si profilano ombre sul Consiglio straordinario

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PORTICO di CASERTA – Si è tenuto ieri pomeriggio nella sala consiliare del Comune l’incontro indetto dal sindaco Giuseppe Oliviero per dipanare i dubbi alla cittadinanza sull’insediamento di un forno crematorio per animali da compagnia nella zona Industriale P.I.P. Nulla è cambiato e a nulla è servito quest’incontro che non ha fatto altro che evidenziare ancora più forte il “NO” dei cittadini portichesi. Se il sindaco Oliviero s’aspettava almeno un incoraggiamento da parte di chi l’ha sostenuto in campagna elettorale, ieri sera è stato sicuramente deluso, infatti le proteste più aspre sono partite proprio da una parte dei suoi sostenitori, i quali a gran voce chiedevano le reali intenzioni del primo cittadino.

La natura dell’incontro, in realtà, era quella di portare a conoscenza tutta la cittadinanza delle misure di sicurezza e l’impatto ambientale che produceva questo nuovo insediamento, in modo da poter calmare anche un pochettino gli animi, ma purtroppo chi aveva deciso di partecipare all’incontro l’aveva fatto con la seria intenzione di far capire al sindaco e a tutta l’amministrazione il proprio diniego a questo tipo di attività. E bisogna dire che dopo aver fatto un breve preambolo, invitando l’opposizione a non strumentalizzare l’evento dal punto di vista politico, il sindaco Oliviero si è mostrato abbastanza accondiscendente, dichiarando che quanto nel pieno del suo potere, lui farà di tutto affinché quest’azienda non vedrà i suoi natali sul territorio portichese. Muta è rimasta l’opposizione, anche perché la posizione del primo cittadino, fino a qui, è rimasta sulla stessa lunghezza d’onda del volere dei cittadini e intelligentemente le minoranze sono rimaste in silenzio, incassando il colpo, anche quando il primo cittadino in più occasione ha cercato di provocare. Il bene comune soprattutto, avranno pensato quelli dell’opposizione.

Il problema adesso, resta capire con quali mezzi la fascia tricolore intende porre argine al problema. La cosa migliore da fare è accogliere la proposta dell’opposizione e cioè mettere mano al regolamento. A quanto pare sembra che il primo cittadino e l’amministrazione tutta stiano valutando l’ipotesi, ma da indiscrezioni che ci giungono in redazione, pare che addirittura si opterebbe per cambiare radicalmente il regolamento della Zona Industriale.

Ai cittadini portichesi, ovviamente, non interesserebbe cosa o quanto bisogna modificare, purché il problema “Forno Crematorio” fosse scongiurato. E non vorremmo che proprio dietro quest’esigenza ci fosse qualcuno che se ne possa approfittare. Mettere mano all’intero regolamento è sempre una cosa delicata, anche perché per risolvere il problema della cremazione basterebbe emendare quello esistente. Ma non si è capito perché quest’amministrazione, proprio in quest’occasione si è accorta che è dal 2004 che non si mette mano al regolamento edilizio della Zona Industriale, quando poi, durante l’arco di questi anni, l’attuale sindaco ha anche ricoperto varie cariche politiche. Strano che solo ora se ne accorga.

Modificare l’intero regolamento significa anche stare attenti ai cambi di destinazione d’uso dei terreni adiacenti e alle cubature consentite secondo l’attuale piano urbanistico. Allora poi se proprio si insiste in questa direzione, bisognerebbe capire il perché e soprattutto chi sono i proprietari dei terreni attorno alla zona P.I.P. e se questi hanno collegamenti o conflitti con la politica attuale. Bisognerebbe capire se ci sono tecnici o ingegneri legati all’attuale politica che potrebbero vantare commesse. E solo se non si trovassero conflitti d’interessi, allora si potrebbe cominciare a dialogare sul fatto se è indispensabile o meno che Portico si munisse di nuove industrie e di nuovi capannoni. Non crediamo che allo stato attuale, i cittadini portichesi, per arginare il problema del forno crematorio, debbano pagare un prezzo così alto che è quello di nuove colate di cemento sul proprio territorio. Speriamo vivamente che questo regolamento venga emendato e non stravolto, anche perché per far si che quest’azienda di cremazione non si insedia sul territorio portichese basta un comma in un articolo del Regolamento che recita: “E’ vietato nella Zona P.I.P. l’insediamento di aziende inceneritrici di qualsiasi materiale organico o sintetico”. Poi, solo dopo, se quest’amministrazione sentisse l’esigenza di allargare la Zona Industriale, allora sarà un motivo in più per mettere mano al P.U.C. visto che già si è in netto ritardo.

Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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